Seminario svoltosi l’8 dicembre al Crowne Plaza di San Paolo con la presenza  del Governatore della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Esposizione del responsabile del Servizio di Internazionalizzazione delle Imprese della Regione italiana,  Ruben Sacerdoti.

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u SAN PAOLO-SP – “La Regione Emilia-Romagna si situa al centro nord  del paese ed ha una caratteristica molto importante in termini di presenza imprendiatoriale diffusa in tutto il territorio. Vi presento la nostra collocazione nell’ambito di questo progetto voluto dal Min. delle Attività produttive, dall’Ice e dall’Inter-American Investment Corporation, perché crediamo fortemente nella costruzione  dell’impostazione di questo progetto sul Brasile  e l’America Latina che vedono per la prima volta modalità di finanziamenti contemporanei, paralleli per realizzare forme importanti di collaborazione industriale tra imprese italiane e brasiliane, consentendo contemporaneamente  sui due lati paralleli e simili una sorta di democrazia economica , una sorta di equilibrio nella capacità di sostenere la collaborazione industriale.

Come sapete l’Italia attraverso un processo di riforma istituzionale, vede sempre più il ruolo che le regioni assumono e stiamo andando verso un modello che nel futuro assomiglierà alla organizzazione federale brasiliana, uno Stato centrale con forte autonomia delle Regioni.

Importante è presentare nel  quadro complessivo del progetto anche  il ruolo delle regioni e delle imprese che la nostra regione rappresenta, che in questa sede possono  apportare al proposito che,  l’Emilia Romagna tramite il servizo internazionale delle imprese e  le Camere di Commercio  svolgono, e ci candidadiamo ad essere vostri tramiti con i nostri imprenditori.

L’Emilia Romagna è molto ricca, abbiamo quasi 60.000 imprese manufatturiere, la stragrande maggioranza sono piccole e medie  e quindi difronte all’accentuarsi del processo di globalizzazione dell’economia necessitano sempre più di presentarsi a livello dei mercati in forma aggregata, cooperativa e da diversi anni la regione sostiene questi processi e le aiuta sui mercati internazionali.

Delle 60mila, 14mila esportano in maniera strutturata soprattutto nel campo della meccanica con quasi il 50%, ma  anche in tutte le filiere principali sulle quale è organizzata la produzione regionale ovverrosia automazione meccanica macro industriale, sistema abitare e costruire e sistema della moda.

Le esportazioni negli ultimi anni sono cresciute in maniera costante con un saldo positivo, ma si sono rallentate durante il 2005 dovuto alla congiuntura dell’Unione Europea, la quale in Italia non è delle più rosee specialmente negli ultimi mesi, ma tutti i segnali che provengono soprattutto dalle regioni più importanti tra cui la nostra,  sono di una ripresa nei prossimi anni.

La struttura dell’export della nostra regione è ovviamente concentrata nei paesi europei che è oltre il 50%, però una quota sempre crescente di intercambio commerciale avviene aldilà dell’Unione Europea e la quota dell’America centro-meridionale, del Mercosur è ancora molto bassa. Il Brasile rappresenta   circa il 2,6%  della nostra esportazione ma crediamo che ci siano delle  potenzialità elevate e quindi abbiamo promosso e stiamo lavorando per accrescere gli scambi delle nostre imprese verso questa area che offre, a nostro avviso, una importanza strategica a livello internazionale.

Il Brasile, aldifuori dell’Unione Europea, è il 3o  fornitore di prodotti per la nostra regione, è un posizionamento che sta crescendo nel tempo e che crediamo possa portarci verso livelli molto più alti.

Per quando riguarda le esportazioni dell’Emilia Romagna questi dati sono riconducilbili al caso specifico del Brasile  e sono composti sempre più da prodotti a media ed alta tecnologia, la crescita negli ultimi 10 anni tra il 92-94/2002-2004 dei prodotti ad alta tecnologia è stata del 20% ed un altro 10/12% di prodotti a media alta tecnologia. Complessivamente queste componenti costituiscono il 60% dell’intera esportazione.

Le previsoni della nostra regione per i prossimi anni sono brillantissime, ci sono un po’ di difficoltà, ma se si guardano i dati dell’import-export, i dati di crescita attesi sono decisamente migliori e vediamo attorno al 2007 una crescita del 3/4%.

L’obiettivo fondamentale che la regione si propone, per quanto riguarda i supporti con il Brasile  è innanzitutto quello di accrescere la quota di mercato e soprattutto aumentare la collaborazione industriale. Sono diverse le imprese emiliano-romagnole presenti da anni sul mercato brasiliano e il nostro abiettivo è quello di portare in questo mercato imprese di piccole dimensioni, questo ovviamente implica una modalità operativa diversa, perché come sapete, le grandi imprese si muovono autonomamente, hanno strutture specializzate adatte per aggredire i mercati intenazionali, in quanto le piccole necessitano di processi che facilitino il finanziamento delle operazioni sull’estero e dall’altro un supporto di raggruppamento, di intervento a livello settoriale, per presentarsi in maniera  integrata sui mercati internazionali.

Una componente importante a cui crediamo è un approccio etico per quanto riguarda gli investimenti, la regione non sopporta processi di internazionalizzazione predatoria, cioè, alla ricerca unicamente di bassi costi e opportunità di breve periodo, ma cerca di stabilire forme di partenariato con le imprese brasiliane di lungo periodo.

Abbiamo sviluppato in questi anni diversi  progetti, soprattutto concentrati sullo Stato di San Paolo e sugli Stati meridionali, su un settore che crediamo sia il più promettente nella collaborazione, l’agro-industriale nella sua completezza e nella sua integrazione, quindi dalla produzione primaria agricola, alla parte di trasformazione alimentare, macchinari, packaging,  logistica, ecc.

Il progetto  è uno dei più complessi che stiamo realizzando in questo paese e che ci consente di affrontare nel medio e lungo periodo la collaborazione industriale. Abbiamo presentato gli strumenti finanziari offerti e gli strumenti che il governo italiano mette a disposizione delle imprese.

Da parte nostra la regione Emilia-Romagna aggiunge ulteriori risorse, da un lato ha stipulato con l’Istituto Commercio Estero e l’Inter American Investment Corporation, un accordo per rendere maggiormente operativi i finanziamenti nazionali ed internazionali sul lato brasiliano cercando di frazionare e ridurre ulteriormente i livelli minimi di accesso per le imprese, garantendo le piccole e medie imprese brasiliane per poter avere la possibilità di ricevere supporto.

Noi facciamo lo stesso sul lato emiliano-romagnolo garantendo una certa facilità per gestire i fondi di garanzia, quando l’impresa chiede prestiti al sistema finanziario italiano, ottiene una riduzione completa delle granzie richieste dal sistema bancario stesso, tramite l’agire dei fondi di garanzia,  guidiamo le imprese verso il mercato brasiliano e stiamo creando con i colleghi dell’ICE il primo data base, sul quale poi operare in termini di merci e favorire l’incontro e l’approfondimento delle opportunità di affari”.