Celebrazione a São João Batista-SC riunisce centinaia di persone, esalta l’eredità culturale dei primi immigrati italiani e rafforza la lotta per il riconoscimento della Colônia Nova Itália come culla dell’immigrazione in Brasile
La città di São João Batista, nella Grande Florianópolis (SC), ha vissuto un momento storico lo scorso 14 settembre con la realizzazione della 6ª Festa Ligure di Novitália, organizzata dall’ADANPIB – Associazione dei Discendenti e Amici della Nova Itália e Pionieri dell’Immigrazione Italiana in Brasile.
Più che un evento culturale, la festa è stata un’immersione emozionale nell’identità italo-brasiliana, riunendo centinaia di persone tra discendenti, abitanti e visitatori. È stata anche un palcoscenico per la continuità di una missione più grande: mantenere viva la memoria degli immigrati che sbarcarono nel 1836 e fondarono la Colônia Nova Itália, considerata la prima esperienza di colonizzazione italiana in Brasile.
Tradizioni sul palco, sapori in tavola, emozione nell’aria – Il programma è stato intenso e profondamente simbolico. Il gruppo La Prima Immigrazione ha presentato una coreografia che ha messo in scena il viaggio dei pionieri, basata sulle memorie del padre della direttrice Rosana Sardo, che opera anche come Direttrice Esecutiva di Promozione e Diffusione delle Tradizioni Culturali e Folcloriche Liguri e Italiane dell’ADANPIB. L’apertura della festa è stata fatta in italiano e portoghese. I bambini che fanno parte del gruppo di danza frequentano anche lezioni di italiano con il professor Edésio Tomasi, che collabora all’ADANPIB come direttore segretario.
Il gruppo Bambinos da Terra ha incantato con musica e danza che valorizzano le radici culturali locali; il coro Degli Amici Trentini di Brusque ha portato un repertorio tipico; la presentazione della Famiglia Dal Ponte ha portato allegria e tradizione sul palco; il pranzo tipico, firmato dallo chef Mauro Dorr, ha recuperato i sapori dell’immigrazione con ricette tradizionali liguri. Una fiera di artigianato e prodotti locali ha riunito talenti della regione, con articoli fatti a mano e delizie prodotte con ricette tramandate di generazione in generazione.
“Ad ogni presentazione riviviamo storie di coraggio. Danzando ringraziamo e continuiamo l’eredità dei nostri antenati”, ha dichiarato Rosana Sardo. “La migliore festa degli ultimi tempi qui in città. Tanta gioia rispettosa, amicizie, incontri e re-incontri”, ha celebrato Lídia Vargas Peixer, partecipante alla festa.
Libro che ricostruisce la storia – Presente all’evento, José Sardo, presidente onorario dell’ADANPIB, ha commosso il pubblico parlando del suo libro: Nova Itália, a Primeira Colônia Italiana no Brasil, frutto di oltre 20 anni di ricerca storica. “Ho scritto questo libro perché non potevo raccontare la storia a tutti personalmente. Con esso, le persone possono riconoscersi e mantenere viva questa memoria”, ha dichiarato Sardo.
L’opera combina documenti sbiaditi, racconti orali, memorie familiari e la stessa esperienza dell’autore, ricostruendo la saga degli immigrati che affrontarono l’ignoto, i conflitti con i popoli indigeni e le sfide di una terra selvaggia per fondare la comunità che diede origine alla città di São João Batista.
Una lotta per la giustizia storica – La festa è stata anche uno spazio di sensibilizzazione sul “Movimento Santa Catarina Richiede la Correzione dell’Errore Storico”, creato per rivendicare il riconoscimento ufficiale della Colônia Nova Itália come culla dell’immigrazione italiana in Brasile.
Il movimento, insieme all’ADANPIB, cerca di correggere distorsioni documentali e omissioni legali, come l’assenza della Nova Itália nelle leggi federali e la vecchia narrativa secondo cui i coloni sarebbero stati “oppressi” dagli amministratori.
“Non è solo una questione regionale. È un regolamento di conti con la storia. È tempo che il Brasile riconosca chi di fatto iniziò l’immigrazione italiana”, ha sottolineato Charles Cavilha Boni, architetto e direttore esecutivo del Núcleo Ligure e delle Relazioni Internazionali dell’ADANPIB.
ADANPIB: quasi un decennio – Ideata dallo storico Paulo Verdelino Kons e dallo scrittore José Sardo, l’ADANPIB è nata con lo scopo di preservare la fede, la cultura, l’identità e la memoria dei pionieri italiani giunti nel 1836. Da allora, l’associazione opera con progetti di: Educazione e ricerca storica; Laboratori culturali di danza e musica; Recupero della lingua italiana e del dialetto ligure; Incontri gastronomici e scambi internazionali con la Liguria.
“Il nostro ruolo è mantenere viva questa eredità nella quotidianità delle nuove generazioni. La Festa Ligure è solo una parte di un lavoro molto più grande”, ha sottolineato Mario Cesar Pera, presidente della direzione esecutiva dell’ADANPIB. “Dobbiamo coltivare la cultura ligure tutto l’anno — e questo significa insegnare la lingua, valorizzare la cucina, mantenere le tradizioni, creare spazi di convivenza e scambio tra le generazioni. La cultura non può essere solo memoria; deve essere vissuta, ogni giorno”, ha concluso Pera.