InfoMoney rettifica l’articolo sulla cittadinanza italiana dopo chiarimenti tecnici e risonanza durante la diretta della Rivista Insieme
Il 1º luglio 2025, il portale InfoMoney ha pubblicato un articolo secondo cui una decisione del Tribunale di Torino avrebbe riconosciuto la cittadinanza italiana in un procedimento presentato dopo l’entrata in vigore del Decreto-Legge n. 36/2025, che impone restrizioni al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis (per discendenza).
La pubblicazione ha suscitato ampia risonanza tra i brasiliani interessati al tema, ma ha anche sollevato dubbi tecnici riguardo all’interpretazione presentata nel testo.
Quesiti e chiarimenti pubblici
A seguito dell’invio di una richiesta formale al settore giornalistico di InfoMoney, evidenziando incongruenze giuridiche nell’articolo, il tema è stato trattato in una diretta promossa dalla Rivista Insieme, il 2 luglio 2025, condotta dal giornalista Desiderio Peron e trasmessa su YouTube.
Durante la trasmissione sono intervenuti gli avvocati Valerio Piccolo, cassazionista, e Andrew Montone, entrambi iscritti all’Ordine degli Avvocati di Milano e membri dello Studio Legale Piccolo, con sede a Milano.
In tale occasione, è stato chiarito che, contrariamente a quanto inizialmente divulgato, la decisione del Tribunale di Torino non ha riconosciuto la cittadinanza dopo il decreto, ma ha semplicemente deferito la questione alla Corte Costituzionale italiana per la valutazione della legittimità costituzionale del decreto-legge. In altre parole, non c’è stata una sentenza di merito né un riconoscimento della cittadinanza.
Questo punto è fondamentale: il rinvio alla Corte Costituzionale rappresenta un passaggio rilevante, ma non costituisce una sentenza bensì un’Ordinanza di remissione alla Corte costituzionale di questione di legittimità costituzionale, come chiarito durante la diretta.
Dopo i chiarimenti pubblici e la contestazione formale, InfoMoney ha pubblicato un nuovo articolo il 4 luglio 2025, con titolo e approccio significativamente diversi: “La Corte Costituzionale italiana dovrebbe pacificare la questione della cittadinanza, ma potrebbe richiedere tempo”. In questa nuova versione, il testo ha assunto un tono più prudente e necessario.
Trasparenza e responsabilità nell’informazione
Il cambiamento di tono tra le due pubblicazioni indica una revisione editoriale stimolata da chiarimenti tecnici, sia pubblici che privati. Casi come questo rafforzano l’importanza di un’informazione accurata, soprattutto quando si tratta di temi delicati come il diritto alla cittadinanza, con impatti diretti sulla vita di migliaia di famiglie.
Il dibattito pubblico qualificato, come quello realizzato durante la diretta della Rivista Insieme, con il contributo di professionisti attivi nel settore, dimostra il valore di una partecipazione tecnica nel dibattito pubblico, capace di promuovere correzioni e offrire maggiore sicurezza alle persone che cercano di esercitare i propri diritti.