San Paolo 28 giugno 2005

PATROCINANDO SUA LEITURA

ALLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA

nel ringraziare la vostra visita alla città più italiana del mondo (5.000.000 fra italiani e discendenti), alla regione più italiana del mondo (14.000.000) e al paese con maggior concentrazione di italiani e discendenti, quale membro del comitato di presidenza del CGIE, mi permetto di fare alcune brevi sottolineature su questioni molto rilevanti che investono la nostra Comunità, che da sempre è uno dei nuclei centrali della vita di questo grande, meraviglioso e problematico Paese.

Ormai la scadenza elettorale (politica) è alle porte. A questo appuntamento che rappresenta finalmente la parità di diritti tra gli italiani residenti in Italia e quelli residenti all’estero, con l’espressione del voto, al quale il Parlamento è stato fondamentale, arriviamo con uno scarto tra gli aventi diritto e coloro che andranno a votare, enorme.

La sperequazione dei dati è grande, come non è chiaro il forte calo degli aventi diritto per la nostra circoscrizione, visto che nel 2001 eravamo in America Latina conforme pubblicazioni del Ministero degli Italiani nel Mondo 1.172.131, nel decreto congiunto del 18/3/2005 siamo 818.481, con una differenza negativa di circa 350.000 cittadini; le consequenze nella distribuzione probabile dei seggi é nota .

In Brasile l’anagrafe consolare è al livello di circa 310.000 iscriti ma meno del 50% voteranno, ossia circa 150 a 160 mila cittadini italiani in meno.

Lo scollamento tra le anagrafi del MAE e del Ministero degli Interni è ancora fermo al 50% (circa 500.000 cittadini) per l’America Latina, e gli stessi importanti provvedimenti adottati non sono atti a superare questo divario.

Le stesse preoccupazioni, esprimiamo per la situazione del rilascio delle cittadinanze, dove il tempo medio del Brasile è di 9,6 anni e arrivano a più di 260.000 in attesa di questa voluta e desiderata cittadinanza ITALIANA.

Ciò certamente è dovuto alla forte domanda, ma anche da una situazione Consolare ormai insostenibile. La riforma della rete consolare stenta ad andare avanti e le sperequazioni tra continente e continente, tra Paese e Paese è ormai giunta ad un limite di rottura.

Altro argomento di notevole rilevanza è il tema dell’assistenza e previdenza. Abbiamo lavorato in questi anni, perché veramente il potenziale dell’emigrazione si traducesse in risorsa, ma non ci siamo dimenticati di quelli più sfortunati. Così come non ci siamo dimenticati del tema dell’assegno di soliedarità , e di forti squilbri nell’assistenza diretta. Per il 2005 le previsioni fatte dal Ministro degli Esteri assegnano all’Argentina 8.181.000 €, mentre per il Brasile saranno 1.198.500! e per San Paolo solamente E 330.000 … Difficile capire questa differenza, pur calcolando le difficoltà attraversate dal popolo argentino, i numeri ci hanno da sempre visto un pochino in secondo piano, e ci auguriamo che non sia una scelta politica.

Signori componenti della Commissione, credeteci in questo periodo non siamo stati con le mani nelle mani, la nostra comunità ha saputo portare avanti con la municipalità di San Paolo, dei contatti per sopperire a quanto le altre comunità hanno saputo fare e conservare: l’ospedale. Noi pensiamo di portare avanti con l’Istituzione Brasiliana un accordo di assistenza per coloro che più necessitano e con le strutture che già esistono. L’attuale sindaco di San Paolo di origine italiana si è detto interessato dell’iniziativa, sostenendoci.

Così come la nostra comunità ha presentato alle autorità Brasiliane un progetto di legge per il voto degli immigrati nelle elezioni amministrative .

Di particolare rilevanza è anche il tema della formazione professionale, che è uno dei elementi fondamentali per il legame delle nuove generazioni con il nostro Paese. Ci sembrano inspiegabili i tempi di decisione, tra la presentazione dei progetti e la pubblicazione delle graduatorie.

È passato più di un anno e mezzo e ancora non conosciamo i risultati, anche se finalmente è stata istituita la commissione.

La nostra principale preoccupazione è il futuro della formazione essendo questi programmi basilari per l’avvicinamento dei nostri giovani .

Infine i temi della comunicazione e informazione. Si sono fatti passi in avanti, ma non ancora sufficenti.

Ci rivolgiamo a Voi non solo per il Vostro compito , che è certamente difficoltato dalla situazione politico-economica del nostro Paese, ma perché sappiamo che siete sensibile a queste problematiche.

Quello che ho cercato di rappresentare, non è l’elenco delle lamentele, né il muro del pianto, ma questioni certamente note ai nostri parlamentari, sulle quali insieme dobbiamo lavorare ancora con maggior rigore.

Le questioni poste, lo sono con la consapevolezza, dei nostri sentimenti, la forza della ragione, la dignità di Italiani che pur lontani dalla Patria, vogliono esercitare i loro doveri e diritti fino in fondo che questo é lo spirito di italianità che ci muove e ci lega alla nostra Patria, Nuovamente grazie della Vostra visita, grazie per tutto che abbiamo certeza farete per gli Italiani nel Mondo; vogliamo decisivamente non deluderci con i nostri atuali rappresentanti in Italia al contrario vogliamo esseri orgogliosi per la difesa dei nostri diritti …

Cordialmente

CLAUDIO PIERONI

MEMBRO COMITATO DI PRESIDENZA CGIE.