u SAN PAOLO-SP – Il 9 novembre nell’hotel Jaraguá si è realizzato un importante incontro delle ACLI con componenti del mondo associativo e istituzionale italiano. Presenti il governatore dell’Emilia Romagna Vasco Errani, il console generale, ministro Gian Luca Bertinetto,  Rita Blasioli del Comites, per l’ambasciata Alberto Colella, il presidente della ACLI Brasile Giacomo Garnera, Michele Consiglio, Damiano Bettoni, Ulderigo Farini del GEI – Gruppo Esponenti Italiani, André Pinotti rappresentando il Segretario dell’Educazione del comune di San Paolo, Natalina Berto, Ana Lucia Serra, Fabio Porta e molti altri.

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Gian Luca Bertinetto console a San Paolo si è indirizzato ai presenti con queste parole:

“Le ACLI sono state una grande realtà nell’Italia repubblicana, per tutti questi 60 anni , sono state un grande elemento di equilibrio, la grande capacità delle Acli di adattarsi, di servire al mondo dell’emigrazione, che deriva dalla loro essenza di ideali di solidarietà, della loro capacità di promozione sociale, culturale nel mondo del lavoro, ma credo anche della loro caratterizzazione religiosa che trova nelle comunità emigrate nel fine ‘800, inizio ‘900 e nei dopoguerra, un riscontro particolare che le rende adatte a creare una grande comunità e una grande famiglia.

Da quando sono qui nel vostro consolato ho cercato di rafforzare al cooperazione, non solo con le Acli ma con tutti i patronati. Abbiamo visto e capito fin dall’inizio che c’è un grande potenziale di collaborazione, una grande capacità di lavoro da parte dei patronati, le cui iniziative che sono state lanciate ne vediamo dei frutti notevoli.

Devo ringraziare questo patronato e tutti gli altri naturalmente per tutto ciò che fanno per aiutare il consolato, il cui lavoro è molto difficile in una comunità così grande come quella della circoscrizione consolare di San Paolo”.

 

Luigi Bobba presidente delle ACLI venuto ufficialmente con comitiva ha salutato i presenti che gremivano l’auditorio, proseguendo:

 

“Amici delle ACLI del Brasile, sono felice di essere con voi in occasione dell’inaugurazione della nuova sede e in questo Seminario che abbiamo voluto realizzare in contemporanea.

Vedete che il titolo di questo nostro incontro recita lavoro e solidarietà per essere fedeli al futuro. Le parole non sono scelte a caso, lavoro e solidarietà sono il cuore dell’identità, dei valori della missione delle Acli e ci hanno accompagnato in tutta la nostra storia.

Ebbene, propongo in questo anno, quando le Acli compiono 60 anni dalla loro fondazione che vogliamo attingere a queste radici per rinnovare la nostra missione, per essere fedeli al futuro. Fedeli al futuro è la 4a  fedeltà, accanto a quelle tradizionali  della storia delle Acli, ovvero al fedeltà alla Chiesa, ai lavoratori, alla democrazia.

Ed il futuro è la 4a  fedeltà che ho proposto come segno per questo nostro 60o  compleanno, non certo cancellando quelle antiche, ma rileggendo tutto nella prospettiva del futuro, nel saper osare, scegliere il futuro, non vivere sulle rendite di un passato importante, di una bella storia, ma riuscendo, come nella parabola evangelica dei talenti, rischiando questi talenti che ci sono stati consegnati, per aprire varchi di futuro, per vivere le fedeltà antiche nel tempo della globalizzazione, che  Papa Giovanni Paolo II ha definito in un discorso alle Acli  tre anni fa: la globalizzazione è il nome nuovo della questione sociale.

Che significa tutto questo qui in Brasile? Che significa in questo momento in cui abbiamo inaugurato la nostra nuova sede, più bella e più funzionale. Credo che in questo lavoro di apertura e rinnovamento delle Acli non ci sia solo un’opera edilizia, muratoria, ma anche un modo e un momento particolare per rilanciare la nostra azione educativa e sociale.

Questa casa nuova delle Acli ci dice della nostra voglia di futuro, ci dice del nostro progetto per il domani, investendo sulla casa vogliamo anche dire che il nostro legame associativo è la forza per sfidare il futuro, per non avere paura, per volerlo costruire.

Ecco allora che questo seminario si propone tre obiettivi. Il primo è di riflettere sulle realtà del Brasile, sui suoi cambiamenti, sulle sue molte difficoltà, dentro lo scenario nuovo della globalizzazione.

Secondo, attuare insieme nei punti di forza nella rete di solidarietà, non solo quella delle Acli, ma di quelle molte realtà sociali che operano  in questo paese e che hanno un collegamento, un qualche legame con l’Italia.

Infine di individuare una rinnovata linea di azione, mettendo insieme ciò che viene da lontano, visto che sono anche 20 anni di presenza delle Acli qui nella comunità italiana, con le nuove presenze come le ONG che operano a Recife e Salvador.

Quindi questo incontro è l’occasione, per tutti noi di capire come sevire meglio, in modo più efficace anche individuando bisogni nuovi che si presentano, in modo che l’antico servizio delle Acli, sia capace di continuare ad accompagnare questa presenza di tanti concittadini che sono partiti dal nostro paese e che ora sono pienamente inseriti nella vita del Brasile.

Un’altra direzione di marcia, è quella di inserirsi pienamente nella vita della Chiesa locale, di San Paolo, brasiliana, in particolare nella pastorale sociale. Abbiamo avuto un incontro con il cardinale Don Claudio Hummes che ci ha incoraggiato, direi quasi spinto, ad una maggiore e pù qualificata azione, proprio per servire il bene comune di questa città, di questo paese, attraverso le tante presenze quotidiane della nostra chiesa.

Infine anche come riuscire ad intrecciare in  modo fecondo quella tradizionale presenza delle  Acli nel più antico servizio, quello del Patronato, con quelle più recenti sapendo che il servire la comunità italiana e servire questo paese anche nelle situazioni più difficili non sono compiti che si contrappongono, ma anzi si completano nel risaldare antichi legami ed aprire nuovi campi di impegno e di essere sempre fedeli alla nostra vocazione cristiana.

Il legame associativo, quello delle Acli, è il legame tra la comunità italiana e quello del Brasile e sono le nostre più importanti e belle risorse per essere fedeli al futuro”.