u SAN PAOLO – SP – La peregrinazione di MirkoTremaglia per l’America Meridionale lo ha portato in quasi tutti i paesi dove ci sono emigrati  italiani e discendenti. “Tour de force” politico, ma anche umano dove, al Circolo italiano di San Paolo il 16 c.m., ha incontrato i suoi alleati e la comunità. In un discorso appassionato alla numerosa platea disse:

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“Il voto è una prova eccezzionale di italianità conquistata e conquistata da chi vi  parla, nessuno può dire il contrario se qualcuno lo dice, dice il falso e tutti quelli che andranno a votare devono sapere, nella verità che questa legge veramente eccezzionale, che comporta la qualifica vera di italianità con tutte le responsabilità, con tutti gli oneri, ma nello stesso tempo con il prestigio di essere italiani nel mondo è una legge che fu tanto opposta da quasi tutte le forze politiche italiane degli ultimi 50 anni.

Nell’ottobre 1955 un senatore presentò per la prima volta un disegno di legge in proposito per il voto degli italiani all’estero, Lando Peretti del Movimento Sociale Italiano-MIS, ci fu una opposizione spaventosa, incomprensibile e da allora tutto il mondo politico lo ha fatto per queste nostre iniziative, quando sono arrivato in Parlamento nel 1972 ho ripreso questa dura e sacrosanta battaglia.

“Gli italiani nel mondo – ha dichiarato –  qualcuno li considerò ancora quelli della valigia di cartone o degli stracci o dei carri piombati, delle dure traversie o dei servi disseminati in tutto il mondo in cui nei locali era scritto    questo ristorante è proibito ai cani e agli italiani – ma tutto questo non è stato sufficiente alla classe politica italiana, che per tantissimi anni non ha fatto atto di contrizione e di riconoscimento per questa gente magnifica che siete voi, per chi non ha mai dimenticato la patria e che dopo grandi soffrenze ha riacquistato credito, prestigio, portando progresso e civiltà in ogni continente”

“L’8 agosto – ha proseguito – è la giornata ufficiale del sacrificio, del lavoro italiano nel mondo – questo governo, non altri, ha proclamato questa giornata che celebriamo ogni anno in ogni continente e che ci fa pensare a quanto hanno sofferto gli italiani, quanto hanno dato al mondo, mentre l’Italia si dimenticava di quanto avveniva loro e da soli hanno fatto strade, scuole, ospedali, imprese”

“ Gli italiani nel mondo, sono 6.5 milioni di cittadini, ma ci sono 60 milioni di discendenti, questi sei milioni erano dimenticati e discriminati e chi li ha rimessi nello Stato Civile? Tremaglia! Con la legge del 27 ottobre 1988 n. 470 si ristabilì l’Anagrafe deli Italiani all’Estero-AIRE, questo uomo che fa politica poteva essere soddisfatto di aver tradotto numeri in uomini”

“Cari amici, – ha affermato – ci sono i candidati, ma come ho detto ben chiaro  a Caracas in Venezuela, – votate come volete – ma votate! Sono del partito dell’italianità, che vuol dire ciò che voi avete realizzato, ciò che  voi, i vostri padri, nonni, bisnonni hanno fatto con tanto affinco ed amore attraversando mari e monti, compiendo azioni grandiose, testimonio di intelligenza e capacità, eredità per  figli, nipoti e pronipoti, nel segno della patria”.

“Gli italiani nel mondo – sostiene –  eletti al parlamento, potranno costruire una nuova politica, sia sul piano della politica estera come sul piano culturale, perché con 6 senatori e 12 deputati la loro azione nella politica italiana sarà determinante, si potrà guardare dall’Europa verso sud, da una parte il Mercosud e dall’altra il Patto Andino per fare uno nuova grande politica, una alleanza con l’America Latina, questo per l’Europa rappresenterebbe un momento eccezzionale di politica estera”.

Dice il  ministro – abbiamo fatto il congresso degli scienziati italiani all’estero, dei ristoratori, degli imprenditori, dei missionari – ma quello dei giornalisti italiani nel mondo,  Tremaglia quando lo farai? Mai! (ndr)

Nella Lista – Per l’Italia nel Mondo con Tremaglia – a San Paolo ci sono due candidati Nicola Mazzola per il Senato e Antonio Laspro per la Camera dei deputati, a Curitiba Luigi Barindelli e Piero S. Ruzzenenti a Rio de Janeiro anche per la Camera.