PATROCINANDO SUA LEITURA

Il neo-deputato Fabio Porta, fra le figlie Sofia e Sarah Maria, la sposa Sidneia de Souza Porta e la Miss Italia-Brasile, Renata Marzolla, nel Circolo Italiano di SP (Foto Marcio Dias Sanches)

 

u SAN PAOLO – SP  “A Roma sarò il rappresentante di tutti voi, di tutti gli italo-sudamericani!”, questa, una delle tante frecciate, dense di contenuto, con la quale ieri sera nella sede prestigiosa del Circolo Italiano, il neo-onorevole Fabio Porta (PD) ha infarcito il suo discorso-proclama.

Appuntamento delle grandi occasioni, ore 19:30 (le 0,30 in Italia) nel Salone delle Feste del Circolo Tricolore: lo spettacolo, affascinante, è composto da due cartelloni sulle pareti, a sinistra e a destra,  con l’immagine del “grissino di ferro all’Estero” e sotto una dicitura che non ha bisogno di commenti, una in italiano e l’altra in portoghese: “15.932 grazie!”. Il riferimento è chiaro: sono i voti riportati che si trasformano in altrettanti “grazie”. E poi sotto: “Un grazie sincero, dal profondo del mio cuore, a ognuno di voi: porteremo insieme nel Parlamento Italiano la forza ed il contributo della comunità italiana che vive in Sudamerica”.

Inoltre, su molte colonne, sono state incollate varie copie del lancio dell’Aise del 17/4/2008, dal titolo: “Porta (PD) arriva dal Brasile il punto della bandiera contro la valanga argentina”.

Nel salone stracolmo di gente, al completo l’equipe elettorale: uomini, donne e tanti giovani di entrambi i sessi sotto la guida del coordinatore Rogerio Brissi, che hanno sudato le proverbiali “sette camicie” durante la campagna politica per circa tre mesi, senza tregua.

Assume il ruolo del cerimoniere, svolto con rapida efficaciz, l’ex deputato federale Marcelo Conçalves. Viene subito chiamato al microfono, sul palco, il “Padrone di Casa”, il Presidente del Circolo Italiano, Ing. Giuseppe Cappellano, il quale ha esordito: “Questo è un momento splendido, di allegria e di gratitudine dove abbiamo ospitato prima Pollastri senatore, due anni fa, e oggi l’onorevole Porta”. Quindi dopo la carota, il bastone. Rivolto a Porta, Cappellano sornione, lo bacchetta così: “In quasi un secolo di storia, il Circolo ha visto passare in questo salone Presidenti della Repubblica Italiana, Ministri, Sottosegretari di Stato e adesso riceviamo Fabio Porta onorevole che non è… non è socio del Circolo Italiano!”. Ilarità, battimani e simpatia all’indirizzo del Presidente.

Subito dopo tocca al Presidente del Comites Rira Blasioli, dall’intervento pacato, ma ieri sera, Il Presidente in gonnella,  ha tirato fuori gli artigli: “Abbiamo lottato con le unghie e con i denti per portare Fabio alla Camera, peccato che non ce l’abbiamo fatta con Pollastri, al Senato!”. Infine, tuona: “Un voto nostro vale tre volte quello argentino, è stata una lotta impari, loro sono tre volte l’elettorato italo-brasiliano!”. (È vero, gli eredi di San Martin avevano fatto scendere in campo, per il 13 aprile, due potenti “task-force”:  la prima del “Movimento del Becco giallo” Merlo Ricciardo; la seconda composta dai “Berluscones” guidata da caselli Esteban, più conosciuto come “Il Vescovo”, n.d.r.).

Successivamente è salito sul palcoscenico il “Consigliere” di Porta, Plinio Sarti, Presidente UIM (Unione Italiani nel Mondo). Con una dialettica fuori del comune la vecchia – ma sempre in gamba –  e simpatica volpe della politica Italo-Brasiliana ha puntualizzato: “Un giorno di festa, di grande festa per circa 30 milioni di oriundi. Conosco Fabio Porta da circa 20 anni, lo apprezzo come compagno di lavoro, lo stimo da amico e lo ammiro per il suo impegno e la sua abnegazione. Per la camera dei deputati, abbiamo scelto l’uomo giusto!”.

A questo punto sbuca, all’improvviso, una figura mai vista fino a ieri sulla scena paulistana. È avvocato, originario della Calabria, si presenta lui stesso quando prende il microfono in mano: “Mi chiamo Giuseppe Arnò, svolgo la professione legale e sono Presidente del circolo “Amici del PD” a Rio de Janeiro, dove abito da circa quindici anni”. In pochi secondi si é attirato, con poche battute la simpatia dei presenti. “Fabio Porta, ha continuato l’avvocato, è stata una delle prime persone che ho incontrato in Brasile e ci siamo “intesi” subito!. Posso solo aggiungere che mandiamo a Montecitorio una persona onesta, corretta e leale: non ci sono dubbi, su un futuro pieno di successi per Fabio Porta”.

Per ultimo è toccato al protagonista e interprete principale della vittoria del “PD” con i colori oro-verde.

Dopo aver – come abbiamo detto in apertura – dichiarato di voler essere il rappresentante di tutti gli italo-sudamericani “il calatino più famoso del Sudamerica (Porta è nato a Caltagirone 45 anni fa, n.d.r.), ha soggiunto: “Grazie, ‘obrigado’ a tutti”. E poi ha ripreso: “Sono stati i giorni della campagna, giorni terribili, ho usato due telefonini sempre ‘rossi”. Ma adesso ce l’abbiamo fatta. Ringrazio per primi, Plinio Sarti, Rita Blasioli Costa e il senatore Pollastri: mi dispiace moltissimo che non ce l’abbia fatta. Ho imparato tante cose da lui!”.

Quindi, rivolto a Cappellano: “Ringrazio di cuore anche il Presidente Cappellano e mi farò subito socio del Circolo Italiano. Caro Presidente, ti assicuro che non è stata cattiva volontà, ma negli ultimi mesi non ho avuto nemmeno il tempo di respirare….”.

In chiusura il neo-deputato ha chiamato sul palco la moglie Neia e le figliolette Sarah e Sofia. “Un ringraziamento speciale alla mia famiglia che ha sopportato con infinita pazienza tutto il peso di una campagna elettorale infuocata come quella che abbiamo ingaggiato da 3 mesi a questa parte. Comunque, con la mia famiglia voglio testimoniare – mia moglie brasiliana e le bambine italo-brasiliane – ancora una volta il forte legame storico culturale e politico tra il nostro Paese e questo immenso straordinario “gigante” che ci ospita e che ha sempre accolto benevolmente i nostri connazionali fin dai tempi dell’Imperatrice Maria Cristina, la prima emigrante napoletana”. Il finale è da apoteosi: sulla foto-vivente di famiglia dei 4 Porta è piovuto un battimani durato un quarto d’ora!