u Franco Po nuovo coordinatore dei giornalisti italiani nel mondo, nominato da Lorenzo Del Boca presidente dell’Ordine dei Giornalisti ci ha informati che è in corso il rimodernamento del sito dell’ODG, e come nostra richiesta si dovrebbero inserire le associazioni di categoria dei giornalisti sparsi nel mondo e le loro associazioni.

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Tra le attività recenti dell’ODG, il Forum a Firenze dei giornalisti rappresentanti i paesi del mediterraneo ed uno a Friburgo per il paesi europei, in seguito un altro con i paesi dell’est, Romania, Polonia ecc.

Con Del Boca, dice Po, i giornalisti potranno contare di più in tutto il mondo.

Per ora, noi in Brasile e in America Latina, chiediamo il nostro riconoscimento e l’inserimento nell’Albo, senza dover passare attraverso le assurde burocrazie di Roma, l’estensione dell’ODG all’estero, senza richiesta in carta bollata, un nuovo congresso con la Stampa Italiana in Brasile già che l’ultimo è stato nel 2003 ed un congresso continentale della stampa italiana in America Latina, già che l’ultimo è stato realizzato nel 1994.

Ora ci sarà il Congresso della Federazione Unitaria Stampa Italiana-FUSIE a Catania il prossimo 26 aprile, parteciperanno Desiderio Peron della rivista INSIEME del Paraná come capo delegazione con Pietro Domenico Petraglia di COMUNITÀ ITALIANA di Rio de Janeiro e sono giornalisti ed editori e, Vezio Nardini del giornale ORIUNDI e Marianita Dellarole Del Moro del giornale FANFULLA come editori.

L’incontro si propone la diffusione dell’italianità, della lingua, della cultura, del “made in Italy” attraverso, riviste, giornali, programmi TV, radio e websiti ed altre pubblicazioni, il che è lodevole, quello che non lo è, è che solo la stampa editata in Italia ha le convenzioni con la Presidenza del Consiglio dei Ministri o altri dipartimenti, per il finanziamento delle loro attività, i giornali e rivista all’estero hanno un piccolo aiuto complessivo per tutti ma che neanche lontanamente arriva ai finanziamenti dati alla stampa italiana sia a quella prettamente nazionale sia a quella suppostamente dedicata all’estero, quello che ora noi chiediamo è che l’editoria italiana all’estero, agenzie stampa, giornali, riviste, ecc. possano avere convenzioni singole per tali sostegni già che sembra che siamo tutti italiani sia li che qui.