u SAN PAOLO – SP – Nel più che centenario Clube Esperia si è data la riunione per le commemorazioni del 59o genetliaco della Repubblica Italiana, dopo una conferenza stampa con il ministro Tremaglia alla quale hanno partecipato l’ambasciatore Michele Valensise e il ministro Console generale Gian Luca Bertinetto, la comitiva si è diretta al salone dove un grande pubblico era afflutito per rendere omaggio a colui che da 45 anni lotta per i diritti e i doveri degli italaini nel mondo l’on. Tremaglia.

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Dopo i discorsi di prasse la presidente del Comites di San Paolo Rita Blasioli Costa e il membro del CGIE Claudio Pieroni dopo i saluti, hanno letto i documenti che seguono:

Rita Blasioli Costa presidente Comites di San Paolo, così si è diretta al pubblico:
Cari amici ed amiche tutti. È con grande soddisfazione che a nome della Collettività Italiana di San Paolo, porgo il benvenuto ed il ringraziamento al Ministro per gli Italiani nel Mondo On. Mirko Tremaglia che ha voluto essere qui tra noi proprio oggi, nella ricorrenza della Festa della Repubblica Italiana, commemorazione particolarmente sentita nelle nostre Comunità Italiane sparse nel Mondo, e naturalmente qui a San Paolo, città che conta con la presenza di circa 5.000.000 di italiani ed italo brasiliani, ossia la più grande città italiana al Mondo, fuori dai confini territoriali.
Signor Ministro, nella qualità di Presidente del Comites di San Paolo ho l’obbligo di farLe presente alcune questioni che riguardano in particolare la nostra Collettività.
Sono cosciente che molte di queste questioni fanno parte della Sua agenda quotidiana, visto che Lei da sempre si è preoccupato con le problematiche degli Italiani nel Mondo, ma sento il dovere di farLe alcune richieste, con la certezza di trovare in Lei un interlocutore attento e sollecito.
Quando si parla di Collettività degli Italiani nel Mondo, dobbiamo sempre avere presenti due filoni con caratteristiche ed esigenze diverse.
Da un lato i nostri connazionali emigrati, oggi soprattutto persone anziane che hanno bisogno in questa fase della loro vita, di assistenza, di pensioni decenti, di assegni di solidarietà in alcuni casi, che permetta loro una vecchiaia tranquilla e dignitosa.
Le riduzioni delle pensioni italiane a seguito delle revisioni reddittuali, l’applicazione di tassi di conversione delle pensioni brasiliane completamente sfavorevoli, la mancanza fino ad oggi della concessione dell’assegno di solidarietà, affliggono purtroppo molti dei nostri connazionali, che durante tutta la loro vita si sono dedicati, senza misurare sforzi, a mantenere grande il nome dell’Italia.
Dall’altro lato abbiamo le giovani generazioni, discendenti di prima, seconda, terza e quarta generazione, che rivendicano non solo il diritto iure sanguinis alla cittadinanza italiana, sono circa 160.000 quelli in lista d’attesa nel solo Consolato Italiano di San Paolo, ma che hanno bisogno di corsi per la formazione professionale e di riqualificazione, di corsi di lingua e cultura italiana sempre più diffusi ed accessibili, di opportunità imprenditoriali che permetta loro di dimostrare quale risorsa rappresentano, non solo per il Brasile, ma soprattutto per l’Italia.
È in loro che risiede tutta la garanzia del nostro futuro, non solo per quanto riguarda il rilancio del nostro associazionismo, ma soprattutto della nostra italianità.
Prima di concludere vorrei solo accennare al problema dell’esercizio del voto degli Italiani all’Estero, da Lei tanto voluto, ma che purtroppo nelle attuali condizioni potrà essere esercitato solo da circa il 40% degli aventi diritto.
Ed infine un appello affinché l’organico consolare venga rafforzato.
