CURITIBA – PR – “Imaginamos que tenha chegado o momento de expressar toda a nossa perplexidade “, dizem os conselheiros Lus Molossi e Domingos José Budel, do Comites PR/SC, em carta endereçada ao presidente do órgão, Gianluca Cantoni, mais de um mês após a divulgação de que o governo italiano extinguirá o cargo de diretor escolar junto ao Consulado Geral da Itália em Curitiba. Os dois conselheiros consideram oportuno que o Comites, “como primeiro órgão de representação” dos cidadãos “realize apelo demonstrando ao governo italiano” a sua dignidade e sua insatisfação com os cortes que enfraquecem a administração dos que se ocupam da difusão da língua e da cultura italiana no exterior. Até aqui, o Comites – exceto uma manifestação pessoal do presidente – não tomou posição formal sobre o assunto.
Os dois signatários do documento, que tem a data de 9 de abril, admoestam que “no curso dos próximos anos deveremos conseguir fazer sentir de maneira mais determinada e forte a presença dos descendentes daqueles italianos que, enfrentando situações e perigos imagináveis nos dias de hoje, chegaram aqui no Brasil”. Ainda segundo eles, “temos o dever de lembrar a toda a política italiana que enfraquecer, através de uma progressiva falta de recursos, as estruturas que beneficiam os italianos residentes no exterior, poderia equivaler, a longo prazo, à renúncia de uma fatia importantíssima de mercado”. A partir de hoje, nosso principal slogan será o seguinte – advertem Molossi e Budel – “Chega de cortes. Exigimos consideração, respeito, portanto, investimentos”.
Publicamos, a seguir, a carta endereçada ao presidente do Comites PR/SC, na íntegra.
Curitiba, 09 aprile 2010.
Eg. Sig. Gianluca Cantoni
Presidente Comites PR/SC
Curitiba – PR
Riff.: Soppressione della funzione Dirigente Scolastico presso il Consolato di Curitiba.
I sottoscritti, Domingos José Budel e Luis Molossi, consiglieri eletti del Comites PR/SC, vogliono esprimere con quanto segue le loro considerazioni in merito alla recente notizia inerente alla soppressione della funzione, fino ad oggi esercitata dalla competente Prof.ssa Elvira Federici in qualità di dirigente scolastico presso il Consolato Generale d’Italia in Curitiba.
Consci della responsabilità che ci siamo assunti, direttamente conseguente al nostro mandato, in qualità di rappresentanti della comunità italiana residente nella circoscrizione, constatando il progressivo quanto inesorabile aumento in termini esponsenziali dei tagli operati nei confronti delle nostre già esigue risorse da parte del governo italiano, pensiamo sia giunto il momento d’esprimere tutta la nostra perplessità relativamente a quest’ultima azione, tesa a vanificare ulteriormente i nostri sforzi profusi nella gestione dei vari istituti scolastici e culturali presenti sul territorio.
Sta diventando da parte degl’enti gestori sempre più difficile riuscire a garantire quell’efficienza e quella qualità che gli ha sempre contraddistinti nel promuovere tutte quelle attività mirate alla diffusione della cultura e della lingua italiana. Il continuare in questa direzione potrebbe essere più o meno indirettamente causa di ripercussioni negative anche a livello d’interscambi commerciali, in conseguenza e di una progressiva disaffazione nei confronti del paese d’origine da parte degl’italiani residenti all’estero, quindi, in virtù di ciò, e per un’inevitabile perdita d’immagine da parte dell’Italia.
Ci sembra quantomeno opportuno che il Comites, come primo organo di rappresentanza dei singoli cittadini residenti all´estero, i quali hanno il sacrosanto diritto ad essere tutelati ed ancor prima rispettati, faccia appello, dimostrando tutta la sua dignità, al governo italiano quindi a tutta la rappresentanza politica eletta all´estero.
Tutta la politica italiana ha il preciso dovere di motivare quell’atteggiamento inspiegabilmente ambiguo che ormai da troppo tempo sta tenendo nei confronti delle varie comunità italiane qui residenti, soprattutto visto che con l’anno 2011 andremo a suggellare, attraverso tutta una serie d’inziative comuni in ambito culturale, economico, sociale e, perchè no, anche politico, il progressivo intensificarsi dei rapporti fra Italia e Brasile. Sarebbe quindi motivo di grande rammarico dover rinunciare quantomeno aperte delle opportunità che potrebbero derivare da una situazione così promettente.
Nel corso dei prossimi anni dovremo riuscire a far sentire in maniera ancor più
marcata la forte presenza dei discendenti di quegl’italiani che, affrontando situazioni e pericoli ad oggi inimmaginabili, arrivarono qui in Brasile. Forse i nostri governanti non hanno una chiara consapevolezza su quanti fra questi provino ancora, a distanza di diverse generazioni, un fortissimo senso d’appartenenza nei confronti del “Bel Paese” e, quando affermiamo ciò, ci riferiamo non solo a coloro che risiedono qui in Brasile, ma bensì ad altri milioni di persone che, oltre a riconoscersi nella cultura italiana, provano una grandissima fiducia in tutto ciò che è “made in Italy”.
Per concludere, sintetizzando quanto già detto, noi abbiamo il dovere di ricordare a tutta la politica italiana che indebolire attraverso una progressiva mancanza di finanziamenti le strutture di cui beneficiano gli italiani residenti all’estero, potrebbe, alla lunga, equivalere a rinunciare ad una fetta importantissima di mercato. Chiunque faccia orecchie da mercante nei confronti di questo nostro preciso e circostanziato richiamo, se ne dovrà un domani non poi così lontano assumere la piena responsabilità.
Da oggi in poi il nostro principale slogan sara il seguente: Basta tagli! Esigiamo considerazione, rispetto, quindi investimenti!
Domingos José Budel
Luis Molossi
Consiglieri Comites PR/SC