u SAN PAOLO-SPPromossa dall’ICE, l’Enoteca Italiana e l’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, hanno presentato Vini Italiani all’Hotel Caesar Business, dopo gli incontri commerciali tradizionali si è arrivati alla degustazione con eccellenti vini toscani e grappa friulana.

PATROCINANDO SUA LEITURA

L’Associazione Nazionale Le Donne del Vino è costituita da Produttrici, Ristoratrici, Enotecarie, Enologhe, Sommelier e Giornaliste, che in tutta Italia con la loro attività promuovono la cultura del vino nel senso più ampio.
L’Associazione conta quasi settecentotrenta iscritte, di cui oltre trecento produttrici, le rimanenti distribuite nelle varie categorie.
Formatasi nel 1988 per merito dell’intuito sottile e brillante di una produttrice toscana, Elisabetta Tognana, l’Associazione attualmente è uno dei sodalizi più attivi e conosciuti nel vasto panorama di interessi che ruota intorno all’enologia.
Ha rappresentato e rappresenta un particolare aspetto, in un settore, quello vinicolo, di impronta storicamente maschile, contraddistinto da una vivacità e da una tendenza alla comunicazione moderna e anticipatrice, tale da costituire un autentico fenomeno associativo unico al mondo.
Infatti, l’Associazione Le Donne del Vino, che raccoglie al suo interno le responsabili in prima persona di tutte le componenti della filiera vitivinicola, dal vigneto alla comunicazione, è riconosciuta come una delle espressioni più interessanti dell’imprenditoria femminile.

L’Associazione accoglie solo Signore che lavorano in prima persona nel campo del vino e non le simpatizzanti.
Nei suoi primi diciotto anni l’Associazione ha ricevuto da Istituzioni ed Enti numerosi riconoscimenti per l’intensa attività svolta e per il contributo dato alla diffusione del vino italiano di qualità.
Le Donne del Vino sono costantemente chiamate a partecipare a Convegni e dibattiti in cui portano i risultati delle loro esperienze professionali ed associative.

Almeno tre sono le ragioni fondamentali che hanno favorito la nascita dell’Associazione:Negli ultimi vent’anni le donne, che da sempre lavorano nelle aziende vinicole, dalla vigna alla cantina, in modo professionale ma quasi “oscuramente”, hanno preso coscienza delle loro capacità imprenditoriali.
Alcune, poi, si sono trovate ad ereditare e a gestire patrimoni ed aziende vitivinicole. Una circostanza, anch’essa, che dà il segno del cambiamento: in passato, infatti, questi passaggi avvenivano sempre in linea maschile.
Oggi, infine, anche le donne frequentano scuole e fanno studi prima tipicamente maschili, per diventare agronome, enotecarie, enologhe, sommelier.Le donne sono entrate in questi anni da protagoniste nei settori confinanti, rispetto a quello vitivinicolo, delle enoteche e della ristorazione anch’essi per tradizione tipicamente maschili.Il terzo motivo è rappresentato dai cambiamenti che si sono prodotti nel mondo delle consumatrici. Vino “al femminile” significa oggi, sempre di più, desiderio di saper scegliere un prodotto di alta qualità, piacere di gustare in modo consapevole, conoscere le caratteristiche dei vini per arrivare ad abbinarli correttamente ai cibi, e così via.

L’Italia tutta vitivinicola al femminile è riunita in un abbraccio corale per promuovere il Vino, come espressione di Storia, di Tradizione, di Cultura dei Popoli.