Nella più grande città “italiana” del mondo fuori dall’Italia, i discendenti di italiani stanno organizzando una manifestazione contro un decreto attualmente in discussione nel Parlamento italiano, che toglie ai discendenti il diritto alla cittadinanza italiana a partire dalla seconda generazione.
Per gli organizzatori della protesta, la misura – dannosa per milioni di discendenti di italiani in tutto il mondo – è incostituzionale e motivata da un populismo demagogico, volto a ottenere consensi politici interni a spese dei diritti degli italo-discendenti. Per sottolineare questo aspetto, i coordinatori hanno adottato la frase: “non saremo stranieri nella terra dei nostri antenati”.
“Limitando la cittadinanza alla seconda generazione nata all’estero, il decreto interviene soprattutto su un diritto storicamente riconosciuto e, a lungo termine, porta alla graduale perdita dell’italianità, cioè dell’essere e sentirsi parte di una comunità attraverso i costumi, la lingua e la cultura”, afferma uno degli organizzatori della manifestazione, il giurista e opinionista Walter Fanganiello Maierovitch. Nato a San Paolo, Maierovitch è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana nel 1994, dall’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro e dal Primo Ministro Romano Prodi.
L’autore del decreto-legge 36, che sostiene la modifica, è il vicepremier e ministro degli affari esteri Antonio Tajani, membro del governo guidato dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Quest’ultima è leader del partito Fratelli d’Italia ed è stata in passato militante della gioventù neofascista. Il testo è stato presentato con procedura d’urgenza, senza alcuna reale necessità, e oltre a essere chiaramente discriminatorio, pone fine alla trasmissione della cittadinanza italiana iure sanguinis, includendo inoltre un pericoloso effetto retroattivo che abolisce diritti acquisiti secondo la legge vigente. Se approvato, il decreto sancirà la fine della trasmissione illimitata della cittadinanza italiana per discendenza.
Con oltre 40 milioni di italo-discendenti in Brasile e San Paolo considerata la più grande città italiana fuori dall’Italia, gli organizzatori hanno scelto di realizzare la manifestazione in uno spazio pubblico, simbolicamente in una piazza che porta il nome di una delle principali città italiane. Partecipanti da tutto il Brasile stanno venendo convocati tramite gruppi di discussione e reti sociali, e molti promettono di partecipare portando le bandiere delle diverse regioni italiane da cui provengono i loro antenati.
La manifestazione è sostenuta dalla Rivista Insieme, dedicata alla comunità italo-brasiliana.
SEGNA IN AGENDA: Manifestazione contro il decreto-legge che limita la cittadinanza degli italo-discendenti
Piazza Città di Milano – Parco Ibirapuera
Sabato 26/04, a partire dalle ore 10.00