u VINHEDO-SP –  Con un grande numero di rappresentanti regionali, autorità ed invitati si è inaugurato il Memoriale Brasile-Italia nella città di Vinhedo. “La Fondazione Nestlé e l’Associazione Comunitaria di Educazione e Cultura offrono ora un ritratto fedele della memoria e dell’identità delle genti che hanno collaborato e collaborano nella costruzione di Vinhedo e del nostro paese”. 

PATROCINANDO SUA LEITURA

Fabio Lampuri  delegato della Camera Italo-Brasiliana di Industria e Commercio di Vinhedo    dice –   il Menoriale, che ingloba il Museo dell’Emigrante è nato da un progetto del municipio di Vinhedo   con l’appoggio della Fondazione Nestlé che sostiene la memoria e il patrimonio storico-culturale del paese con  azioni anche sociali.

Il complesso  sarà gestito dalla ACOVEC  che è il Centro culturale della città, nel corpo centrale  ci sarà un Museo ed una mostra permannete dell’emigrazione italiana, gli altri quattro edifici saranno destinati uno per la Segreteria di industria e commercio di Vinhedo, uno per l’Associazione Italiana di Vinhedo, uno per la rappresentanza consolare italiana e uno per l”Associazione viniviticultori, altri due spazii per la Nestlé con caffetteria e gelateria dove si potranno gustare anche prodotti tipici locali e italiani.

Ci auguriamo che con la Camera Italo-Brasiliana  di Industria e Commercio di San Paolo, del Consolato Generale d’Italia  e dell’Istituto Italiano di Cultura si possano realizzare tutta una serie di eventi che confermino ancor più la presenza italiana nella città e nella regione.

Il sindaco Kalú Donato – prosegue –  la grande parte delle famiglie fondatrici di Vinhedo sono italiane, chiaramente hanno avuto partecipazione decisiva anche altre nazionalità.

In questo spazio vogliamo riscattare la storia dell’emigrazione italiana, non solo della nostra cittá ma di tutta la regione.

I primi italiani   arrivarono alla fine del 1800, e i miei nonni dal Veneto nel 1904.

Il nome Vinhedo deriva dalla grande produzione di uva da tavola, che quegli emigranti coltivavano, con il tempo   tutte queste terre si valorizzarono molto e questo tipo di coltura andò spegnendosi, ora attraverso azioni patrocinate dal Comune stiamo  proponendo piantagioni di nuovi vigneti con uve specifiche per la produzioni di vini, ci sono già circa 26 coltivatori, potremo creare anche una cooperativa.

Presenti rappresentati del comune di Jarinú con il sindaco Wanderley Rodrigues  presidente del “Circuito das Frutas”, di Indaiatuba,  Itatiba, Campinas, Itupeva, Jundiaí ed altri, per la Camera Italiana di Commercio di San Paolo Giuseppe Lanterno di Montelupo.