Siena ospiterà un convegno nazionale sugli impatti della Riforma della Cittadinanza Italiana del 2025

Esperti, parlamentari e giuristi discuteranno il 2 ottobre gli effetti della nuova legge italiana sulla cittadinanza per gli italo-discendenti

La città di Siena, in Toscana, sarà il palcoscenico di un importante convegno sugli effetti della Riforma della Cittadinanza Italiana approvata nel 2025, i cui impatti continuano a sollevare dubbi e preoccupazioni tra i discendenti di italiani in tutto il mondo. Intitolato “Cittadinanza Iure Sanguinis dopo la Riforma del 2025 – Le risposte degli esperti”, l’evento si terrà il prossimo 2 ottobre, dalle 15:00 alle 19:00, presso l’Aula Franco Romani (Aula delle Colonne), situata in Piazza San Francesco, e riunirà importanti nomi del mondo giuridico e politico italiano.

Sarà il primo grande convegno organizzato dopo la riforma della cittadinanza del 2025, introdotta dal cosiddetto Decreto della Vergogna. Tuttavia, l’iniziativa si inserisce nel solco di un ciclo di incontri simili promossi negli ultimi anni, come quelli realizzati a Padova, Venezia, Roma e Firenze, che hanno affrontato i percorsi e le sfide legate al riconoscimento della cittadinanza italiana iure sanguinis, soprattutto dopo che il Tribunale di Venezia ha sollevato per primo preoccupazioni sull’aumento delle cause in seguito alla decentralizzazione dei procedimenti, prima tutti concentrati a Roma.

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Organizzato dal Centro Europa Direct in collaborazione con Natitaliani e con il Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici dell’Università di Siena, il convegno ha l’obiettivo di chiarire i punti più controversi della nuova normativa — frutto della conversione del Decreto-Legge n. 36/2025 nella Legge n. 74/2025 — che ha profondamente modificato il sistema di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza.

L’apertura dei lavori sarà affidata al Prof. Massimiliano Montini, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università di Siena, dove insegna anche Diritto dello Sviluppo Sostenibile. Tra i relatori confermati figurano i parlamentari Fabio Porta (PD) e Toni Ricciardi, oltre a rinomati esperti come gli avvocati Marco Mellone, Monica Restanio, Giovanni Bonato e il presidente di Natitaliani, Daniel Taddone, che da tempo denuncia con forza l’esclusione di intere categorie di cittadini, come i discendenti dei trentini e giuliani riconosciuti ai sensi della Legge 379/2000.

Il programma prevede interventi su:

  • Le nuove categorie di cittadini create dalla riforma (Daniel Taddone);

  • L’abuso della decretazione d’urgenza e le sue conseguenze (Fabio Porta);

  • Gli effetti della riforma sui figli minori di italiani nati all’estero (Toni Ricciardi);

  • La perdita automatica della cittadinanza da parte dei figli dei naturalizzati (Marco Mellone);

  • La comunicazione della perdita della cittadinanza al minore convivente (Monica Restanio);

  • La situazione della doppia cittadinanza dopo la riforma (Giovanni Bonato);

  • Validità e sicurezza dei documenti digitali e delle certificazioni (Claudia Antonini e Karine Boselli);

  • Il nuovo permesso di soggiorno per gli italo-discendenti (Daniele Mariani);

  • L’inversione dell’onere della prova (Maristella Urbini);

  • La revoca di un diritto acquisito alla nascita (Giammaria Milani);

  • I tributi legati alla cittadinanza e i relativi rimedi legali (Filippo Dami).

La moderazione sarà affidata all’avv. Flavia Di Pilla. Le iscrizioni possono essere effettuate tramite modulo online (disponibile qui). Per ulteriori informazioni, contattare la segreteria organizzativa di Natitaliani all’indirizzo segreteria@natitaliani.it o al numero +39 376 129 5999.