I cittadini italiani regolarmente iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), il registro ufficiale degli italiani residenti all’estero, sono stati chiamati a partecipare a una nuova tornata di referendum popolari, convocati dal Presidente della Repubblica Italiana. Il voto, che in Italia si svolgerà nei giorni 8 e 9 giugno 2025, sarà effettuato per corrispondenza dagli elettori residenti fuori dal Paese.
Il materiale elettorale sarà inviato agli indirizzi registrati all’estero entro il 21 maggio, e le schede votate dovranno pervenire al rispettivo consolato o ambasciata entro le ore 16:00 (ora locale) di giovedì 5 giugno 2025. Gli elettori che entro il 25 maggio non avranno ancora ricevuto il plico elettorale potranno richiederne un duplicato presso il consolato competente.
Perché il voto sia valido, le schede votate devono essere consegnate all’ufficio consolare entro e non oltre le ore 16:00 (ora locale) di giovedì 5 giugno 2025. Si raccomanda di inviare il plico con sufficiente anticipo per evitare ritardi postali. I plichi ricevuti oltre tale orario non verranno trasmessi in Italia per lo spoglio e saranno quindi annullati.
Hanno diritto al voto all’estero:
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i cittadini italiani regolarmente iscritti all’AIRE;
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e, in casi specifici, gli italiani temporaneamente all’estero da almeno tre mesi per motivi di lavoro, studio o cure mediche, che abbiano presentato domanda per il voto all’estero entro il 7 maggio — termine già scaduto.
Anche il termine per chi desiderava votare in presenza in Italia — comunicando tale opzione al consolato — è già scaduto il 10 aprile 2025.
Cosa si voterà?
Il referendum nazionale comprende cinque quesiti abrogativi, tra cui uno relativo alla cittadinanza: la riduzione da 10 a 5 anni del periodo minimo di residenza legale in Italia richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per poter fare richiesta di cittadinanza italiana per naturalizzazione.
È importante sottolineare che questa misura non riguarda in alcun modo il diritto alla cittadinanza italiana per discendenza (iure sanguinis) — questione che continua a essere oggetto di ampio dibattito e forte mobilitazione internazionale, soprattutto dopo la pubblicazione del Decreto-Legge n. 36/2025 (Decreto Tajani), attualmente all’esame del Parlamento.
Mentre il Decreto Tajani mira a limitare il riconoscimento automatico della cittadinanza ai discendenti nati all’estero, il referendum riguarda esclusivamente la naturalizzazione per residenza prolungata in Italia. Si tratta di processi giuridici distinti, con implicazioni e basi legali diverse.
Oltre alla questione della cittadinanza per residenza, il referendum tratterà anche:
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l’abrogazione di norme sulle licenziamenti illegittimi;
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indennizzi dovuti da piccole imprese;
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norme sulla durata dei contratti di lavoro a termine;
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e la responsabilità solidale di appaltatori e subappaltatori per infortuni sul lavoro.
Voto consapevole
Il voto è un diritto costituzionale garantito a tutti i cittadini italiani, inclusi quelli residenti all’estero. Affinché il voto sia valido, è fondamentale seguire scrupolosamente le istruzioni contenute nel plico elettorale e utilizzare esclusivamente il materiale ufficiale fornito. Le schede inviate oltre il termine non saranno prese in considerazione.
Le autorità consolari raccomandano agli elettori di verificare la propria situazione anagrafica tramite la piattaforma Fast It, assicurandosi che i dati di residenza siano aggiornati per ricevere correttamente il plico elettorale.