L’ex presidente del Club Esperia e attuale presidente del Consiglio Curatore della Fondazione Cásper Líbero (TV Gazeta), Francesco Giannoccaro, ha partecipato questo sabato (26/04) alla manifestazione contro il Decreto-Legge n. 36/2025, noto come Decreto Tajani, tenutasi in Piazza Città di Milano, a San Paolo.
Organizzato dall’Istituto Giovanni Falcone, presieduto dal giurista Walter Fanganiello Maierovitch, e sostenuto dalla Rivista Insieme, che ha trasmesso l’evento in diretta, l’atto ha riunito circa 400 persone ed è durato circa due ore (dalle 10:00 a mezzogiorno).
Accompagnato da suo figlio, Francisco Giannoccaro Filho, Giannoccaro ha concesso un’intervista esclusiva alla Rivista Insieme, nella quale ha difeso la preservazione delle radici e dell’identità italiana tra i discendenti. “Ritengo che il diritto di essere, come predica la nostra Costituzione, debba essere osservato e rispettato. Questo movimento aiuta a creare radici più profonde tra Italia e Brasile”, ha affermato Giannoccaro, dichiarandosi orgoglioso della sua doppia cittadinanza.
Commentando le conseguenze del decreto, che limita il diritto alla cittadinanza italiana iure sanguinis, Giannoccaro ha espresso speranza che il Parlamento italiano, sensibilizzato dalle mobilitazioni, modifichi o respinga il testo. “Spero che la prima ministra riconosca, nel profondo del suo cuore, che abbiamo questo diritto”, ha detto, aggiungendo che, in caso contrario, “andremo più a fondo” nella lotta per i diritti degli italo-discendenti.
Giannoccaro ha inoltre sottolineato l’importanza di mantenere viva la connessione con l’Italia attraverso le generazioni. “Non abbiamo perso le nostre radici. Vogliamo mantenere questo lascito per i nostri figli, nipoti e pronipoti”, ha affermato, sottolineando che la sua famiglia ha già assicurato la cittadinanza italiana al figlio e che ora si impegna affinché anche i futuri nipoti possano conservarla. “Non si tratta solo di un passaporto, si tratta di identità, di continuità, di storia”, ha concluso.