u CURITIBA – PR – Ao divulgar, numa extensa nota, uma espécie de “resumo” de suas atividades nos três primeiros meses como parlamentar eleito pela América do Sul na Circunscrição Exterior, o senador Edoardo Pollastri, também presidente da Câmara Italiana de Comércio e Indústria de São Paulo, acaba de relançar (06.09.2006) uma idéia há muito levantada inclusive por representantes do governo italiano, como o ex-cônsul geral em Curitiba, Marcello Alessio: uma espécie de cidadania de segunda classe para os milhões (fala em 250 milhões espalhados pelo mundo) de descendentes de imigrantes italianos que, a princípio, pela legislação em vigor, teriam direito à cidadania italiana “jure sanguinis”, mas que poderiam se contentar com menos ao verem reconhecido pelo menos seu interesse pelas coisas da itália e da cultura italiana.

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Pollastri não usa o termo “cidadania de segunda classe”. O senador afirma que “não teríamos necessidade de reconhecer a estas pessoas a cidadania italiana” mas argumenta que elas constituem “importante recurso e uma grande força para a Itália”. Seriam, prossegue ele, “o nosso ‘commonwealt’, que não é apenas ‘business community’, mas um ‘business community’ alargado também para interesses culturais”. Não há informação de como isso aconteceria, mas este, segundo o senador, “pode ser um mundo verdadeiramente interessante, com o qual talvez a Itália não tenha nunca se ocupado com o fim de transformá-lo numa verdadeira fonte de recursos”.

O senador Pollastri, que é nascido na Itália, chama essa grande comunidade de “itálicos”, repetindo palavras de seu amigo Pietro Bassetti. Com ele, Pollastri informa estar pensando em organizar um seminário sobre os itálicos, o que significaria, conforme assegura, “atingir um objetivo”.

O comunicado de Pollastri, sob o título “Os três primeiros meses do senador Edoardo Pollastri” (“I primi tre mesi del senatore Edoardo Pollastri”) foi preparado em língua italiana pelo escritório paulista do Senador que, segundo informa já no início, desde sua posse não teve “um momento para respirar”. A  nota inclui o texto de uma resposta do vice-ministro Franco Danieli, encarregado para os assuntos dos italianos no mundo (em substituição ao Ministério para os Italianos no Mundo do governo anterior), em que assegura que a reestruturação da rede consular está entre suas prioridades. A seguir, a íntegra do comunicado:

 


u SAN PAOLO- SP– Da quando si è insediato a fine aprile, a Palazzo Madama, il Senatore Edoardo Pollastri, eletto nella ripartizione “Sudamericana”, non ha avuto un attimo di respiro.

Numerosi i suoi interventi al Senato della Repubblica: numerosi, precisi e concisi.

Durante i suoi interventi il senatore non si è mai dimenticato di ricordare all’Aula che: – “Vorrei paralare ora di un fenomeno interessante, che ultimamente comincia ad essere studiato. Per quanto riguarda questi milioni e milioni d’italiani, – guai a Dio se tutti dovessero prendere la cittadinanza italiana, ce ne rendiamo conto – si delinea una categoria interessante che il mio amico Bassetti probabilmente conosce e che chiama gli “italici”. Il mondo degli italici è costituito oggi da non meno di 250 milioni di persone: si tratta di coloro che in qualche modo sono collegati alla cultura italiana e si sentono vicini al nostro Paese. È una vera grande risorsa. Con Pietro Bassetti stiamo addirittura pensando di organizzare un seminario sugli italici e ciò, secondo me, significherebbe raggiungere un obiettivo. Non abbiamo bisogno di riconoscere a queste persone la cittadinanza italiana, ma penso che siano una importante risorsa e una grande forza per l’Italia. È il nostro commonwealt, che non è più solo business community, ma il business community allargato anche a interessi culturali. Può essere un mondo veramente interessante, del quale forse l’Italia non si è mai occupata al fine di renderlo una vera e propria risorsa”.

In base alla sua costante dinamicità, Pollastri è stato subito inserito nella Commissione Esteri del Senato. Un doveroso riconoscimento comprovato da una affettuosa missiva a firma del Vice Ministro per gli italiani all’estero, Senatore Franco Danieli, inviata al senatore Pollastri alla fine di luglio. Nella nota Danieli dichiara: – “Caro Edoardo, voglio rispondere personalmente alla tua lettera del 1° luglio, intanto per felicitarmi della tua designazione nella Commissione Esteri del Senato, e poi per sottolineare che i temi a cui fai riferimento –dal riordino della rete consolare alla comunicazione e informazione per l’Italia nel mondo, dall’assistenza ai connazionali al sostegno del sistema d’impresa italiana – sono tra le priorità che mi propongo di affrontare con la necessaria determinazione.

Come ben sai, ho illustrato in maniera ampia ed esaustiva proprio presso la tua commissione, gli orientamenti e le linee programmatiche di Governo, alle quali, naturalmente, per brevità faccio un rinvio.

I problemi, caro Senatore, come sai certamente non mancano, ma, ne sono certo, attraverso il contributo dei parlamentari eletti nella circoscrizione estero, i componenti del Cgie, dei Comites e  le nostre comunità, riusciremo a dare una risposta positiva alle aspettative concrete dei nostri connazionali all’estero ed a ricostruire un ruolo e un profilo autorevole del nostro Paese sulla scena internazionale”.

Ma il “top” Pollastri l’ha raggiunto quando in occasione della presentazione del DEPF (Documento Economico Programmatico e Finanziario) si è accorto che mancava “l’America Meridionale”.

Ha segnalato subito la falla al Presidente  della Commissione Esteri, Senatore Dini, che si è subito adoperato per sanare l’inqualificabile dimenticanza.

Rientrato in Brasile, nonostante le ferie parlamentari (in agosto Camera e Senato chiudono i battenti per le vacanze estive. N.d.R.) Pollastri è invece in servizio permanente effettivo. Il primo impegno l’ha svolto subito a Brasília. Appena è arrivato, si è recato subito nella capitale federale dove, ha invitato