In breve il nostro Consolato si trasferirà presso una sede maggiore, che senz’altro permetterà un miglioramento nelle condizioni di accesso alle strutture consolari, ma sarà contemporaneamente necessario un incremento del numero dei funzionari per poter garantire un maggior snellimento dei servizi ed un rapido esaurimento delle richieste che vengono giornalmente presentate.
Non mi dilungo oltre, anche perché vi saranno altri interventi su questi temi.
Voglio solo ringraziarLa nuovamente per la presenza ed attenzione dimostrate nei confronti di questa non solo grande, ma come amo definire, grandiosa Collettività Italiana della Circoscrizione Consolare di San Paolo che ha saputo mantenere vivo e forte l’ammirazione per il nostro Paese.
Spero di poterLa rivedere in breve in questa terra brasiliana, che ha accolto i nostri connazionali come fratelli ed amici e che sarà sempre felice di ospitarLa.
Grazie Italia. Grazie Brasile.

Claudio Pieroni, del Comitato di presidenza del Consiglio degli Italiani all’estero ha proseguito: Ecc.mo Sig. Ministro per gli Italiani nel Mondo On. Mirko Tremaglia, nel ringraziarLa per aver voluto celebrare con noi la Festa della Repubblica Italiana, avvenimento fondamentale per il nostro Paese, mi permetto, quale membro del comitato di presidenza del CGIE, di fare alcune brevi sottolineature su questioni molto rilevanti che investono la nostra Comunità, che da sempre è uno dei nuclei centrali della vita di questo grande, meraviglioso e problematico Paese.
Ormai la scadenza elettorale dei referendum è prossima, ma anche quella politica è alle porte. A questi due appuntamenti che rappresentano finalmente la parità di diritti tra gli Italiani residenti in Italia e quelli residenti all’estero, con l’espressione del voto, al quale Lei è stato fondamentale , arriviamo con uno scarto tra gli aventi diritto e coloro che andranno a votare, enorme.
La sperequazione dei dati è grande, come non è chiaro il forte calo degli aventi diritto per la nostra circoscrizione, visto che nel 2001 eravamo in America Latina conforme pubblicazioni del Suo Ministero 1.172.131,nel decreto congiunto del 18/3/2005 siamo 818.481, con una differenza negativa di circa 350.000 cittadini ; le consequenze nella distribuzione probabile dei seggi é nota .
In Brasile la anagrafe consolare è al livello di circa 310.000 iscriti ma meno del 50% voteranno, o sia circa 150 a 160 mila cittadini italiani in meno.
Lo scollamento tra le anagrafi del MAE e del Ministero degli Interni è ancora fermo al 50%( circa 500.000 cittadini) per l’America Latina, e gli stessi importanti provvedimenti adottati non sono atti a superare questo divario.
Le stesse preoccupazioni, le esprimiamo per la situazione del rilascio delle cittadinanze, dove il tempo medio del Brasile è di 9,6 anni e arrivano a piu di 260.000 in attesa di questa voluta e desiderata cittadinanza ITALIANA.
Ciò certamente è dovuto alla forte domanda, ma anche da una situazione Consolare ormai insostenibile. La riforma della rete consolare stenta ad andare avanti e le sperequazioni tra continente e continente, tra Paese e Paese è ormai giunta ad un limite di rottura.
Altro argomento di notevole rilevanza è il tema dell’assistenza e previdenza. Abbiamo lavorato in questi anni, perché veramente il potenziale dell’emigrazione si traducesse in risorsa, ma non ci siamo dimenticati di quelli più sfortunati. Così come non ci siamo dimenticati del tema dell’assegno di soliedarità , e di forti squilbri nell’assistenza diretta. Per il 2005 le previsioni fatte del Ministro degli Esteri assegnano all’Argentina 8.181.000 €, mentre per il Brasile saranno 1.198.500! e per San Paolo solamente E 330.000 … Difficile capire questa differenza, pur calcolando le difficoltà attraversate dal popolo argentino, i numeri ci hanno da sempre visto un pochino in secondo piano, e ci auguriamo che non sia una scelta politica.
