Di fronte agli impatti della nuova normativa italiana sulla cittadinanza, i circoli trentini degli Stati di Santa Catarina e Paraná si stanno organizzando per discutere gli effetti della Legge n. 74/2025 (ex Decreto-Legge n. 36/2025) e per cercare strategie collettive di risposta. L’iniziativa è promossa dal coordinatore regionale Andrey José Taffner Fraga e conta sul sostegno dell’associazione Trentini nel Mondo, che fin dall’inizio della crisi si è espressa con fermezza contro le restrizioni imposte ai discendenti degli emigrati.
La convocazione nasce da una preoccupazione concreta: la nuova legge — già soprannominata Decreto della Vergogna — ha introdotto limiti inediti alla trasmissione della cittadinanza italiana ai figli minori nati all’estero, anche nei casi di cittadini riconosciuti in base alle leggi 379/2000 e 51/2006, che hanno beneficiato migliaia di trentini in Brasile.
«Come tutti hanno potuto constatare, i cambiamenti hanno colpito anche i discendenti trentini», ha avvertito il coordinatore in un messaggio inviato ai dirigenti. La Trentini nel Mondo, con sede a Trento, aveva già manifestato pubblicamente il proprio dissenso verso il decreto all’inizio dell’anno, in una lettera che ha avuto ampia risonanza in Brasile e in Italia. Ora, l’associazione rafforza il proprio impegno promuovendo un incontro in presenza con i circoli trentini della regione Sud del Brasile.
L’evento si terrà giovedì 11 settembre alle ore 19, presso il Lira Circolo Italiano di Blumenau, tradizionale punto di incontro della comunità italo-brasiliana nello Stato di Santa Catarina. La scelta della città risponde a criteri logistici, data la vicinanza alla maggior parte dei circoli trentini.
Tra i partecipanti confermati vi è l’avvocata italiana Lara Olivetti, nota per la sua attività in materia di cittadinanza e che ha già fornito consulenze giuridiche alla Trentini nel Mondo in diverse occasioni. Parteciperà anche il direttore dell’associazione, Francesco Bocchetti, che segue direttamente il dialogo con le autorità italiane.
Secondo gli organizzatori, l’incontro avrà carattere informativo e deliberativo, con l’obiettivo di chiarire dubbi operativi derivanti dalla nuova normativa e di discutere eventuali orientamenti politici e giuridici da adottare collettivamente. È prevista anche una seconda data, che sarà comunicata ai circoli impossibilitati a partecipare alla riunione iniziale.
La mobilitazione dei circoli trentini in Brasile si inserisce nel quadro di altre recenti proteste della comunità italo-discendente. Di recente, il consigliere del CGIE e presidente dell’associazione Natitaliani, Daniel Taddone, ha pubblicato una lettera aperta alle comunità trentine e giuliane nel mondo, denunciando l’esclusione dei discendenti di queste regioni dalle nuove regole sulla trasmissione della cittadinanza ai figli minori. Nella sua lettera, Taddone ha definito la nuova legge «un colpo giuridico che rompe la solidarietà intergenerazionale» e ha duramente criticato il silenzio istituzionale delle autorità del Trentino-Alto Adige, sollecitando una presa di posizione pubblica di fronte a quella che ha definito una «ingiustizia storica».
La Trentini nel Mondo è stata una delle principali promotrici dell’elaborazione e approvazione della Legge 379/2000, che ha riconosciuto il diritto alla cittadinanza italiana a migliaia di discendenti di trentini emigrati prima del 1920. Oggi, l’associazione si ritrova nuovamente chiamata in prima linea nella difesa dei diritti messi a rischio dalla riforma della cittadinanza. La nuova mobilitazione intende dare continuità alla pressione politica e giuridica, rafforzando il coordinamento con parlamentari, giuristi e altre associazioni della diaspora.