u Il senatore Pollastri ha visitato  la sede centrale dell’Embraer a São José dos Campos nello Stato di San Paolo, accompagnato dal console Marco Marsilli e dal delegato della Camera italiana di Commercio Carlo Cigna.

PATROCINANDO SUA LEITURA

Rapporti tra Italia e Brasile   hanno significato  strategico, politico, economico. Il Brasile è il terzo fabbricante mondiale di aerei per voli regionali e di addestramento. La EMBRAER,  impresa aeronautica brasiliana, vende aerei a reazione e turboelica a paesi del Primo Mondo come USA, Francia, Italia, Svizzera, Portogallo, Spagna, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Regno Unito, Cina e Svezia è il terzo fabbricante mondiale, ed è storica la collaborazione con Aermacchi e con Alenia Aeronautica e con altre società di Finmeccanica.

 Il Brasile ha sempre rappresentato per le imprese italiane – attive prevalentemente nell’aerospazio, nella difesa e nella sicurezza – un mercato di tradizionale presenza che risale agli anni 70, quando la Forza Aerea Brasiliana scelse il velivolo da addestramento a reazione Aeromacchi MB-326, per equipaggiare sia le scuole che i centri operativi con addestratori italiani“. Nel 1992, il Governo italiano ha concesso all’Embraer una linea di credito di 60 milioni di dollari per la continuazione del programma di fabbricazione del caccia tattico AMX, in cooperazione con Alenia e Aermacchi. Un primo prestito di 30 milioni di dollari, era stato erogato nel 1990.
Il sen.Edoardo  Pollastri è stato
ricevuto  dal vice-presidente per le relazioni internazionali Henrique da Costa Rzezinski  e da José Serrador Neto direttore per il commercio con l’estero. Il complesso è guidato dal presidente Frederico Fleury Curado.

L’origine dell’Embraer rimonta al 1940  quando il governo brasiliano iniziò un programma  strategico  per l’aviazione. Si principiò nel ‘46 con il Centro tecnico dell’aeronautica e l’Istituto tecnico per la formazione  di ingegneri aeronautici. Nell’agosto del 1969  l’impresa potè trasformare scienza e tecnologia in ingegneria e capacità industriale, specialmente quando con contratto del governo e licenza della Aermacchi iniziò  la produzione del jet EMB 326 Xavante  per  addestramento e attacco, oltre all’aliante Urupema e all’aeronave agricola Ipanema esportati a partire dal 1974, nel ’76 iniziò la costruzione dell’aeronave pressurizzata Xingu.

Fino a quel periodo  l’impresa era sotto l’amministrazione  del governo federale, ma nel 1994 fu privatizzata e sotto la guida  dell’attuale presidente del Consiglio di amministrazione ed ex-presidente Maurício Botelho in 13 anni é cresciuta 170 volte. Con il programma EMB 170/190 ha investito  pesantemente, nell’aviazione commerciale vola con 650 aerei, per la difesa vola con 180 AMX jet subsonico, nel finale del 2006 aveva richieste di prodotti  per 14,8 miliardi di U$.

Nel finale del 2006 Embraer ha chiuso con la partecipazione del 47% del mercato mondiale di jet per 30-120 posti con 463 aeronavi da consegnare.  Produce anche aerei  polverizzatori  per l’agricoltura con tecnologia ad alcol.

Nell’aviazione esecutiva nel 2006 l’organizzazione ha accumulato vendite per un totale di 2 miliardi di U$ con un investimento di 100 milioni U$ in servizi e supporto. Un piano quinquennale segue un modello di pianificazione stategico che considera i mercati, i competitori e le opportunità di rischio.

L’Embraer si appoggia in cinque piattaforme: alta tecnologia, personale qualificato, presenza globale,  liquidità e flessibilità con l’obiettivo di raggiungere sempre la soddisfazione della sua clientela, con soluzioni innovatrici e la massimizzazione di risultati per gli azionisti e gli investitori con i quali mantiene una relazione di trasparenza, le sue azioni di capitale sono quotate  nella Borsa di valori di San Paolo (Bovespa)  e mantiene un programma di ADRs (American Depositary Receipts) al livello III, nella Borsa di New York.

Promuove l’addestramento e la qualitá di vita, salute,  dei suoi impiegati e delle loro famiglie, attuando nella comunità di appartenenza con azioni rilevanti per la preservazione dell’ambiente e dell’educazione.  Attraverso l’Istituto Embraer di Educazione e Ricerca svolge un programma sociale rivolto all’educazione beneficiando le varie comunità di appartenenza.  L’indice di riciclaggio e  utilizzazione dei materiali  è un chiaro risultato delle politiche di rispetto all’ambiente il che gli ha dato il Certificato ISO 1 4001. L’Embarer adotta un Codice di Condotta e Etica che  orienta  le decisioni e azioni dei suoi amministratori e impiegati.

