u SAN PAOLO-SP – Ha riscosso un grande successo e molti applausi la presenza di Natalina Berto nell’incontro con la comunità al Circolo Italiano per la presentazione dei candidati dell’UNIONE.

PATROCINANDO SUA LEITURA

L’ex sindaco di San Paolo Luisa Erundina ha fatto un fervoroso discorso di appoggio per la Berto  sostenitrice dei poveri e dei bisognosi.

“Sono candidato – ha detto la Berto –  per la Margherita alle prossime  elezioni, sono arrivata in Brasile  nel 1974 e subito ho iniziato a lavorare nel campo sociale e di evangelizzazione  alla periferia e nelle favelas, per il recupero e la formazione dei bambini, degli adolescenti  e degli adulti e anche con le famiglie al fine che  fossero garantiti i loro diritti  come persone e come cittadini. Svolgo questa attività fino ad oggi  perché ho sempre inteso la mia vita come un servizio per i bisognosi.

Nel 1989 sono stata indicata per assumere il Patronato INAS della Cisl-Confederazione Italiana Sindacato Lavoratori che presta servizio gratuito agli italiani e discendenti, ai pensionati per quanto riguarda gli accordi internazionali Italia-Brasile, per la doppia cittadinanza,  con corsi di formazione e professionalizzazione e per tutto ciò  viene richiesto ai nostri uffici.

Quando mi   è stato richiesto di partecipare a queste elezioni, ho dovuto fermarmi per fare una riflessione, prima di tutto per verificare se ho le capacità e la disponibilità per assumere questo importantissimo incarico. Fin dall’inizio della costitizione del Comites ho sempre fatto parte di questo organismo rappresentativo e in tutti questi anni discuto e rivendico i diritti dei nostri cittadini all’estero, sono sempre a disposizione e al servizio della comunità in America Meridionale e  nel Brasile.

Particolarmente credo sia importante essere in Parlamento per tutelare e garantire i nostri diritti, per  poterli difendere nella lista UNIONE con cui condivido pienamente il programma.

Ho un piano di azione e delle priorità. Per primo rivendicare la parità di trattamento per gli anziani, l’attuale governo ha applicato un trattamento, per i pensionati residenti all’estero, completamente diverso da quello  applicato in Italia. Il governo diceva: daremo a tutti i cittadini  anziani la pensione mensile di un milione di lire, ma in realtà non è stato cosi, sappiamo che questa  è stata una grande farsa, perché per  i pensionati all’estero sono state escogitate delle norme e delle regole articolate con il risultato che molti pensionati non solo non hanno ricevuto alcun aumento ma addirittura hanno ricevuto una comunicazione che avevano dei debiti che dovevano saldare con l’INPS dei soldi che secondo questo organo avevano ricevuto in più, tra i 6mila e i  7mila euro, oltre a questo molte pensioni sono state dimezzate. Dopo il milione di Berlusconi questa  è la realtà in cui si trovano i nostri pensionati all’estero.

Un’altra rivendicazione, per coloro che non hanno “fatto” l’America  è l’assegno sociale  per i residenti  nel continente.

Non dobbiamo dimenticare i tagli operati dall’attuale governo sui fondi dell’assistenza diretta e indiretta, effettuata attraverso i Patronati  e i consolati, anche qui i tagli sono stati del 50%, i tagli all’assistenza, alle pensioni, alle sovvenzioni  devono finire, perché siamo cittadini tanto quanto quelli in Italia e il fattore territoriale non può compromettere la tutela sociale, politica, economica e giuridica che la Costituzione ci garantisce.

Um altro pundo è  quello di rivendicare migliori condizioni di accesso ai  servizi consolari e l’incremento degli organici per un rapido snellimento dei servizi, anche qui sappiamo che il governo ha operato tagli sui fondi sia per gli organici che per l’assistenza e questo pregiudica enormemente la qualità dei servizi, con lentezze, file, burocrazia, il riconoscimento della cittadianza mostra bene come stanno le cose con file di 15/20 anni o più.

Um altro pundo è quello di investire sui giovani offrendo loro opportunità di inserimento nel mondo del lavoro e della specializzazione.

Dobbiamo ricuperare il concetto di italianità nelle  nostre comunità, patrimonio di esperienza, cultura, valori, relazioni umane che possono offrire il rilancio del ruolo che l’Italia svolge nel mondo.

Come donna impegnata nel sociale e nel político, in modo particolare per noi residenti in America  Latina, conosco bene le difficoltà  che  dobbiamo affrontare, che dobbiamo superare quotidianamente per affermarci, soprattutto nel mondo del lavoro. Però conosco anche la tenacia e la forza delle donne per superare tutte le difficoltà e  per riuscire a migliorare le loro condizioni e quelle delle loro famiglie. In America  Latina  sono molte le donne capofamiglia e per queste rivendico corrette politiche sociali di solidarietà,  di pari opportunità con la garanzia della protezione dei diritti civili e politici.

Siamo qui per garantire i diritti dei nostri cittadini  e sta nelle vostre mani il sogno per poterlo fare. Per concludere, conto sul vostro appoggio, sul vostro voto per me e per i nostri candidati”.