Sebbene la colonizzazione italiana nel Sud dello Stato sia iniziata solo nel 1877, con l’arrivo delle prime famiglie nella regione di Urussanga, Pedras Grandes e Nova Veneza, la regione aderisce alla data storica del 1875 come inizio dell’immigrazione italiana a Santa Catarina (quando i primi coloni si stabilirono nella Valle dell’Itajaí), realizzando un evento storico il 18 del mese prossimo, che servirà a segnare sia la ricorrenza attuale sia a preparare quella futura.
Si tratta del Seminario “150 anni della Colonizzazione Italiana a Santa Catarina: Tradizione, Lotta e Eredità”, che si svolgerà negli spazi del Clube Blondin durante la giornata del 18/10/2025, culminando con una “Notte Italiana Festiva”. L’incontro riunirà ricercatori, rappresentanti della comunità e dirigenti italo-brasiliani, culminando nell’elaborazione della Carta di Laguna, documento che servirà da riferimento per le celebrazioni regionali.
Il Seminario inizierà alle 14:00 con le conferenze della professoressa e ricercatrice Nelma Baldin, che tratterà “La storia dell’immigrazione italiana e la sua colonizzazione nel Sud di SC”, e dello scrittore Deonísio da Silva, che parlerà su “La mescolanza degli italiani con altre etnie che modificò l’aspetto fisico, i costumi, la lingua e la religione nel Sud di SC”.
Dopo una pausa per il coffee break, sarà presentata e discussa la Carta di Laguna, in una sessione moderata da Fabiola Cechinel (Segreteria Nazionale dell’Associazione Per l’Italia Mondo), dal giornalista Julio Cancelier e dall’avvocato Adilcio Cadorin – presidente dell’Istituto Culturale Anita Garibaldi – CulturAnita.
La chiusura del Seminario è prevista per le 18:00. In serata, dalle 20:00, avrà luogo la Notte Italiana Festiva, con cena tipica, presentazioni culturali e musicali di gruppi folcloristici e omaggi alle famiglie italiane pioniere di Laguna.
L’evento conterà sulla presenza di dirigenti di istituzioni italiane, autorità locali e statali, oltre a rappresentanti del Comitato degli Italiani all’Estero (Comites) e dell’Assemblea Legislativa di Santa Catarina.
Organizzazione e sostegno – La realizzazione è dell’Istituto CulturAnita, con la produzione della Paact – Produzioni e Consulenza Artistica, Culturale e Turistica. L’evento conta inoltre con il sostegno della Fondazione Catarinense della Cultura, del Comune e della Fondazione Culturale di Laguna, dell’Unisul, di Urussanga – Capitale del Vino, oltre a diverse associazioni culturali italo-brasiliane ed enti regionali legati alla preservazione della memoria dell’immigrazione.
Le iscrizioni delle famiglie interessate e l’acquisto dei biglietti per la Notte Italiana possono essere effettuati fino all’8 ottobre 2025, tramite modulo online messo a disposizione dagli organizzatori.
Breve storico – L’immigrazione italiana a Santa Catarina ebbe inizio nel 1875, con l’insediamento di coloni nella Valle dell’Itajaí, in particolare nelle zone di Brusque, Azambuja e Nova Trento. Due anni dopo, nel 1877, un nuovo flusso di famiglie, provenienti soprattutto dal Veneto, Trentino e Lombardia, si stabilì nel Sud dello Stato, fondando colonie a Urussanga, Pedras Grandes, Nova Veneza e Laguna.
Questi pionieri affrontarono immense avversità — foresta fitta, terre poco conosciute, malattie tropicali e isolamento — ma lasciarono un’eredità culturale inestimabile. La lingua, la fede cattolica, i costumi agricoli, la musica e la cucina italiana plasmarono l’identità delle comunità locali, che ancora oggi mantengono tradizioni tramandate di generazione in generazione.
Nel 2027, quando il Sud catarinense segnerà i 150 anni di questa epopea, lo Stato celebrerà non solo la memoria degli antenati, ma anche il contributo italiano alla formazione economica, sociale e culturale della regione.
Secondo l’Istituto CulturAnita, ente responsabile della realizzazione del Seminario, l’evento ha come obiettivo quello di “dare inizio ai preliminari dei festeggiamenti che avranno luogo nel 2027 in commemorazione dei 150 anni della grande immigrazione italiana nel Sud”.
Memorie – La presenza della storica Nelma Baldin al Seminario di Laguna richiama anche episodi poco ricordati della traiettoria della comunità italiana a Santa Catarina. In un’intervista rilasciata alla Rivista Insieme nel 2002, Baldin rivelò come il patrimonio della storica Società Fratellanza di Mutuo Soccorso, fondata alla fine del XIX secolo a Florianópolis, sia stato progressivamente smantellato.
L’entità, che arrivò a ospitare pensionato, ristorante, scuola in lingua italiana, biblioteca e persino un’orchestra da camera, rappresentava un centro di forza e unità per gli immigrati. Tuttavia, pressioni politiche e campagne di opposizione portarono alla sua estinzione già nel 1902, solo undici anni dopo la fondazione. “Oggi si vive soltanto dei ricordi del passato di lotte della Società Federativa, ricordato principalmente nel nome del bar-ristorante che attualmente funziona nello spazio ancora di proprietà degli associati: il Fratellanza”, lamentò allora la ricercatrice.
Secondo Baldin, questo smantellamento rappresentò una perdita significativa per l’organizzazione politica degli italo-discendenti di Santa Catarina. Alle generazioni successive rimase, nelle sue parole, “la memoria del passato di lotte”, memoria che ritorna ora come sfondo per la costruzione della Carta di Laguna e per le riflessioni sui 150 anni dell’immigrazione italiana nel Sud dello Stato.