Un video recentemente pubblicato sul canale internazionale Civitas, in tre versioni distinte — italiano, portoghese e inglese — ha suscitato una forte reazione tra le comunità di italo-discendenti nel mondo. Intitolato nella versione portoghese “Chi sono i veri italiani?”, il contenuto critica duramente il Decreto-Legge n. 36/2025, firmato dal vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, accusando il governo italiano di tradire la propria storia e identità nel tentativo di limitare il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.
Il canale, che si presenta come uno spazio dedicato all’analisi delle forze politiche e culturali che stanno trasformando l’Europa contemporanea, interpreta il Decreto Tajani come un passo indietro rispetto ai principi costituzionali italiani, in particolare quello di uguaglianza tra i cittadini. “Questo decreto è il simbolo di un’Italia confusa”, afferma la narrazione, sostenendo che il Paese stia “punendo chi ama l’Italia e premiando chi ne ignora la storia, la lingua e la cultura”.
Costi, esclusione e disuguaglianza – Nel corso del video, Civitas contesta la giustificazione ufficiale fornita dal governo italiano, secondo cui l’eccesso di richieste e la burocrazia nei consolati giustificherebbero le restrizioni all’accesso alla cittadinanza per i discendenti italiani all’estero, in particolare in Sud America. Il video risponde con dati e confronti: secondo la narrazione, un italo-discendente spende tra 5.000 e 10.000 euro per ottenere il riconoscimento, somme che vengono reinvestite direttamente nell’economia italiana – tra alberghi, ristoranti, Comuni, avvocati e traduttori.
Il video critica anche la disparità di trattamento tra cittadini: “Se questa proposta passerà, un italiano emigrato non vedrà i suoi bisnipoti riconosciuti come italiani. Si tratta di una grave violazione del principio di uguaglianza”, avverte la voce narrante. Nel frattempo, secondo il canale, migranti provenienti da contesti culturali e religiosi senza alcun legame con l’Italia otterrebbero documenti e benefici in maniera facilitata.
Difesa dell’emigrazione storica – Uno degli argomenti centrali del video è il richiamo alla memoria della diaspora italiana, in particolare verso il Brasile, l’Argentina e l’Uruguay. “Nel sud del Brasile, in Argentina, in Uruguay, esistono comunità che parlano dialetto veneto, celebrano il Ferragosto, cucinano come a Parma. Sono classe media, istruiti, legati all’Italia da generazioni. E l’Italia li ignora – anzi, li respinge”, afferma il narratore.
Il video definisce offensive le recenti dichiarazioni di Tajani sul presunto “turismo sanitario” degli italo-discendenti e ribatte: “Nessun italo-brasiliano sano di mente attraverserebbe l’oceano per curarsi in un sistema sanitario al collasso.”
Strumentalizzazione politica – Nella parte finale, il video suggerisce che il decreto sia un diversivo per mascherare il fallimento del governo nel gestire i flussi migratori in Italia. “Tajani preferisce agire con codardia politica, colpendo i più deboli – quelli che non possono difendersi. Quelli che portano il nome, la cultura e l’identità italiana nel mondo”, afferma il contenuto, accusando il governo di razzismo implicito contro gli italo-discendenti.
Il video è disponibile sul canale Welcome to Civitas – Exploring the Political and Cultural Forces Shaping Europe and the World, su YouTube. Per guardarlo, basta cercare “Civitas Tajani” oppure “Who are the real Italians?”