Signor Ministro, mi creda in questo periodo non siamo stati con le mani nelle mani, la nostra comunità ha saputo portare avanti con la municipalità di San Paolo, dei contatti per sopperire a quanto le altre comunità hanno saputo fare e conservare: l’ospedale. Noi pensiamo di portare avanti con l’Istituzione Brasiliana un accordo di assistenza per coloro che più necessitano e con le strutture che già esistono. L’attuale sindaco di San Paolo di origine italiana si è detto interessato dell’iniziativa, sostenendoci.
Così come la nostra comunità ha presentato alle autorità Brasiliane un progetto di legge per il voto degli immigrati nelle elezioni amministrative .
Di particolare rilevanza è anche il tema della formazione professionale, che è uno dei elementi fondamentali per il legame delle nuove generazioni con il nostro Paese. Ci sembrano inspiegabili i tempi di decisione, tra la presentazione dei progetti e la pubblicazione delle graduatorie.
È passato più di un anno e mezzo e ancora non conosciamo i risultati, anche se finalmente è stata istituita la commissione.
La nostra principale preoccupazione è il futuro della formazione essendo questi programmi basilari per l’avvicinamento dei nostri giovani .
Infine i temi della comunicazione e informazione. Si sono fatti passi in avanti, ma non ancora sufficenti.
Signor Ministro, ci rivolgiamo a Lei non solo per il suo compito istituzionale, che è certamente difficoltato dalla situazione politico-economica del nostro Paese, ma perché La sappiamo sensibile da sempre a queste problematiche.
Quello che ho cercato di rappresentare, non è l’elenco delle lamentele, ne il muro del pianto, ma questioni certamente a Lei note, sulle quali insieme dobbiamo lavorare ancora con maggior rigore.
Le questioni poste, lo sono con la consapevolezza, dei nostri sentimenti, la forza della ragione, la dignità di Italiani che pur lontani dalla Patria, vogliono esercitare i loro doveri e diritti fino in fondo. Ci pare questo il modo migliore di celebrare la Festa della Repubblica Italiana!
Nuovamente grazie della Sua visita, grazie per il Suo amore e dedizione per gli italiani nel mondo. Viva l’Italia e viva il Brasile!


Quato alla situazione AIRE America Meridionale i quattro Consieglieri hanno conswegnato un documento che dice:
Il Ministro degli Interni, di concerto com il Ministro degli Affari Esteri e con il Ministro degli Italiani nel mondo ha emanato il 18 marzo 2005 il Decreto per individuazione del numero dei cittadini italiani residente all’estero, iscritti nell’elenco aggiornato di cui all’. 5 della legge sul voto all’estero 459 del 2001.
Questo decreto, da un punto di vista tecnico giuridico assolutamente correto, non garantisce a tutti gli italiani i diritti civili e politici perchè elaborato su basi anagrafiche incomplete.
L’esistenza di uno “scollamento” tra le due anagrafi (del MAE e del Ministero degli Interni), evidenzia come l’America Latina sia penalizzata in maniera ingiusta da tale situazione; infatti dall’esame dei dati numerici del Decreto, risulta che l’operazione di recupero ed allineamento non abbia eliminato il divario (50%) esistente tra i dati Aire e Anagrafe Consolare.
La forma con cui è stato elaborato il processo di allineamento anagrafico riafferma, al di là dei grandi discorsi e manifestazioni di solidarietà, la triste realità, già evidenziata nel problema di ristrutturazione delle reti consolari che, la situazione anagrafica degli italiani in America Meridionale non viene valutata nel sul giusto valore.
Chiediamo agli Organi responsabili che siano adottati gli opportuni provvedimenti per accelerare l’allineamento dei dati AIRE nelle aree con maggiori discrepanze. Consiglieri CGIE Claudio Pieroni, Mario Araldi, Walter Petruzziello, Antonio Laspro.