u       “E’ paradossale che un governo, che si dichiara così attento alle condizioni delle classe sociali più deboli, si accanisca sui pensionati, esigendo, dagli stessi, dei crediti che, il più delle volte, sono conseguenza di errori e dimenticanze dell’INPS” Così si è espresso Aldo Di Biagio – coordinatore ENAS per l’Estero – in merito alla decisione del governo di provvedere al recupero degli indebiti pensionistici mediante trattenuta diretta sulla pensione.

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La finanziaria 2008 ha portato, infatti,  una brutta notizia per i pensionati residenti all’estero e per quelli italiani. E’ stata una sorpresa per gli interessati in quanto – come pubblicato da giornali e riviste – gli era stata data la speranza di una sanatoria per gli indebiti pensionistici, mentre ora si trovano a dover pagare quanto, spesso per colpa non loro, dovuto all’INPS, con il contentino del condono degli interessi.

 

La questione degli indebiti è una questione annosa che puntualmente si ripropone per i pensionati residenti all’estero e in Italia. In passato vi sono state già due sanatorie per i pensionati a più basso reddito. Peraltro, come già dimostrato in precedenza, una nuova sanatoria avrebbe aiutato a risolvere i problemi dell’INPS relativi alla mancata registrazione delle posizioni reddituali, già regolarmente comunicate dai pensionati.

Accade infatti spesso che, degli indebiti notificati, non ne sia dovuta restituzione, perché i pensionati avevano già in precedenza attestato il loro diritto alla prestazione che l’INPS, invece, ha negligentemente continuato a ritenere indebita.

E’ facile, quindi, prevedere un enorme contenzioso che vedrà, come sempre, i patronati, compreso l’ENAS – UGL, accanto ai pensionati, a difesa sostanziale del loro documentati diritti.