L’Associazione Federativa Comunità Italiana dello Stato di Espírito Santo ha diffuso questa settimana una nota pubblica in cui esprime un “veemente ripudio” al Decreto-Legge n. 36 del 28 marzo 2025, provvedimento del governo italiano conosciuto come Decreto Tajani, che restringe il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Nel documento, firmato dalla presidente Rosa Maria Maioli Souza e dal vicepresidente André Cibien Savergnini, l’ente denuncia che il decreto contiene disposizioni considerate “illegali e dannose”, compromettendo i diritti fondamentali dei cittadini italiani residenti all’estero. La nota sottolinea che il testo del decreto promuove un trattamento discriminatorio nei confronti dei discendenti di italiani nati fuori dall’Italia.
Oltre alle critiche al contenuto della norma, la Comunità dello Spirito Santo mette in discussione anche la legittimità del processo di elaborazione del decreto, evidenziando l’assenza di dialogo con la società civile e con gli esperti. Secondo l’associazione, l’adozione di un provvedimento con tali caratteristiche rappresenta una minaccia per la democrazia e per lo stato di diritto in Italia.
“La costruzione di una società giusta ed egualitaria deve essere guidata dal rispetto dei diritti dei cittadini e dalla partecipazione attiva di tutti”, afferma la nota, che esige l’immediata revoca del Decreto-Legge n. 36/2025 e l’apertura di un dibattito ampio e inclusivo sulla legislazione che riguarda la cittadinanza italiana.
Al termine del documento, la Comunità invita persone, organizzazioni e istituzioni a unirsi a un movimento internazionale in difesa dei diritti dei cittadini italiani residenti all’estero. “Insieme possiamo fare la differenza”, conclude il testo.
Di seguito, il testo integrale della nota diffusa dalla Comunità dello Spirito Santo:

NOTA DI PROTESTA CONTRO IL DECRETO-LEGGE N. 36/2025
L’Associazione Federativa COMUNITÀ Italiana dello Stato di Espírito Santo, con la presente, desidera esprimere il proprio veemente ripudio al Decreto-Legge n. 36/2025, recentemente promulgato dal Governo Italiano.
Questo decreto, che porta con sé una serie di misure che riteniamo illegali e dannose, solleva serie preoccupazioni in merito ai diritti e alle libertà fondamentali dei cittadini.
Il decreto presenta disposizioni che compromettono i diritti basilari dei cittadini italiani residenti all’estero, trattandoli in modo discriminatorio rispetto ai cittadini italiani nati in Italia. È fondamentale che qualsiasi legislazione consideri il benessere di tutti i cittadini, indipendentemente dal luogo di nascita.
Il processo di elaborazione e approvazione di questo decreto è stato caratterizzato dall’assenza di dialogo con la società civile e con gli esperti, sollevando interrogativi sulla sua legittimità. L’adozione di un decreto con tali caratteristiche può aprire pericolosi precedenti per future legislazioni, minacciando la democrazia e lo stato di diritto in Italia.
Alla luce di quanto esposto, chiediamo l’immediata revoca del Decreto-Legge n. 36/2025 e la promozione di un dibattito aperto e inclusivo sulle questioni da esso trattate. Crediamo che la costruzione di una società giusta ed egualitaria debba essere guidata dal rispetto dei diritti dei cittadini e dalla partecipazione attiva di tutti.
Invitiamo tutte le persone, le organizzazioni e le istituzioni a unirsi a noi in questa lotta per la difesa dei diritti dei cittadini italiani residenti all’estero. Insieme possiamo fare la differenza!
Cordiali saluti,
Rosa Maria Maioli Souza – Presidente – COMUNITÀ
André Cibien Savergnini – Vicepresidente – COMUNITÀ”