u SAN PAOLO-SP – La commissione commerciale della Federazione delle Industrie dello Stato di San Paolo (Fiesp) a Milano e Roma dal 20 al 27 ottobre è un importante azione di promozione organizzata insieme alla Confindustria italiana. Si tratta della terza fase relativa alla strategia che stiamo avviando per ampliare lo scambio bilaterale. Per noi, brasiliani, è molto significativo poter espandere il commercio con l’Italia, la settima potenza economica al mondo e la porta d’accesso all’Unione Europea. Il primo passo di questo processo avvenne nell’ottobre del 2005 a Roma, quando firmammo il protocollo delle intenzioni. Il giorno 29 marzo di quest’anno abbiamo ricevuto presso la Fiesp di San Paolo la commissione della Confindustria in occasione dell’organizzazione del Forum Brasile-Italia.

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Nel 2004, l’entrata di 429,2 milioni di US$ provenienti dall’Italia ha fatto si che questa si posizionasse al decimo posto fra i maggiori investitori nel nostro paese. In ogni caso è possibile aumentare ulteriormente questo valore e il Dipartimento delle Relazioni Internazionali e il Commercio Estero (Derex) della Fiesp ha lavorato parecchio per raggiungere questo obbiettivo Nel 2005 il commercio fra le due nazioni ha totalizzato un valore pari a 5,5 miliardi di US$, comunque ancora molto lontanto dall’immenso potenziale L’Italia, con una popolazione equivalente a 60 milioni di abitanti, e il Brasile con i suoi 190 milioni di abitanti possiedono entrambe dei mercati molto importanti. L’approvvigionamento di questi mercati apre prospettive infinite e fare in modo che tutto questo diventi realtà è un compito abbastanza facile, visti i grandi legami comuni esistenti fra il Brasile e l’Italia. In Brasile vivono circa 25 milioni di immigrati italiani e i loro discendenti, il cui contributo fu decisivo per lo sviluppo della nostra economia e della nostra cultura.

San Paolo è la terza città italiana fuori dai confini dell’Italia con quasi sei milioni d’immigrati e discendenti. Nello Stato di San Paolo si trovano circa 14 milioni di immigrati italiani. La loro presenza ha una grande influenza nell’industria, nell’economia, nella gastronomia, negli sport e nella cultura dei paulisti questi vincoli stimolano e aumentano l’espansione dell’intercambio economico.   Gli obbiettivi principali di questo progetto sono i settori dell’edilizia civile, tessile e abbigliamento, alimentare, macchinari e attrezzature, architettura e design. Si spera inoltre che vengano firmate delle joint ventures, soprattutto nell’ambito delle piccole e medie aziende. In questo settore ci interessa molto la cosiddetta esperienza denominata “Terza Italia”, in cui prosperano alcuni dei cluster che hanno ottenuto maggior successo al mondo

Lo Stato di San paolo, con i suoi 40,5 milioni di abitanti, possiede nell’industria uno dei maggiori pilastri della sua prosperità Il settore manifatturiero è responsabile per il 50% del PIL dello Stato di San Paolo e la sua importanza ha un grande peso nell’esportazioni, la cui somma corrisponde ad un valore di circa 32 miliardi di US$ annuali Autoveicoli e pezzi di ricambio rappresentano il 17,2% di questo valore, aerei ed elicotteri, così come pezzi di ricambio per l’aeronautica, corrispondono al 11,6%. Attrezzature informatiche, per le telecomunicazioni, beni di capitale per diversi settori e prodotti grafici vengono anch’essi compresi nelle vendite all’estero dell’industria dello Stato di San Paolo, che ha come caratteristica quello di essere molto diversificata oltre che ad essere la più grande di tutta l’America Latina.

Come si può osservare, il potenziale per l’espansione delle relazioni commerciali fra Brasile e Italia è immenso e dove San Paolo ha il ruolo di grande portale di questa integrazione. Il lavoro realizzato di concerto tra la Fiesp e la Confindustria certamente contribuirà a trasformare le affinità storiche e culturali fra brasiliani e italiani in sussidi che possano rafforzare sempre di più il commercio bilaterale ed aggregare ulteriore valore all’economia delle due nazioni