Fabio Porta avverte a Siena contro l’abuso della “decretazione d’urgenza” nella riforma della cittadinanza

La cittadinanza è sempre stata materia di legge ordinaria e non avrebbe mai potuto essere oggetto di decreto. Ancora più grave, secondo il deputato Fabio Porta (Partito Democratico), è il fatto che la riforma incida direttamente sulla composizione dell’elettorato della circoscrizione estero. “Quando la legislazione modifica la platea di coloro che hanno diritto di voto, entra in gioco la riserva di legge in materia elettorale, prevista dall’articolo 72 della Costituzione, che rende del tutto inadeguata la via del decreto”, ha affermato.

Porta è intervenuto in videoconferenza al Convegno Nazionale sulla Cittadinanza Italiana iure sanguinis dopo la riforma del 2025, svoltosi oggi (02/10) all’Università di Siena e trasmesso in diretta ed esclusiva dalla Rivista Insieme. Ha giustificato la sua assenza in presenza a causa di una sessione parlamentare straordinaria a Roma sulla crisi in Medio Oriente, ma ha voluto comunque partecipare all’incontro, organizzato dal Centro Europa Direct in collaborazione con Natitaliani e il Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici.

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Nel suo intervento ha definito la legge risultante dal Decreto-Legge n. 36/2025 come “antistorica, incostituzionale e persino autolesionista”. Ha ricordato che, riducendo i cittadini iscritti all’AIRE e, di conseguenza, il numero di elettori effettivi all’estero, la riforma finisce per provocare una redistribuzione artificiale delle aree di emigrazione. “Siamo di fronte a una compressione della partecipazione”, ha avvertito.

Il deputato ha inoltre sottolineato che il decreto non è nato isolato, ma in continuità con misure precedenti che hanno penalizzato gli italiani all’estero, come i tagli a pensioni e prestazioni. Ha denunciato anche la riorganizzazione del Ministero degli Affari Esteri, che ha declassato l’ex Direzione Generale per gli Italiani all’Estero a un semplice ufficio burocratico.

Porta ha concluso il suo intervento con un avvertimento: l’uso abusivo della decretazione d’urgenza in materia di cittadinanza ed elettorale rappresenta un rischio concreto di incostituzionalità. “Ci impegneremo affinché la discussione torni in Parlamento, con garanzie di serietà e adeguata istruttoria, valorizzando il ruolo strategico della nostra diaspora. Questa legge non è solo una vergogna, è una vera calamità”, ha dichiarato.

La partecipazione di Porta, insieme a quella dell’altro deputato Toni Ricciardi (che ha parlato delle “Conseguenze della Riforma sui minori figli degli italiani nati all’estero”), ha segnato la presenza della rappresentanza politica al Convegno di Siena, rafforzando l’allerta che la cittadinanza e il voto degli italiani all’estero non possano essere manipolati da decreti emergenziali, ma debbano essere discussi e definiti dal Parlamento.