CURITIBA – PR – “Se os políticos brasileiros tivessem dado maior atenção aos representantes de nossas comunidades talvez não teriam chegado a tais conclusões precipitadas e quivocadas”, disse o deputado italiano Fabio Porta a cerca de 800 estudantes de direito das Faculdades COC, de Ribeirão Preto-SP. Porta se referia aos que defendem a posição do governo brasileiro de não extraditar o ex-terrorista Cesare Battisti, comparando a Itália dos anos setenta às ditaduras Sul-Americanas daqueles anos. Battisti aguarda o julgamento do Supremo Tribunal de Federal do Brasil, depois que a decisão de lhe conceder o status de asilado político por parte do ministro da Justiça, Tarso Genro, desencadeou uma grave cruise diplomática entre a Itália e o Brasil.
Num comunicado à imprensa datado de 9.03.2009, o deputado explica que esteve nas Faculdades COC atendendo, a convite, para falar sobre “a posição italiana em relação à extradição do terrorista Cesare Battisti”. “Durante meu pronunciamento – disse Porta – procurei explicar bem o episódio do terrorismo italiano e a relativa reação por parte das instituições democráticas italianas, unidas na defesa dos valores constitucionais e na rejeição da tantativa terrorista de desestabilizar o País”.
Enquanto isso, em Roma, durante a inauguração de uma sala intitulada “Aldo Moro” na sede do Ministério das Relações Exteriores, o ministro Franco Frattini declarava que “sobre como se combate o terrorismo não aceitamos lições de outros países”, numa clara referência às críticas brasileiras aos chamados “anos de chumbo” na Itália. “Alguns têm a pretensão de nos dar lições” – disse Frattini – mas “não se pode esquecer que combatemos o terrorismo e os terroristas com as leis. Este é um grande orgulho. Francamente não aceitamos lições sobre este discurso de nenhum outro país, sobretudo como se combate o terrorismo no respeito às leis e aos direitos dos presos”.
Veja, a seguir, o comunicado de Fabio Porta e o boletim da Agência Inform sobre a posição do ministro Frattini:
A Ribeirão Preto (Brasile) l’On. Porta (PD) incontra i giovani della facoltà di Giurisprudenza dell’Università “COC” e parla del “caso Battisti” Invitato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università “Coc” di Ribeirao Preto, capitale dell’agroindustria brasiliana e uno dei principali centri della nostra emigrazione in Brasile, l’On. Fabio Porta ha tenuto una conferenza sulla “posizione italiana in relazione all’estradizione del terrorista Cesare Battisti”. Il Vice Presidente del Comitato per gli italiani all’estero della Camera dei Deputati ha raccontato agli oltre trecento studenti che affollavano l’aula magna dell’Università come si è sviluppato in Italia negli anni ’70 il fenomeno del terrorismo e le motivazioni che hanno portato il Parlamento italiano nei giorni scorsi ad approvare una mozione unitaria a sostegno della richiesta di estradizione in Italia di Battisti. Mozione già anticipata dallo stesso On. Porta ai colleghi parlamentari e al Presidente del Congresso brasiliano Michel Temer nel corso della sua recente visita in Brasilia insieme al Vice Presidente della Camera Maurizio Lupi. “La comunità italiana del Brasile è molto sensibile a questa vicenda – ha dichiarato l’On. Porta – e in tutto il Brasile esiste una grande attenzione dell’opinione pubblica verso questo caso, che la maggior parte dei brasiliani vorrebbe si risolvesse nel senso auspicato dalle istituzioni italiane”. “Nel mio intervento – ha aggiunto il deputato del PD – ho voluto spiegare bene la vicenda del terrorismo italiano e la relativa reazione da parte delle istituzioni democratiche italiane, unite nella difesa dei valori costituzionali e nel rigetto del tentativo terrorista di destabilizzare il Paese. Questo perché – secondo l’On. Porta – in Brasile c’è stato chi ha comparato l’Italia degli anni settanta alle dittature sudamericane di quegli anni, con un palese stravolgimento della realtà dei fatti”. “Se i politici brasiliani avessero dato maggiore ascolto ai rappresentanti delle nostre comunità forse non sarebbero arrivati a tali conclusioni precipitate e sbagliate” ha concluso il parlamentare italiano residente in Brasile. Prima dell’incontro con gli universitari l’On. Porta aveva fatto una visita al Vice Consolato d’Italia, intrattenendosi a lungo con il Vice Console Vincenzo Spedicato e i suoi principali collaboratori. Dopo la conferenza il parlamentare si è recato nella vicina città di Sertãozinho, altra città storica dell’emigrazione italiana in Brasile, dove ha incontrato il Sindaco e i dirigenti della “Società Italiana”.
San Paolo, 9 marzo 2009 – Ufficio Stampa On. Fabio Porta
ROMA (Inform)– “Su come si combatte il terrorismo non accettiamo lezioni da nessun altro paese”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini nel corso dell’inaugurazione di una nuova sala della Farnesina intitolata ad Aldo Moro Parole riferite indirettamente , ma molto chiaramente , al caso di Cesare Battisti del quale l’Italia reclama l’estradizione dal Brasile. “Alcuni hanno preteso di darci lezioni” negando di consegnare all’Italia chi deve “scontare la pena fino all’ultimo giorno”, ha detto Frattini. Sottolineando : “Non si può dimenticare che abbiamo battuto il terrorismo e i brigatisti con le leggi. Questo è un grande orgoglio. Francamente non accettiamo lezioni su questo argomento da nessun altro paese soprattutto per come si combatte il terrorismo nel rispetto delle leggi e dei diritti dei detenuti”.