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San Paolo – Il senatore Gianpaolo Bettamio vice-ministro degli Affari Esteri con competenza per l’America Latina accompagnato dalla comitiva tra cui il rappresentante dell’ambasciata a Brasilia Riccardo Guariglia, ha reso visita alla Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo.

Ricevuto dal vice-presidente Elias Miguel Haddad per un programma che prevede una “Country Presentation” con alcune Unioni Industriali italiane da realizzarsi prima del fine anno con la partecipazione della Simest e della SACE con il coinvolgimento dell’ambasciatore Vincenzo Petrone della Confindustria, sarà proposto un accordo tra la Simest e il BNDS, per l’incremento degli investimenti. L’Italia e il Brasile hanno un commercio di 5 miliardi US$, ma gli investimenti italiani sono piccoli se comparati ad altri paesi europei come Spagna, Francia, Olanda, oltre al fatto che le banche italiane si sono ritirate dal paese.

Per cambiare questo, secondo Bettamio, la Confindustria promuoverà la venuta di presidenti di ditte italiane in Brasile. Oltre a ciò, dice, che i due governi possono promuovere accordi bilaterali. Nel settore delle infrastrutture, il vice-ministro ha antecipato che l’Italia si interessa a sviluppare progetti nell’area dell’energia rinnovabile e di piccole centrali hidroelettriche.

Il vice-ministro ha invitato il presidente della FIESP, Paulo Skaf, a firmare gli accordi di cooperazione, fra qualche mese, in Italia. In questa occasione la Confindustria riunirà altre ditte italiane per l’ampliamento della dimensione degli interessi.

“Per noi la cooperazione con l’Italia è molto conveniente, principalmente nelle questioni che coinvolgono l’agricoltura con l’Unione Europea” ha sottolineato il direttore della Fiesp del Dipartimento delle relazioni internazionali e commercio estero, Carlos Cavalcanti.

n Senatore in che consiste questo accordo tra Confindustria e FIESP?

È una dichiarazione di intenti, di collaborazione, d’impegno che vuole identificare alcuni settori, soprattutto il manufatturiero in alcune Unioni Industriali e regionali. In termini pratici vuol dire scambi commerciali, ma soprattutto per attirare industrie italiane qui in Brasile dove c’è stata sempre una grossa presenza industriale italiana, ma direi “servaggia”, cioè non pilotata, non programmata dove imprenditori venivano qui e trovavano a volte un terreno fertile, ma lo scambio tra imprese italiane e brasiliane va disciplinato, programmato dentro progetti che stiamo mettendo in pratica ora perché bisogna puntare sui paesi emergenti.

n  Noi all’estero abbiamo ora questo ditritto di voto, ma sarà che l’Italia riuscirà ad organizzare effettivamente l’anagrafe, l’AIRE. Come la mettiamo. Stanno già reclamando che possibilmente solo il 20% potrà votare!

Infatti questo è un grosso problema, probabilmente dovuto ad una legge approvata sotto una spinta molto emotiva e non ha avuto luogo poi quello che si doveva fare concretamente. Abbiamo tutti brindato al fatto che finalmente gli italiani all’estero possono votare, io sono uno di loro perché ho vissuto 30 anni all’estero, quindi so bene quanto ci tenevamo e quanto ci teniamo a questo voto attivo e passivo. Però occore una regolamentazione che va dal vedere quel’è la fonte dei problemi, se è il consolato, l’AIRE, il Ministero dell’Interno o il cittadino stesso o tutti assieme; ma poi che cosa farà colui che sarà eletto, mettiamo il caso che sia qui a San Paolo; i casi sono due o viene a Roma in Parlamento e non ha più contatti stretti con il Brasile, o rimane in Brasile e non ha contatto con il Parlamento italiano, e questo è un altro problema.

Direi in sintesi che la prima sarà una ellezione prova, con tutto quello che potremo fare, poi le cose si dovranno aggiustare. Però sarebbe un errore rinviare oltre l’esercizio di questo diritto sotto il peso della disorganizzazione, quindi andiamo alle urne, vediamo cosa significherà, vediamo cosa aggiustare, però aggiustiamo il tiro, sulla praticità non sulla teoria.

In seguito nella riunione con rappresentanti della comunità Bettamio ha aggiunto che le strutture consolari sono ferme a 90 anni fa. Rita Blasioli Costa presidente del Comites di San Paolo ha aggiunto che questa è una unità rappresentativa locale molto integrata alla comunità.

Claudio Pieroni ed Antonio Laspro ambi del CGIE hanno sottolineato che la distribuzione dei fondi hanno livelli molto diversi sia per l’Europa, come per l’America Latina e per l’Africa, ci sono ceste di 8.000 euro ed altre di 2.000 e che tali attribuzioni dovrebbero essere per densità demografica e non per area geografica, bisogna trovare i parametri di quante persone ci sono in un Comites e che superficie geografica coprono.

Nelle visita ala Camera Italiana di Commercio, Bettamio ha annunciato una probabile prossima visita del Ministro degli esteri, Gianfranco Fini.

Della visita al GEI (Gruppo Esponenti Italiani) non ne sappiamo nulla perché non ci hanno avvisati.

È previsto il passaggio di D’Alema per il 15/16 maggio San Paolo.