u Il 27 giugno l’Assessore alle Politiche dei Flussi Migratori Oscar De Bona ha avuto un breve incontro con la Federazione Veneta di San Paolo presideduta da Bruna Saccardo Spinelli, ed ha comunicato che ci saranno varie presenze della Regione in Brasile nei prossimi mesi.
In Argentina, con Oscar De Bona, con il Console d’Italia Fausto Panebianco, con Massimo Tegner Sindaco di Vittorio Veneto e con Giancarlo Scottà sindaco di Landinara, si è svolta per la prima volta a Mar del Plata la “Settimana del Veneto”, dove è stato proiettato un documentario dal titolo “Un popolo di Ambasciatori – I Veneti nel Mondo” in occasione del ciclo di Cinema Veneto che per iniziativa dell’Accademia Veneta dello Spettacolo di Rovigo è giunto alla terza edizione nella città sede del festival del cinema argentino, unico del genere in tutta l’America Latina. Il presidente dell’Accademia Marco Di Lello ha auspicato che la Settimana del Veneto, realizzata con il contributo della Regione, diventi un appuntamento fisso nei prossimi anni, caratterizzandosi come una grande festa dell’italianità e della veneticità in particolare.
Da parte sua l’assessore De Bona ha messo in evidenza il ruolo del mondo dell’emigrazione veneta in Argentina e il forte legame che ancora lega i nostri emigrati alla terra di origine. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con il CAVA (Comitato delle Associazioni Venete in Argentina) di cui è presidente Mariano Gazzola, e con il coordinamento della Gioventù Veneta che fa capo alla Societa Italiana “Le Tre Venezie” di Mar del Plata, sodalizio che quest’anno compie 55 anni di vita.
La “Settimana del Veneto” è stata aperta con “Vajont. La diga del disonore”, lungometraggio del 2001 diretto da Renzo Martinelli che ricorda il disastro della diga del Vajont nel 1963 nel quale persero la vita oltre duemila persone. La serata inaugurale si è conclusa presso la sede de “Le Tre Venezie” con l’esibizione del Coro Monti del Sole di Belluno diretta da Alessandro Berlin. La rassegna dedicata al cinema, alla cultura e alla realtà veneta e la consegna di diplomi di merito agli emigrati più anziani.
Con Amalia Pellizzari, il venerdì 23 maggio nell’Aula Magna del Collegio Nazionale di Buenos Ayres c’è stata la presentazione, da parte del Direttore Generale del teatro Horacio Sanguinetti, del libro Francesco Saverio Pellizzari, costruttore del Teatro Colón e poi l’emissione da parte del Correo Argentino, di un francobollo commemorativo dei 100 anni del teatro Colón.
Il teatro aprì le porte con l’Aida di Verdi il 25 maggio 1908, “Dia de la Patria”, in Argentina, la costruzione durò 20 anni, ha 2.487 posti ed ha ospitato rinomati artisti come Titta Ruffo, Amelita Galli Curci, Giacomo Lauri Volpi, Arturo Toscanini, Jane Bathori, Enrico Caruso, Claudia Muzio, Viorica Ursuleac, Maria Callas, Renata Tebaldi, Plácido Domingos, Àstor Piazzolla, Birgit Nilsson, Luciano Pavarotti e molti altri.