u SÃO PAULO – SP – Uma observação no mínimo intrigante foi feita por Claudio Pieroni, membro do Comitê de Presidência do CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) aos senadores integrantes da Comissão de Constituição que recentemente visitaram o Brasil e a Argentina: Como justificar o fato de o Brasil receber tão poucos recursos para assistência social em comparação com a soma que é destinada para a comunidade da italiana da Argentina? Segundo Pieroni, para este ano de 2005, as previsões feitas pelo Ministério das Relações Exteriores destinam à Argentina mais de oito milhões de euros, enquanto para o Brasil inteiro essa soma não chega a dois milhões de euros. “É difícil entender esta diferença – disse Pieroni em documento entregue aos senadores – mesmo tendo presente as dificuldades atravessadas pelo povo argentino”. Os números, segundo ele “nos enxergaram sempre num segundo plano, e torcemos para que esta não seja uma escolha política”.

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No Brasil, os senadores estiveram no Rio de Janeiro e em São Paulo colhendo informações com vistas as eleições políticas previstas para 2006, e nas quais, pela primeira vez, deverão votar por correspondência também os italianos que pertencem à “circunscrição exterior” para eleger, no total, 12 deputados e seis senadores. Pieroni tocou ainda em diversos outros assuntos de interesse da comunidade ítalo-brasileira e, juntamente com os outros três conselheiros que representam o Brasil perante o CGIE, subscreveu documento, também foi entregue aos senadores, abordando especificamente a questão da disparidade de número nos registros de eleitores dos consulados (e Ministério do Exterior) em toda a América Latina em confronto com o do Ministério do Interior italiano. A discrepância que, a prevalecer os atuais números, privará milhares de cidadãos do exercício do voto, é de cerca de 50%. Veja a seguir a íntegra dos dois documentos entregues aos senadores, ambos com a data de 28 de junho de 2005.

 

u Alla Commissione Affari Costituzionale del Senato della Repubblica

Nel ringraziare la vostra visita alla città più italiana del mondo (5.000.000 fra italiani e discendenti), alla regione più italiana del mondo (14.000.000) e al paese con maggior concentrazione di italiani e discendenti, quale membro del comitato di presidenza del CGIE, mi permetto di fare alcune brevi sottolineature su questioni molto rilevanti che investono la nostra Comunità, che da sempre è uno dei nuclei centrali della vita di questo grande, meraviglioso e problematico Paese.

Ormai la scadenza elettorale (politica) è alle porte. A questo appuntamento che rappresenta finalmente la parità di diritti tra gli italiani residenti in Italia e quelli residenti all’estero, con l’espressione del voto, al quale il Parlamento è stato fondamentale, arriviamo con uno scarto tra gli aventi diritto e coloro che andranno a votare, enorme.

La sperequazione dei dati è grande, come non è chiaro il forte calo degli aventi diritto per la nostra circoscrizione, visto che nel 2001 eravamo in America Latina conforme pubblicazioni del Ministero degli Italiani nel Mondo 1.172.131, nel decreto congiunto del 18/3/2005 siamo 818.481, con una differenza negativa di circa 350.000 cittadini; le consequenze nella distribuzione probabile dei seggi é nota .

In Brasile l’anagrafe consolare è al livello di circa 310.000 iscriti ma meno del 50% voteranno, ossia circa 150 a 160 mila cittadini italiani in meno.

Lo scollamento tra le anagrafi del MAE e del Ministero degli Interni è ancora fermo al 50% (circa 500.000 cittadini) per l’America Latina, e gli stessi importanti provvedimenti adottati non sono atti a superare questo divario.

Le stesse preoccupazioni, esprimiamo per la situazione del rilascio delle cittadinanze, dove il tempo medio del Brasile è di 9,6 anni e arrivano a più di 260.000 in attesa di questa voluta e desiderata cittadinanza ITALIANA.

Ciò certamente è dovuto alla forte domanda, ma anche da una situazione Consolare ormai insostenibile. La riforma della rete consolare stenta ad andare avanti e le sperequazioni tra continente e continente, tra Paese e Paese è ormai giunta ad un limite di rottura.

