Il Consiglio Comunale di Siderópolis approva una mozione di ripudio al Decreto Tajani e difende il diritto dei discendenti di italiani

Il Comune di Santa Catarina è gemellato con Val di Zoldo, in Italia, il cui sindaco è uno dei promotori della campagna per limitare la cittadinanza iure sanguinis

Il Consiglio Comunale di Siderópolis, nel sud dello Stato di Santa Catarina, ha approvato il 7 aprile una mozione di ripudio al Decreto-Legge n. 36/2025 del governo italiano, che propone modifiche alle regole per il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis. L’iniziativa si inserisce nel crescente movimento di proteste che si sta diffondendo in tutto il Brasile, Paese che ospita la più grande comunità di discendenti di italiani al mondo.

L’azione del Legislativo municipale di Siderópolis assume un rilievo particolare in quanto la città mantiene profondi legami storici e culturali con l’Italia. Dal 1995, infatti, il Comune è ufficialmente gemellato con Val di Zoldo, nella regione del Veneto — terra di origine di molti immigrati che colonizzarono il sud di Santa Catarina e dove oggi vive il sindaco Camillo De Pellegrin, uno dei principali sostenitori, in Italia, della proposta di limitazione della cittadinanza per discendenza.

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Il gesto del Consiglio Comunale di Siderópolis si collega direttamente anche alla posizione già espressa in precedenza dal sindaco locale, Franqui Salvaro, che in dichiarazioni pubbliche aveva manifestato preoccupazione per gli effetti del Decreto Tajani e aveva difeso il diritto degli italo-brasiliani al pieno riconoscimento della cittadinanza italiana.

Difesa del patrimonio culturale e dei diritti acquisiti – Nella mozione approvata, i consiglieri comunali sottolineano che il diritto alla cittadinanza italiana è un patrimonio garantito e consolidato da decenni per tutti i discendenti di immigrati italiani, frutto di una storia comune di emigrazione, lavoro e contributo allo sviluppo del Brasile.

Il testo ricorda che Siderópolis ha firmato importanti partenariati ufficiali con città italiane, come il Gemellaggio con Val di Zoldo e il Patto di Amicizia con Belluno, con l’obiettivo di rafforzare i legami culturali, turistici, commerciali e tecnologici.

“I nostri legami di amicizia e di unione devono essere mantenuti per valorizzare le tradizioni della cultura italiana, in particolare quella veneta, al fine di preservare il patrimonio storico-culturale dei nostri antenati comuni”, afferma il documento.

Invio alle autorità italiane – La mozione è stata indirizzata al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, alla Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, al Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, all’Ambasciatore d’Italia in Brasile Alessandro Cortese, al Presidente del Senato Ignazio La Russa, al Presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana e al Deputato Fabio Porta.

Il documento è stato firmato dai consiglieri comunali Jadna C.R. Martins, Dener T. Nazari, Charles W. Vitto, Glaucia C. Périco, Higor Leandro, Leonardo P. dos Santos, Danil P. Gamba, Rodrigo Péterle e Mateus J. Donadel, rappresentanti dei partiti PSD, PDT, MDB e PL.

La manifestazione di Siderópolis rafforza il coro di voci brasiliane che, nelle ultime settimane, si sono levate contro il Decreto Tajani, in difesa del diritto alla cittadinanza italiana iure sanguinis e per la valorizzazione dei legami storici e culturali tra Brasile e Italia.