Fabio Porta critica duramente il Decreto Tajani nel suo intervento all’Assemblea Legislativa del Paraná

Il deputato italo-brasiliano denuncia il provvedimento come incostituzionale, discriminatorio e ostile alla diaspora: “La più grande e migliore comunità italiana fuori dall’Italia viene ingiustamente punita”

Con un intervento incisivo pronunciato nel primo pomeriggio di lunedì 22 aprile presso l’Assemblea Legislativa dello Stato del Paraná, il deputato italo-brasiliano Fábio Porta (Partito Democratico) ha criticato duramente il cosiddetto Decreto Tajani, approvato dal governo italiano il 27 marzo e attualmente in discussione in Parlamento. Invitato dalla deputata statale Luciana Rafagnin (PT), Porta è stato accolto con applausi dai parlamentari e dalle leadership della comunità italo-paranaense.

Nel suo discorso, il deputato ha ricordato i suoi trent’anni di percorso in Brasile, paese dove ha formato una famiglia e sviluppato un forte legame sociale e politico. “Il Brasile è la mia seconda patria, se è possibile parlare di prima e seconda patria. Qui sono nate le mie figlie, qui vivo e milito”, ha dichiarato, sottolineando l’importanza del paese nella storia dell’emigrazione italiana e nel rafforzamento della democrazia italiana. Porta ha inoltre ricordato che il Brasile è stato l’unico paese dell’America Latina ad aver inviato truppe per combattere per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo nella Seconda Guerra Mondiale.

PATROCINANDO SUA LEITURA

Porta ha definito il Decreto-Legge n. 36/2025 come una “misura antidemocratica e persino incostituzionale”, che limita la trasmissione della cittadinanza italiana solo fino alla seconda generazione nata fuori dall’Italia — colpendo direttamente milioni di discendenti in paesi come il Brasile. “Se approvato, questo decreto impedirà, ad esempio, che le mie stesse figlie, nate in Brasile, possano trasmettere la cittadinanza ai propri figli”, ha avvertito.

Il parlamentare ha inoltre criticato il carattere d’urgenza della misura: “I decreti-legge servono per le catastrofi, le emergenze nazionali. Non si può trattare il diritto alla cittadinanza come una tragedia”, ha dichiarato. Secondo lui, il provvedimento è stato adottato senza alcun dialogo con il Parlamento, la società civile e le comunità italiane all’estero. “È un modo per cancellare l’italianità costruita con tanti sacrifici da chi è emigrato”, ha detto.

Il deputato ha sottolineato che la misura, oltre a essere ingiusta, è anche contraria agli interessi strategici dell’Italia, un paese che soffre di un forte deficit demografico. “L’Italia ha bisogno della gioventù e del talento di questi discendenti. Io stesso ho presentato proposte per facilitare il ritorno degli italo-brasiliani, che potrebbero studiare, lavorare e fare impresa nel nostro Paese”, ha evidenziato.

Porta ha inoltre lamentato il modo in cui il governo ha presentato la misura all’opinione pubblica italiana, etichettando i discendenti come opportunisti. “Siamo stati presentati come persone che vogliono solo approfittare della cittadinanza, generando ostilità verso le comunità all’estero. Questo è inaccettabile”, ha protestato.

In chiusura, il parlamentare ha lanciato un appello alla mobilitazione della comunità italo-brasiliana. Ha ricordato le manifestazioni programmate a San Paolo, Roma e in altre città del mondo, e si è detto convinto che il grido dei brasiliani arriverà al Parlamento italiano. “Questa voce che parte qui dall’Assemblea Legislativa del Paraná arriverà al cielo, e dal cielo all’Italia”, ha concluso.

Oltre all’intervento ufficiale, Fábio Porta ha partecipato a una serie di impegni nello Stato del Paraná. Ha rilasciato un’intervista collettiva alla stampa locale, ha visitato la Società Giuseppe Garibaldi, dove è stato accolto dalla presidente Cida Borghetti; si è riunito con Walter Petruzziello, consigliere del Brasile presso il CGIE – Consiglio Generale degli Italiani all’Estero; e ha partecipato, in serata, a un evento organizzato dalla Coordinatrice del PD in Sud America, Marisa Barbato, volto alla riorganizzazione del nucleo del partito nello stato.

Il video che accompagna questo articolo è stato montato a partire dalle immagini fornite dall’Assemblea Legislativa del Paraná. Con audio compromesso, Insieme ha trasmesso in diretta l’intervento del deputato (prima parte; seconda parte).