Ribeirão Preto si unisce alla mobilitazione nazionale contro il Decreto Tajani che restringe la cittadinanza italiana

In una mozione di riprovazione approvata dal Consiglio Comunale, il consigliere Daniel Gobbi condanna il passo indietro nei rapporti tra l’Italia e la sua diaspora

Il Consiglio Comunale di Ribeirão Preto, importante polo dell’agroindustria brasiliana, è l’ultima istituzione legislativa municipale del Brasile ad essersi ufficialmente espressa contro il Decreto-Legge n. 36 del 2025, emanato dal governo italiano — un provvedimento che restringe severamente il riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis ai discendenti nati all’estero.

Al centro della presa di posizione si trova il requerimento n. 4943/2025, presentato dal consigliere Daniel Gobbi (PP), che esprime formale riprovazione del cosiddetto Decreto Tajani, come è stata soprannominata la misura ispirata dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e approvata dal Consiglio dei Ministri guidato da Giorgia Meloni.

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Nel documento approvato, Gobbi critica con fermezza la chiusura delle vie legali per il riconoscimento della cittadinanza per discendenza, sottolineando che la misura “ignora il contesto storico dell’emigrazione italiana” e “danneggia il diritto all’identità culturale dei discendenti che, per generazioni, hanno mantenuto vive le tradizioni italiane in Brasile”. Richiama inoltre i gravi impatti economici e sociali, tanto per le famiglie colpite quanto per la stessa Italia, che trae beneficio dallo scambio con gli italo-brasiliani.

“Il Brasile è una nazione formata da immigrati. Difendere il diritto alla cittadinanza significa anche difendere la nostra storia, le nostre origini e i nostri valori familiari”, ha dichiarato Gobbi in un discorso ufficiale, registrato in video.

La mozione approvata rafforza inoltre il ruolo di Ribeirão Preto come riferimento storico dell’immigrazione italiana, in particolare a partire dal XIX secolo, quando migliaia di italiani si stabilirono nella regione e contribuirono in modo decisivo allo sviluppo agricolo, economico e sociale della città. Oggi, Ribeirão Preto è orgogliosa di ospitare una delle comunità italo-brasiliane più tradizionali dell’interno dello Stato di San Paolo.

Parallelamente, anche il consigliere Isaac Antunes (PL) ha presentato il requerimento n. 4847/2025, anch’esso approvato, in cui ribadisce la critica a quello che definisce “un affronto ai legami storici” tra il Brasile e l’Italia. Secondo il documento, il Decreto-Legge n. 36 impone barriere burocratiche ingiustificate e viola il principio della continuità storica e culturale della cittadinanza italiana.

La mobilitazione brasiliana contro il Decreto Tajani non si limita all’ambito municipale. L’MDB (Movimento Democratico Brasiliano) è stato il primo partito politico nazionale a manifestarsi ufficialmente, attraverso una lettera firmata dal deputato Baleia Rossi, presidente del partito. Nel documento, l’MDB afferma che la misura “ignora i legami storici e manca di rispetto a milioni di italo-brasiliani”, chiedendo l’abrogazione immediata del decreto e il ripristino dei diritti della diaspora italiana.

Con questa nuova manifestazione, Ribeirão Preto si unisce a un movimento crescente in Brasile, che coinvolge consigli comunali, partiti politici e anche il Gruppo Parlamentare Brasile-Italia dell’Assemblea Legislativa di Santa Catarina, presieduto dal deputato Vicente Caropreso (SC). Il prossimo 4 aprile, una sessione solenne speciale celebrerà i 150 anni dell’immigrazione italiana nello Stato, e comprenderà anche una protesta istituzionale contro il Decreto Tajani.

“È una mobilitazione storica. La cittadinanza italiana è un diritto che non può essere trattato come un privilegio o una merce di scambio politica. Ribeirão Preto sta dando un esempio all’intero Paese”, ha dichiarato Gobbi.

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CONTENUTO DEI DOCUMENTI:

Comune di Ribeirão Preto – Stato di San Paolo
REQUISITO N. 4943/2025

OGGETTO: Mozione di riprovazione al Governo Italiano per la modifica della legge che concede il diritto alla cittadinanza ai discendenti di italiani nati all’estero – come di seguito specificato.