Altro argomento di notevole rilevanza è il tema dell’assistenza e previdenza. Abbiamo lavorato in questi anni, perché veramente il potenziale dell’emigrazione si traducesse in risorsa, ma non ci siamo dimenticati di quelli più sfortunati. Così come non ci siamo dimenticati del tema dell’assegno di soliedarità , e di forti squilbri nell’assistenza diretta. Per il 2005 le previsioni fatte dal Ministro degli Esteri assegnano all’Argentina 8.181.000 €, mentre per il Brasile saranno 1.198.500! e per San Paolo solamente E 330.000 … Difficile capire questa differenza, pur calcolando le difficoltà attraversate dal popolo argentino, i numeri ci hanno da sempre visto un pochino in secondo piano, e ci auguriamo che non sia una scelta politica.

Signori componenti della Commissione, credeteci in questo periodo non siamo stati con le mani nelle mani, la nostra comunità ha saputo portare avanti con la municipalità di San Paolo, dei contatti per sopperire a quanto le altre comunità hanno saputo fare e conservare: l’ospedale. Noi pensiamo di portare avanti con l’Istituzione Brasiliana un accordo di assistenza per coloro che più necessitano e con le strutture che già esistono. L’attuale sindaco di San Paolo di origine italiana si è detto interessato dell’iniziativa, sostenendoci.

Così come la nostra comunità ha presentato alle autorità Brasiliane un progetto di legge per il voto degli immigrati nelle elezioni amministrative .

Di particolare rilevanza è anche il tema della formazione professionale, che è uno dei elementi fondamentali per il legame delle nuove generazioni con il nostro Paese. Ci sembrano inspiegabili i tempi di decisione, tra la presentazione dei progetti e la pubblicazione delle graduatorie.

È passato più di un anno e mezzo e ancora non conosciamo i risultati, anche se finalmente è stata istituita la commissione.

La nostra principale preoccupazione è il futuro della formazione essendo questi programmi basilari per l’avvicinamento dei nostri giovani .

Infine i temi della comunicazione e informazione. Si sono fatti passi in avanti, ma non ancora sufficenti.

Ci rivolgiamo a Voi non solo per il Vostro compito , che è certamente difficoltato dalla situazione politico-economica del nostro Paese, ma perché sappiamo che siete sensibile a queste problematiche.

Quello che ho cercato di rappresentare, non è l’elenco delle lamentele, né il muro del pianto, ma questioni certamente note ai nostri parlamentari, sulle quali insieme dobbiamo lavorare ancora con maggior rigore.

Le questioni poste, lo sono con la consapevolezza, dei nostri sentimenti, la forza della ragione, la dignità di Italiani che pur lontani dalla Patria, vogliono esercitare i loro doveri e diritti fino in fondo che questo é lo spirito di italianità che ci muove e ci lega alla nostra Patria, Nuovamente grazie della Vostra visita, grazie per tutto che abbiamo certeza farete per gli Italiani nel Mondo; vogliamo decisivamente non deluderci con i nostri atuali rappresentanti in Italia al contrario vogliamo esseri orgogliosi per la difesa dei nostri diritti …

Cordialmente, Claudio Pieroni – membro comitato di presidenza CGIE.

 

u Situazione AIRE America Meridionale

Il Ministro degli Interni, di concerto com il Ministro degli Affari Esteri e con il Ministro degli Italiani nel mondo ha emanato il 18 marzo 2005 il Decreto per l’ individuazione del numero dei cittadini italiani residente all’estero, iscritti nell’elenco aggiornato di cui all’. 5 della legge sul voto all’estero 459 del 2001.

Questo decreto, da un punto di vista tecnico giuridico assolutamente correto, non garantisce a tutti gli italiani i diritti civili e politici perchè elaborato su basi anagrafiche incomplete.

L’esistenza di uno “scollamento” tra le due anagrafi (del MAE e del Ministero degli Interni), evidenzia come l’America Latina sia penalizzata da tale situazione; infatti dall’esame dei dati numerici del Decreto, risulta che l’operazione di recupero ed allineamento non abbia eliminato il divario (50%) esistente tra i dati Aire e Anagrafe Consolare.

La forma con cui è stato elaborato il processo di allineamento anagrafico riafferma, al di là dei grandi discorsi e manifestazioni di solidarietà, la triste realità, già evidenziata nel problema di ristrutturazione delle reti consolari che, la situazione anagrafica degli italiani in America Meridionale non viene valutata nel sul giusto valore.

Chiediamo agli Organi responsabili che siano adottati gli opportuni provvedimenti per accelerare l’allineamento dei dati AIRE nelle aree con maggiori discrepanze.

Consiglieri CGIE Brasile Claudio Pieroni, Mario Araldi, Walter Petruzziello e Antonio Laspro