Italo-brasiliani protestano a Roma contro le modifiche alla cittadinanza e organizzano una nuova manifestazione a Venezia

on cartelli scritti in italiano e bandiere tricolori tra le mani, un gruppo di circa 150 discendenti di italiani si è riunito nella mattina di venerdì 4 aprile in Piazza dei Santi Apostoli, nel centro storico di Roma, per protestare contro il Decreto-Legge n. 36/2025 – conosciuto come Decreto Tajani –, che impone severe restrizioni al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis.

La manifestazione, descritta come pacifica dall’agenzia di stampa italiana ANSA, è stata organizzata in gran parte da brasiliani residenti in Italia, ma ha visto anche la partecipazione di argentini, paraguaiani e cileni indignati per la nuova normativa.

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Anche noi siamo italiani” e “Decreto della vergogna” erano alcune delle frasi riportate sui cartelli esposti dai manifestanti, che hanno espresso il loro malcontento per le modifiche annunciate dal governo della presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla fine di marzo.

Il decreto, entrato in vigore il 28 di quel mese, è attualmente in fase di esame al Senato della Repubblica, dove sarà valutato dalla Commissione Affari Costituzionali prima di passare all’esame dell’aula. Se non verrà approvato entro la fine di maggio, decadrà.

“È arrivata gente dalla Calabria e anche dal nord del Paese”, ha raccontato all’ANSA l’italo-brasiliano Sergio Velloso, 49 anni, uno degli organizzatori della protesta, insieme ad Andrea Ribeiro, Marcos Balan, Larissa Belantania, Cleonice Silva e Marcos Foschi.

Secondo quanto riferito dall’ANSA, Velloso – mediatore interculturale e residente ad Anzio, a circa 60 km dalla capitale – è stato riconosciuto cittadino italiano grazie a un bisnonno nato in Italia e oggi gestisce a San Paolo un’agenzia specializzata nei procedimenti di cittadinanza. Anche la moglie e i tre figli possiedono la cittadinanza italiana.

Secondo lui, i manifestanti contestano sia la costituzionalità del nuovo decreto sia la mancanza di chiarezza e informazioni sulle procedure per il riconoscimento della cittadinanza. E ha anticipato: “Ci saranno altre proteste”.

In effetti, gli italo-brasiliani hanno già iniziato a mobilitarsi sui social network per organizzare una nuova manifestazione, questa volta nella città di Venezia, in Veneto – una regione con una forte presenza storica di emigranti italiani e dei loro discendenti. Si prevede che il nuovo corteo riunisca partecipanti da diverse zone d’Italia e dell’estero, rafforzando il movimento internazionale di contestazione al Decreto Tajani, già oggetto di forti critiche da parte di giuristi, parlamentari ed enti legati all’emigrazione.