Le dichiarazioni dei senatori Pollastri e Randazzo (Ulivo) e dei deputati Ferrigno (Fi) e Angeli (An)
u ROMA -Un nuovo nome, più informazione, nuovi spazi di approfondimento, messa in onda del palinsesto ad orari più vicini alle esigenze delle varie comunità e una selezione più ampia dei programmi delle tre reti generaliste della Rai. Sono questi in sintesi gli elementi di forza del piano editoriale messo a punto dal direttore Piero Badaloni per il rilancio di Rai International (v. Inform n. 24 del 2 febbraio, http://www.mclink.it/com/inform/art/07n02417.htm, ndr). Un articolato programma, già in fase di attuazione, su cui sembra convergere, almeno per il momento, il giudizio positivo di numerosi eletti all’estero della maggioranza e dell’opposizione. Un consenso trasversale, quello dei parlamentari della circoscrizione Estero, che abbiamo cercato di cogliere nei suoi diversi accenti partendo dalle dichiarazioni rilasciate dal senatore dell’Ulivo Edoardo Pollastri.
“Dopo anni di programmi inaccettabili – ha affermato Pollastri – quando il vice ministro Danieli ci convocò per la riunione su Rai International ero scettico ed avevo dei dubbi, ma oggi penso che siamo sulla strada giusta. Credo comunque che sia opportuno mantenere i programmi della Rai nel mondo a livelli culturali elevati, non solo per informare ed arricchire le nostre comunità, ma anche per i tanti studiosi ed il vasto mondo degli italici, almeno 500 milioni di persone, che simpatizzano per la cultura ed il modo di vivere italiano. Una fantastica risorsa umana che, se adeguatamente raggiunta da Rai International, potrebbe portare grande beneficio economico e culturale all’Italia. Una Rai più efficace all’estero – ha proseguito il senatore eletto in Sud America ricordando la necessità di una corretta informazione per le nuove generazioni – consentirebbe inoltre di raggiungere quei giovani che oggi i nostri connazionali nel mondo stentano a portare nella scia dei sentimenti di entusiasmo ed attaccamento verso la patria d’origine”.
Del coinvolgimento delle ultime generazioni ha parlato anche Giuseppe Angeli, deputato di Alleanza Nazionale. “ Io credo che Rai International – ha affermato – debba far venire voglia ai nostri connazionali all’estero di venire in Italia. Questo potrebbe realizzarsi grazie ad una mirata campagna informativa per il turismo di ritorno che faccia conoscere ai giovani nel mondo la realtà geografica culturale e storica del paese d’origine. Un investimento per il futuro che per avere efficacia, oggi con l’euro i costi dei viaggi in Italia sono proibitivi soprattutto per i giovani del Sud America, dovrà essere supportato da specifiche agevolazioni per i trasporto ed il soggiorno alberghiero. Sul piano editoriale del direttore Badaloni – ha aggiunto Angeli – il mio giudizio è positivo. Voglio comunque ricordare che la priorità informativa è quella di far conoscere agli italiani in patria le realtà delle nostre comunità – in Argentina ad esempio l’incidenza degli italiani sulla popolazione locale è la più alta nel mondo – e gli stessi eletti all’estero. A quasi un anno dalle elezioni in Italia non sanno infatti ancora chi siamo e cosa vogliamo fare. In effetti, alla stregua degli altri eletti della circoscrizione Estero, sono venuto nel mio paese d’origine per difendere i diritti di tutti gli italiani e non soltanto dei connazionali dell’America meridionale. A riprova di ciò in questi mesi ho firmato decine di proposte di legge inerenti alla realtà italiana”.
La questione di una maggiore visibilità mediatica degli eletti all’estero è stata sollevata anche da Salvatore Ferrigno di Forza Italia, che ha chiesto in proposito al direttore Badaloni uno sforzo mirato del canale internazionale della Rai. “ “Noi parlamentari della circoscrizione Estero – ha spiegato il deputato eletto in Europa – abbiamo poco spazio su Rai International per far conoscere quello che abbiamo fatto e le nostre iniziative presenti e future. Credo dunque che in proposito qualche trasmissione specifica non sarebbe sbagliata visto che la funzione di Rai International è informare i nostri connazionali all’estero. In ogni caso mi è molto piaciuta la parola magica ‘sinergia’ su cui poggia il piano editoriale del canale internazionale della Rai ”.
“Stiamo andando verso la giusta direzione – è stato il positivo commento del senatore dell’Ulivo Nino Randazzo.- Era ora che prendesse corpo un nuovo concetto dell’informazione italiana all’estero. A me preme in primo luogo sottolineare l’interesse dimostrato nel piano editoriale dal direttore Badaloni per quell’informazione di ritorno che dovrebbe essere una delle finalità fondamentali di Rai International e dei canali generalisti della Rai in Italia. La principale lamentela dei connazionali all’estero – ha proseguito Ramazzo, eletto nella ripartizione Africa-Asia-Oceania – è sempre stata quella di programmi trasmessi ad orari impossibili. Alla luce di questo assumono particolare interesse le previsioni del piano editoriale su di un riaggiustamento, in base alle esigenze d’ascolto delle varie comunità del mondo, degli orari di trasmissione dell’informazione e dei programmi in palinsesto”.