u Roma -“Il MAIE nutre una seria preoccupazione sulle conseguenze che il decreto per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie potrebbe avere per gli italiani all’estero e si opporrà decisamente alla sua approvazione.

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La stima dei tagli si aggira sui 17 milioni di euro, se non di più, e i settori colpiti sono proprio quelli che ci stanno più a cuore: il potenziamento della rete consolare, la promozione della cultura italiana all’estero e l’assistenza sanitaria.”Questa la dichiarazione del presidente del MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL’ESTERO, on. Ricardo Merlo, che ha aggiunto:

“Constato tra i 18 eletti all’estero, una sostanziale convergenza nel criticare la strada intrapresa dal Governo con questo atteggiamento, critica espressa con toni più o meno accesi a seconda della coalizione di appartenenza.

In particolare, avverto l’imbarazzo dei colleghi della maggioranza che non riescono a trovare giustificazioni convincenti per i tagli decisi dal Governo, che vanno a intaccare i già scarsi fondi che erano stati stanziati con l’ultima finanziaria.

Questa situazione potrebbe innescare quell’azione congiunta dei 18, che da tempo auspico, non solo per confermare ai nostri elettori che manteniamo fede agli impegni presi in campagna elettorale, ma anche per garantire più efficacia alle nostre iniziative di indirizzo dell’azione del Governo nei settori che riguardano tutti noi, a prescindere degli schieramenti partitici.”

Legge Blocca Processi: il MAIE prende posizione

L’on. Ricardo Merlo: “La legge deve essere uguale per tutti “

“Il Maie ha preso una netta posizione sulla questione del decreto sicurezza, votando contro, con la senatrice Mirella Giai.”

Questa la dichiarazione del Presidente del Movimento Associativo Italiani all’estero on. Ricardo Merlo, sulla spinosa questione della legge, ormai, nota come “blocca-processi”.

“La settimana scorsa al Senato il MAIE ha votato no a questo provvedimento – ha dichiarato l’on. Ricardo Merlo. La senatrice Giai è uno di quegli 11 voti contrari al decreto che, utilizzando il grimaldello della questione sicurezza, vorrebbe far passare un provvedimento che porterebbe alla sospensione di quei processi, relativi a fatti commessi fino al 30 giugno 2002 “che si trovino in uno stato compreso tra la fissazione dell’udienza preliminare e la chiusura del dibattimento di primo grado”: indicazione che ci è sembrata troppo netta per non essere stata pensata allo scopo di includere anche il processo in cui il premier è imputato” ha poi precisato il deputato italo sudamericano.

“Il MAIE è totalmente contrario a questo provvedimento che di fatto rende critica la questione giustizia, sospendendo tanti processi, alcuni per reati molto gravi, e che, quindi, di fatto si muove in senso contrario al principio stesso ispiratore della giustizia che la legge deve essere uguale per tutti.”

*Dall’Ufficio Stampa del Dep. R. Merlo