SIGNOR PRESIDENTE,

Sottoponiamo alla considerazione di questa Casa quanto segue:

CONSIDERATO che l’Italia è sempre stata una nazione con una forte diaspora e che milioni di brasiliani hanno origini italiane, mantenendo profondi legami culturali, affettivi e storici con la terra dei loro antenati;

CONSIDERATO che il diritto alla cittadinanza per discendenza rappresenta un meccanismo legittimo di riparazione storica, permettendo a famiglie separate dall’emigrazione di ricostruire i legami con l’Europa;

CONSIDERATO che il cambiamento imposto dal Governo Italiano colpisce direttamente centinaia di famiglie a Ribeirão Preto, città che ha accolto un significativo flusso migratorio italiano fin dal XIX secolo, i cui discendenti hanno contribuito in modo decisivo allo sviluppo economico, sociale e culturale del comune e del Paese;

CONSIDERATO che la chiusura di questo canale legale rappresenta una rottura con la tradizione di accoglienza che l’Italia ha sempre mantenuto nei confronti della sua diaspora, oltre a violare i principi della sicurezza giuridica e della tutela delle legittime aspettative dei cittadini;

CONSIDERATO che il provvedimento ignora il contesto storico dell’emigrazione italiana, segnata da condizioni socioeconomiche avverse che costrinsero milioni di persone a lasciare il proprio Paese, spesso senza documentazione adeguata, il che oggi rende impossibile la dimostrazione dei legami familiari;

CONSIDERATO che la nuova politica danneggia il diritto all’identità culturale dei discendenti che, per generazioni, hanno mantenuto vive le tradizioni italiane in Brasile, in attesa del riconoscimento formale delle loro origini;

CONSIDERATO che la restrizione comporta impatti economici negativi, poiché la cittadinanza italiana consente ai brasiliani di studiare, lavorare e investire nell’Unione Europea, portando benefici anche all’Italia in termini di risorse umane e finanziarie;

CONSIDERATO che il Brasile, in quanto nazione formata da immigrati, ha il dovere di difendere gli interessi dei suoi cittadini che cercano il riconoscimento delle proprie origini e identità familiari;

CHIEDIAMO, nei termini costituzionali e regolamentari, che la presente MOZIONE DI RIPROVAZIONE sia inviata al Governo Italiano per la modifica della legge che concede il diritto alla cittadinanza ai discendenti di italiani nati all’estero.

Destinatario:
Consolato Generale d’Italia = Av. Paulista, 1963 – Bela Vista – San Paolo/SP – CAP 01311-300
Sala delle Sessioni, 31 marzo 2025

DANIEL GOBBI – Consigliere comunale – PP
Firmato digitalmente il 01/04/2025 alle ore 14:05


Comune di Ribeirão Preto – Stato di San Paolo
REQUISITO N. 4847/2025

OGGETTO: Mozione di riprovazione alla restrizione dell’accesso alla cittadinanza per i richiedenti per discendenza italiana.

SIGNOR PRESIDENTE,

Sottoponiamo alla considerazione di questa Casa quanto segue:

Considerato che l’Italia possiede una lunga tradizione di riconoscimento della cittadinanza per jus sanguinis (diritto di sangue), permettendo ai discendenti di italiani nel mondo di rivendicare la propria nazionalità;

Considerato che la recente decisione di limitare l’accesso alla cittadinanza per coloro che la richiedono per discendenza lede il principio della continuità storica e culturale tra l’Italia e i suoi emigrati, colpendo milioni di discendenti, in particolare in Brasile;

Considerato che tale misura impone barriere burocratiche e legali che ostacolano il riconoscimento del diritto di coloro che possiedono legami di sangue con cittadini italiani, danneggiando famiglie che da generazioni preservano e coltivano la cultura italiana;

Considerato che tale restrizione può essere interpretata come un affronto ai legami storici tra l’Italia e i Paesi che hanno ricevuto grandi flussi migratori italiani, come il Brasile, l’Argentina e altri Paesi dell’America Latina;

Alla luce di quanto sopra, esprimiamo il nostro ripudio alla decisione del Governo Italiano e invitiamo le autorità competenti a rivalutare tale misura, rispettando il diritto dei suoi discendenti alla cittadinanza e preservando i legami storici che uniscono l’Italia alle sue comunità all’estero.

CHIEDIAMO, nei termini costituzionali e regolamentari, l’approvazione del plenum e che la presente mozione sia inviata al Consolato Generale d’Italia, all’Ambasciata d’Italia in Brasile, al Ministero degli Affari Esteri del Brasile e ad altri enti competenti.

Sala delle Sessioni, 1º aprile 2025

ISAAC ANTUNES – Consigliere comunale – PL
Firmato digitalmente il 01/04/2025 alle ore 08:34