I partiti politici brasiliani iniziano a mobilitarsi contro il “Decreto Tajani” che restringe la cittadinanza italiana ai discendenti

L’MDB si esprime ufficialmente e il Gruppo Parlamentare Brasile-Italia dell’Assemblea Legislativa di Santa Catarina prepara una protesta durante la sessione solenne per i 150 anni della grande immigrazione italiana nello Stato.

La reazione al Decreto-Legge n. 36 del 28 marzo 2025, conosciuto come “Decreto Tajani”, continua a crescere in Brasile. Dopo le mozioni di riprovazione approvate da consigli comunali e la forte mobilitazione della società civile, ora sono i partiti politici brasiliani a iniziare a prendere posizione pubblicamente contro la misura voluta dal Ministro degli Affari Esteri italiano Antonio Tajani, e approvata dal Consiglio dei Ministri presieduto da Giorgia Meloni.

Il Movimento Democratico Brasiliano (MDB) è stato il primo partito nazionale a manifestarsi ufficialmente. In una lettera firmata dal suo presidente, il deputato Baleia Rossi, l’MDB esprime “indignazione e riprovazione” per l’improvviso cambiamento nella legge sulla cittadinanza italiana, che colpisce direttamente circa 30 milioni di italo-brasiliani. Il partito ricorda di avere da sempre un legame profondo con la comunità italiana in Brasile, includendo migliaia di discendenti nei propri quadri politici lungo la sua storia.

PATROCINANDO SUA LEITURA

“Rispettiamo la sovranità dell’Italia, ma non possiamo restare in silenzio di fronte a un atto politico che compromette la grandiosa storia dell’Italia e danneggia le relazioni bilaterali con il Brasile”, afferma il documento, datato 30 marzo e diffuso ufficialmente a Brasília.

Oltre alla dichiarazione dell’MDB, anche il Gruppo Parlamentare Brasile-Italia presso l’Assemblea Legislativa di Santa Catarina si sta mobilitando. In un’intervista esclusiva rilasciata alla rivista Insieme, il presidente del gruppo, il deputato Vicente Caropreso (SC), ha annunciato che l’entità sta preparando una risposta istituzionale decisa al decreto-legge. La prima azione sarà una protesta pubblica e istituzionale durante la sessione solenne prevista per il prossimo 4 aprile presso l’Assemblea Legislativa di Santa Catarina, in occasione dei 150 anni della grande immigrazione italiana nello Stato.

“Sarà un momento solenne e simbolico, ma anche un atto di resistenza politica. La cittadinanza italiana è parte dell’identità di milioni di catarinensi e brasiliani, e non possiamo restare in silenzio”, ha dichiarato Caropreso a Insieme.

Altri leader parlamentari e partiti hanno già fatto intendere che potrebbero seguire l’esempio dell’MDB, e le proteste dovrebbero intensificarsi nelle prossime settimane. L’aspettativa è che la mobilitazione brasiliana possa fare pressione sulle autorità italiane affinché abroghino il Decreto-Legge n. 36, che impone nuove restrizioni al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis, in contrasto con quanto era stato consolidato da decenni.

Fac-simile della manifestazione dell’MDB sul DL Tajani, firmata dal presidente, deputato Baleia Rossi.