u SAN PAOLO-SP – “Si è tenuto il 25 ottobre, nel SESC  Pinheiro, un seminario organizzato dalla Rete Comunale dell”Insegnamento, subordinata alla Segreteria dell’Insegnamento del Municipio di S.Paolo, diretta dal prof. Josè Aristodemo Pinotti.

PATROCINANDO SUA LEITURA

Finalità di questo incontro era dibattere, alla luce dell’esperienza italiana del programma “Doposcuola”, che como lo stesso Pinotti ha affermato, fece sua l’idea per introdurla nelle scuole della città di S.Paolo, al fine di soluzionare i gravi problemi che assillano l’organizzazione dell’insegnaneto municipale, uno dei quali l’evasione scolastica, come anche quello di indirizzare queste nuove generazioni ad attività culturali, ludiche e professionalizzanti”.

Questa esperienza,  messa in atto nell’immediato dopoguerra, nelle chiese e parrocchie, dirette dai Salesiani, era quella di  accogliere giovani e bambini (questi i conosciuti “sciuscià” (ndr), ed avviarli ad attività sportive, culturali, accompagnandoli anche negli studi, e principalmente lavorando con la prospettiva di garantirgli l’accesso a una piena comprensione del momento storico che il Paese attraversava in quel momento.

Era questa una forma di accogliere questi giovani che si trovavano in una situazione di rischio, in funzione della tragedia che si era abbattuta sul loro Paese, come  il periodo fascista, la guerra, la guerra civile, le due occupazioni quella tedesca e quella anglo-americana,  la caduta della monarchia,  l’avvento della Repubblica

Questo tipo di assistenza, che come abbiamo detto prima, fu iniziata dai Salesiani con il doposcuola,  nella sequenza casa-parrocchia-scuola-internato-oratorio ed animatori sociali, come ha sottolineato Massimo Angeletti, don Bosco diceva che bisognava sempre allinearsi sulla ragione-religione-amorevolezza e così prese rapidamente corpo consolidandosi come una realtà in tutta Italia, ponendo il giovane al centro, attore e protagonista educatore di se stesso, in un sistema preventivo, con percorso educativo, una presenza non invasiva ma collaborativa.

L’obiettivo di questo seminario di San Paolo, è appunto quello di prendere contatto tra gli educatori italiani e brasiliani, per discutere e scambiarsi le esperienze tra i due Paesi su temi come la difesa dell’infanzia,  creando centri pilota d’educazione per far si che i giovani possano studiare e progettare il proprio futuro.

Hanno partecipato a questo seminario, inoltre al Segretario dell’Educazione del Comune Josè Aristodemo Pinotti, anche altre autorità, come Walter Feldmann Segretario delle Sub-prefetture e Floriano Pesaro dello Sviluppo Sociale,  il presidente del progetto Sud-Uil Bruno Bruni, che ha vari piani di lavoro come l’EREMIN ad Osasco-SP, elaborazione Spazio dei Sogni, Pelourinho e Ceramica Artistica  a Salvador (Bahia), e Fabio Porta, coordinatore dell’Ital-Uil del Brasile, inoltre a 12 professori italiani dell’area, e rappresentanti di ONG.

Seguendo l’esempio italiano, il programma brasiliano, iniziato dalla Rete Comunale di San Paolo, nel maggio del presente anno con il nome di “São Paulo é uma Escola” attualmente assiste 70 mila giovani che partecipano alle sue attività, pretendendo arrivare alla fine  dell’anno in corso con oltre 100 mila assistiti.

“São Paolo é uma Escola”, possibilitarà all’alunno matricolato in una scuola comunale  poter continuare nella stessa scuola praticando altre attività, siano esse culturali, sportive o professionalizzanti, ampliando allo stesso tempo il loro orizzonte e universo culturale, attenuando così le situazioni di rischio, con tutte le loro conseguenze, incluse la convivenza con la criminalitá e la droga.

Come esempio di ciò che avviene tra i giovani si pensi che l’abbandono scolastico nella Regione italiana del  Lazio è del 19%,  primarie ed elementari 3,9%, medie 9%, e il Procuratore Giuseppe N. Corugno vuol coinvolgere la Regione in questo progetto pilota su base operativa attraverso l’ufficio dell’Ambiente e della Collaborazione tra i Popoli con iniziative di sviluppo, interventi sul tema della formazione e dell’educazione, collocando il tema del lavoro attraverso il dialogo con il settore imprenditoriale e superare l’ambito territoriale. Possiamo immaginare la mole di interventi e di lavoro che c’è qui a San Paolo dove 1.400 milioni di famiglie vivono con ¼  del salario minimo, 3 milioni di poveri con il 50% dello stesso stipendio, 12.000 adulti vagabondando per la città, 1.000 bambini nella stessa situazione, 3.000 bambini(e)  lavorando negli incroci, come  dichiara il Segretario del Comune Pesaro “San Paolo è 1a nell’America Latina in numero di poveri e miserabili”.

Il Segretario Feldman difende l’adozione delle Piazze di San Paolo da parte delle Scuole, sono 1.400, anche se molte sono solo degli incroci, (ndr) per trasmettere concetti ambientali-strutturali agli alunni, investire nelle nuove generazioni incorporando valori nel pensiero construttivista paolistano e del sincretismo brasiliano-italiano in una integrazione di valori con gli italiani e i loro discendenti,

Il “Progetto Sud-Uil, che attivamente partecipa a questa programma, presente al seminario nella persona del suo Presidente, è una ONG italiana che promuove e realizza progetti sociali di cooperazione internazionale di sviluppo  locale. Fondata nel 1984 a Roma dalla Centrale Sindacale UIL (Unione Italiana del Lavoro), oggi si trova presente nel mondo intero, ma principalmente nei paesi in via di sviluppo. Nel 1993 ha inaugurato la sua prima sede di rappresentanza a San Paolo, e oggi trascorsi 12 anni, si fa anche presente a Salvador (Baia) e Rio de Janeiro, conta con l’appoggio di molte entità come il Sebrae e l’Unesco.

Come ha detto la console d’Italia “L’educazione è un processo di formazione di un cittadino e coinvolge le famiglie, la scuola, il lavoro, sostanza fondamentale della  formazione, ciò va  aldilà della scuola. Dialogo tra i nostri due paesi con nuove opportunità di collaborazione, in aspetti comuni ma di problematiche diverse, questo è un Seminario che dovrà produrre risposte ma anche nuove domande”.

Presente all’apertura rappresentando il Sindaco José Serra il vice-sindaco regionale Andrea Matarazzo, tra i molti altri Danilo Santos de Miranda  direttore del SESC, Plinio Gustavo Adri Sarti della UIM, Ubiratan D’Ambrosio della UNICAMP, il salesiano Massimo Angeletti, il giornalista Gilberto Dimenstein, Anna Maria Quadros della Segreteria dell’Educazione, Sonia Regina de Sá, Carlo de Logo del Comune di Terni, Ugo Marchetta dell’Università di Palermo, Salvatore Pirozzi con l’esperienza napoletana dei Maestri di Scuola, Rosa Venuti dell’IRASE, Sonia Castellar della USP, Carmen Brandt de Carvalho della PUC, Rita Blasioli del COMITES-SP, Rocco Carannante  e Fulvio Bartolo della UIL/Italia,  Rubens Romano della Força Sindical.