Presenti all’evento, fra gli altri, l’Ambasciatore d’Italia, Michele Valensise, e il Console Generale Marco Marsilli
u SAN PAOLO-SP – il Museo dell’Immigrante di San Paolo ha ospitato la prima conferenza dei giovani italiani e italo discendenti del Brasile. Oltre cento ragazzi hanno partecipato a questo evento che è la realizzazione di un sogno: riunire la nuova generazione di giovani italo-brasiliani o italiani che per tanti diversi motivi hanno scelto il Brasile come dimora.
L’obiettivo di questo incontro era quello di discutere la situazione dei giovani di sangue italico in brasile, le prospettive, lo studio della lingua italiana, il mondo del lavoro, i legami con la patria italica e, forse soprattutto, conoscersi. Chi sono i giovani italiani del Brasile? Come vivono, che cosa pensano dell’Italia, come è il loro rapporto con la patria dei genitori, nonni, bisnonni?
A segnare la singolare importanza dell’evento, ci sono state le prestigiose presenze dell’Ambasciatore d’Italia, Michele Valensise, del Console Generale Marco Marsilli, dell’On. Fabio Porta, dei Consiglieri Cgie del Brasile (Walter Petruzziello, Antonio Laspro e Mario Araldi), della Presidente Intercomites Silvia Alciati, della Presidente Comites Rita Blasioli Costa e dei Consiglieri Natalina Berto, Emilia Cairo, Paulo Moretti, Ricardo Olivati, Sonia Galuchi, Carla Cheli Kanasawa, Sebastião Zoli Junior, Daniela Dardi, Vezio Nardini, Venceslao Soligo dell’ASIB.
La mattinata è stata dedicata all’apertura ufficiale dei lavori e a quattro momenti di approfondimento (Lingua, Associativismo, Lavoro e Cittadinanza), ai quali hanno partecipato anche esperti giunti dall’Italia; interessante a questo proposito la sessione dedicata alla formazione professionale e al lavoro con la presenza dei rappresentanti di “Italia-Lavoro” e “Obiettivo-Lavoro”.
A proposito di Italia-Lavoro, ricordiamoci del nostro incontro, poche settimane fa, con il rappresentante di Italia-Lavoro in Brasile, Giuseppe Petrucci (Progetto ITES in Brasile Occupazione e sviluppo della comunità degli italiani all’estero: quando lo Stato Italiano c’è per gli italiani nel mondo – di Rafael Bassoli), che ci aveva anticipato la realizzazione della conferenza dei giovani italo-brasiliani. Allora ci aveva parlato dell’evento ancora da realizzarsi e ci aveva molto impressionato per la dedizione e la fiducia che dimostrava avere verso questo progetto. Ora, a evento realizzato, possiamo dire che Petrucci aveva proprio ragione, investire nei giovani non sono mai soldi o tempo buttati, anzi, accendere in quei ragazzi la fiamma dell’italianità che hanno latente nel cuore è il primo passo per reinserirli nella cultura e nelle tradizioni italiane, con risultati vantaggiosi per tutti.
Nel pomeriggio i partecipanti si sono divisi in gruppi di lavoro, approfondendo le tematiche della mattina ed elaborando specifiche proposte e linee di azione. Entro la settimana, il Comites di San Paolo, come anche quelli del resto del Brasile, terminerà il processo di selezione, comunicando all’Ambasciata i nomi dei partecipanti alla Conferenza Mondiale dei Giovani d’Origine Italiana, che si terrà a Roma nel prossimo dicembre e per cui siamo già tutti in fibrillazione, dato l’eccellente assaggio che abbiamo avuto a San Paolo!