Corsi di italiano all’estero, senatore Pollastri: “Più etica e più controlli per la qualità”

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ROMA – “E’ necessario una rivisitazione della legge 153/71 superata ormai dall’attuale realtà”. Così il senatore Pollastri, intervenuto durante il seminario per la riforma della legge riguardante i corsi di insegnamento della lingua italiana nel mondo, svoltosi ieri presso la sede del Ministero per gli Affari Esteri e promosso dal viceministro Franco Danieli. L’applicazione della legge ha i suoi punti di forza e di debolezza, ha dichiarato il senatore: “tra gli elementi positivi c’è la capacità valorizzare l’associazionismo all’interno della comunità dei concittadini all’estero, dal momento che a loro sono dedicati questi programmi di lingua e cultura italiana”. Pollastri si è poi soffermato sulla qualità dei corsi e dell’insegnamento dell’italiano nel mondo: “Essendo vissuto tanti anni in Brasile, mi è capitato spesse volte di sentire diverse critiche riguardo alla scadente qualità, per non parlare dei casi di speculazioni di ordine personale che hanno provocato momenti di malessere a causa anche della mancanza di controlli”. “In Senato appoggerò la modifica della legge 153 affinché si possano ottenere dei risultati positivi nell’ambito della promozione della lingua italiana anche nelle scuole pubbliche locali all’estero, ma sosterrò – ha proseguito il senatore – soprattutto l’etica in tutto ciò che si fa: controlli, controlli, controlli”.

Riguardo agli Istituti italiani di cultura e le scuole italiane all’estero, il senatore ha sottolineato l’importanza dell’uso dei fondi dedicati a questi importanti settori culturali: “E’ necessario – ha detto – ripensare anche la gestione dei costi: per esempio, dei 20 milioni di euro che si spendono per gli Istituti italiani di cultura, quanto viene usato per i costi di gestione e quanto per la promozione?”. E in merito alle scuole italiane, Pollastri è tornato sulla questione dell’Eugenio Montale a San Paolo: “sono stati tolti gli unici due insegnanti italiani di ruolo della scuola, eliminando il cento per cento del personale ministeriale dell’Eugenio Montale. E’ importante razionalizzare i provvedimenti di riduzione del personale di ruolo all’estero per evitare simili episodi”.