Compendio storico su fatti Veneti di Augusto Bortolozzo
u SAN PAOLO-SP – In possesso di documenti e relazioni verbali dei suoi antenati su vicende e fatti storici della situazione e poi annessione degli antichi territori della Repubblica di Venezia all’Italia, l’autore esce con la prima edizione del libro “As vítimas do reino da Itália” della “All Print Editora”, in cui relata testimonianze e racconti dei primi immigranti veneti approdati in Brasile.
Convinto dell’esistenza di una vera nazionalità veneta fondata su fatti storici, culturali, linguistici ed etnici, difende la tesi che questa identità fu usurpata e distrutta nelle beghe politiche tra Austria, Francia e Piemonte.
La sua convinzione, come discendente, si basa dal fatto che sentiva parlare solo la lingua veneta in casa e tra i gruppi di veneti nei latifondi del caffé dove lavorarono suo nonno e suo padre, e si chiedeva: come potevano essere italiani, se l’Italia non l’avevano mai conosciuta?
L’autore rivela la leggenda e l’inganno della “storia ufficiale” sull’annessione e le trame delle due potenze più il Piemonte, in cui si rivela che il plebiscito fu un tremendo imbroglio.
L’informazione nelle piccole città e nelle compagne non esisteva, solo la popolazione delle poche grandi città sapeva per chi e che cosa andava a votare, nelle campagne, dove fu fatto credere che si votava per l’indipendenza, non ci fu nessun chiarimento, e votando per il “si” alla repubblica si ritrovarono poi con le truppe piemontesi in casa.
Il nuovo regno, non era preparato per amministrare i nuovi territori annessi, la propagazione della miseria, la pellagra, l’aumento delle tasse, la pidocchiosa nuova burocrazia, l’esodo fu provocato anche dal fatto che molti non erano d’accordo con il nuovo stato di cose, e si cantava:
“Co San
se disnava e se cenava
Soto Franza, brava xente,
Se disnava solamente,
Soto Casa de Lorena
No se disna e no se sena.
Soto Casa de Savoja
De magnare te ga voja!”.
L’autore è nato nella città di Rio Claro-SP, discendente di veneti venuti in Brasile, scelti per andare a lavorare nella “Fazenda Santa Gertrudes” nel 1888.
Laureato in Economia e Amministrazione, fondatore dell’Istituto Veneto di Rio Claro, della Cepiave – Centro di Studi e Ricerche Sull’Immigrazione Veneta, membro dell’Associazione Veneti nel Mondo, autore di cronache e racconti sul quotidiano delle famigli di immigranti italiani.