La partecipazione del personale nei guadagni e risultati ha totalizzato U$ 98,2 milioni nel 2006. Negli ultimi 5 anni ha  applicato circa 107 milioni di U$ in programmi di addestramento e qualificazione, conta attualmente con 4.431 ingegneri molti di essi specializzati nelle discipline aeronautiche, 990 altre specializzazioni e 23.637 impiegati, distribuiti con 20.959 in  Brasile, 579 Stati Uniti, 196 Francia, 1.644 Portogallo, 232 Cina, 27 Singapore,   i quadri sono   riconosciuti internazionalmente per la loro capacità ed eccellenza. Sono stati investiti U$ 280 milioni nella qualificazione del personale negli ultimi 5 anni,

Gli aerei  Embraer volano ora in 69 paesi nei cinque continenti e l’azienda continuerà a  crescere come uno dei principali conglomerati mondiali.

Nel 2006 la società subì una grossa trasformazione con capitale polverizzato passando così ad impresa globale, con un Consiglio di amministrazione composto da 11 membri di cui 7 sono indipendenti.

Nel programma sono stati visitati i vari angar  di montaggio delle  aeronavi.

Rapporti Italia America latina nel passato sono stati molto intensi: “nel 1919 Antonio Locatelli su velivolo S.V.A. vola il 22 luglio da Buenos Aires a Mendoza, il 30 raggiunge Valparaiso dopo aver sorvolato le Ande, il 5 agosto vola senza scalo da Valparaiso a Buonos Aires: la prima trasvolata del continente sudamericano dal Pacifico all’Atlantico con sorvolo delle Ande. Nel febbraio 1927 Francesco de Pinedo e Carlo Del Prete, su idrovolante S. 55 “Santa Maria” compiono la trasvolata dell’Atlantico meridionale, toccando Rio de Janeiro, Buenos Aires ed altre città del continente sud americano, prima di rientrare in Italia passano dagli Stati Uniti ed effettuano la trasvolata del Nord Atlantico. Il 3 luglio 1928 Arturo Ferrarin su velivolo S. 64 vola da Guidonia (Roma) a Touros (Brasile) stabilendo il nuovo primato mondiale di distanza con Km 7.188. Il 17 dicembre 1930 parte da Orbetello la crociera avente per meta Rio de Janeiro al comando del generale Italo Balbo con vice comandante il Generale Giuseppe Valle. L’impresa, mai tentata da nessuna altra nazione, viene portata a termine da 11 dei 14 idrovolanti partiti. Dei tre mancanti, due andarono perduti nel decollo notturno per la tappa atlantica, causando la morte di due piloti e tre specialisti. L’altro idrovolante costretto ad ammarare in pieno oceano andò perduto durante il lungo rimorchio da parte di una nave. Le dolorose perdite non menomarono il valore e il significato della storica impresa che si intende rievocare nella giornata del 25 agosto 2007, assieme alle altre più significative, con la partecipazione di alcuni superstiti. Nel gennaio del 1934 Francis Lombardi e Franco Mazzotti a bordo di un S. 73 compirono una trasvolata atlantica da Roma a Fortaleza (Brasile). Nel 1937 Mario Stoppani e Comani a bordo di un idroCant-Z506, partiti da Trieste ammararono a Carvelas (Brasile) conquistando il primato mondiale di distanza per idrovolanti. Nello stesso anno l’Aeronautica Militare Italiana invia una pattuglia di 11 velivoli C.R. 32 che effettuò, sollevando il più vivo entusiasmo, esibizioni acrobatiche in formazione, in varie capitali del sud america. Il 24 gennaio 1938 tre velivoli S. 79 con l’insegna dei “SORCI VERDI” partiti da Guidonia al comando del Colonnello Biseo, dopo una tappa a Dakar, il giorno successivo, raggiungono Rio de Janeiro. L’impresa costituisce la premessa di altre numerose trasvolate atlantiche in vista dell’organizzazione di servizi regolari dall’Italia all’America Latina. Nel quadro di quei voli e con gli stessi intendimenti si devono ricordare la trasvolata dall’Italia all’Argentina effettuata da Kliger – Tonini con Cant Z 506 e nel successivo 1939 numerose altre trasvolate atlantiche compiute con gli S. 83 della compagnia L.A.T.I. in vista dell’inizio dei servizi regolari da Roma a Rio de Janeiro e Buenos Aires, inaugurata nel dicembre del 1939“.
La ripresa dei servizi regolari di linea dall’Italia al Sud America e viceversa, “è storia recente ad opera della compagnia di bandiera Alitalia. Meritevole di particolare menzione il volo compiuto da Leonardo Bonzi e Maner Lualdi i quali, animati da spirito filantropico e straordinario ardimento, effettuarono il 18 gennaio 1949 il collegamento comportante la trasvolata dell’Atlantico meridionale da Milano all’America Latina a bordo di un velivolo mono motore da turismo “Grifo Ambrosiani S 1001” “Angelo dei Binbi”“.

Attualmente Alitalia  opera voli regionali con  aerei Embraer.