Nel giorno della Festa della Mamma, celebrata domenica 11 maggio, l’ex funzionario dell’Ambasciata d’Italia a Brasilia, Pasquale Matafora, ha registrato un videomessaggio rivolto alla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, chiedendole di non dimenticare i milioni di italiani e di italo-discendenti che vivono fuori dall’Italia.
«Sei una madre, e per questo hai sensibilità. Ora, come Presidente del Consiglio, sei anche un po’ madre di tutti gli italiani», afferma Matafora, che vive da oltre 40 anni in Brasile e ha servito lo Stato italiano per 33 anni. Profondo conoscitore della diaspora, ha rivolto il suo appello direttamente alla leader del governo italiano, che nello stesso giorno aveva pubblicato un messaggio dedicato alle madri italiane.
La registrazione, effettuata a Brasilia e inviata alla redazione di Insieme, assume un tono personale e simbolico nel ricordare che anche le madri al di fuori dell’Italia hanno il diritto di trasmettere l’italianità ai propri figli. Matafora fa riferimento, in modo implicito, al Decreto-Legge n. 36/2025, noto come Decreto Tajani, firmato dalla stessa Meloni, che restringe il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis ai discendenti di italiani nati e residenti all’estero.
«Speriamo che a queste madri non venga negato il diritto di trasmettere i nostri valori, la nostra cultura, la nostra italianità ai propri figli», afferma l’ex funzionario, che segue con preoccupazione gli sviluppi del decreto.
«Questo non è un messaggio di confronto, ma di affetto. Un messaggio che deve toccarti il cuore», dichiara. «Non si possono cancellare tutti questi figli sparsi per il mondo.»
Alla fine del video, rivolgendosi direttamente alla Presidente del Consiglio come padre e cittadino della diaspora, Matafora conclude: «Questo gesto d’amore deve venire da te.»
Il video rafforza il crescente disagio tra gli italiani all’estero nei confronti della gestione del governo Meloni-Tajani in materia di cittadinanza. In mezzo alle manifestazioni pubbliche che si moltiplicano dentro e fuori l’Italia, l’appello di Pasquale Matafora mette in luce il lato umano e affettivo di un dibattito che, per milioni di famiglie italo-discendenti, è tutt’altro che solo burocratico o giuridico.
Il Disegno di Legge n. 1432, attualmente all’esame del Senato italiano per la conversione in legge del Decreto-Legge n. 36/2025 (Decreto Tajani), porta tra i suoi firmatari la stessa Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, oltre ai ministri Antonio Tajani (Esteri), Matteo Piantedosi (Interno) e Luca Ciriani (Rapporti con il Parlamento).
Il Disegno di Legge n. 1432 entra ora in una fase decisiva del suo iter parlamentare: affinché il Decreto-Legge n. 36/2025 diventi legge in via definitiva, è necessario che venga approvato da entrambe le Camere entro il termine costituzionale di 60 giorni dalla sua pubblicazione, avvenuta il 28 marzo. Per questo motivo, i lavori attualmente in corso al Senato sono considerati strategici in questa settimana, poiché eventuali ritardi potrebbero compromettere l’esame del testo da parte della Camera dei Deputati in tempo utile per evitarne la decadenza.