Prorrogado por mais cinco anos o prazo para descendentes de imigrantes trentinos optarem pela cidadania italiana jure sanguinis

u CURITIBA – PR – Por 265 votos a favor e 171 contra, a Câmara dos Deputados da República Italiana aprovou em definitivo a conversão em lei do decreto “milprorrogações” que, entre outros assuntos, contempla a questão da cidadania italiana jure sanguinis a descendentes de imigrantes originários (antes de 16 de julho de 1920) dos territórios atualmente italianos uma vez pertencentes ao império Austro-Hungaro. A notícia foi divulgada inicialmente pela Agência italiana Aise, às 15h04 min (hora italiana) desta sexta-feira (10.02.0226). A aprovação, entretanto, ocorreu no dia 9. No Brasil, a lei favorece especialmente à grande comunidade de descendentes de imigrantes trentinos, calculada em pelo menos três milhões de pessoas. A prorrogação foi de cinco anos, além dos cinco já previstos na lei número 379, de 2000, e que tinham se esgotado em dezembro último. A proposta, apresentada no início deste ano pelo senador trentino Renzo Gubert depois que fracassaram as tentativas anteriores de eliminar completamente a exigência de prazo, já havia sido aprovada antes no Senado da República.

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“Esta notícia é muito boa”, exultou o presidente do Circolo Trentino di Curitiba, Ivanor Minatti, também assessor da Federação dos Círculos Trentinos do Brasil. “O novo adiamento era uma questão de justiça”, acentuou Minatti, ao confirmar que, de fato, a comunidade trentina estava muito preocupada, “e até irritada” com a sucessão dos fatos. Em questões de direito de sangue é absurdo “alguém deixar de ser alguma coisa de um dia para outro. Alguém é ou não é”, disse Minatti, observando que agora as centenas ou milhares de trentinos que iniciaram pesquisa para juntar a papelada exigida no processo não terão seu tempo perdido e outros poderão iniciar as buscas com tranqüilidade. O novo horizonte vai até 2011.

A Associazione Trentini nel Mondo, em seu site oficial (www.trentininelmondo.it)  manifesta o contentamento pela notícia e agradece a toda a bancada de políticos tentinos que atuaram no Parlamento em defesa da proposta de prorrogação. Em Curitiba, Ivanor Minatti agradeceu ao conselheiro do CGIE Walter Petruzzielo que também se empenhou nas articulações pela prorrogação da Lei. O texto da Trentini nel mondo é o seguinte:

 

u Proroga di cinque anni per la legge 379/2000

La riapertura dei termini consentirà all’associazione di ricercare nuove soluzioni che possano accelerare l’esame e l’approvazione delle pratiche in sede ministeriale


I discendenti degli emigrati trentini che abbandonarono la provincia quando questa faceva ancora parte dei territori dell’Impero Austroungarico, avranno tempo fino al 2011 per presentare la richiesta per ottenere la cittadinanza italiana, in base allalegge 379/2000 «Disposizioni per il riconoscimento della cittadinanza italiana alle persone nate e già residenti nei territori appartenuti all’Impero austro-ungarico e ai loro discendenti» (della quale era stato proponente e primo firmatario l’allora deputato trentino, on. Sandro Schmid).

In extremis, giovedì 9 febbraio, proprio nel penultimo giorno di attività del Parlamento italiano, la Camera ha approvato la conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2005, n. 273, che prevedeva la definizione e la proroga di numerosi termini, fra i quali anche quello della legge 379/2000, scaduto il 20 dicembre scorso.

La proroga della legge – che ha letteralmente tenuto con il fiato sospeso tutte le migliaia di persone interessate e la Trentini nel mondo – era stata inserita nel cosiddetto «decreto milleproroghe» come articolo 28 bis, grazie ad un emendamento presentato dal senatore trentino Renzo Gubert durante i lavori della Commisione Affari Costituzionali del Senato.

Questa iniziativa ha consentito di superare le difficoltà che un altro disegno di legge, che prevedeva invece la cancellazione della scadenza, stava incontrando al Senato.

Il 28 luglio scorso la Commissione Affari Costituzionali della Camera aveva approvato «in sede legislativa» un testo risultante dall’unificazione di una serie di disegni di legge sul tema della cittadinanza: il testo approvato prevedeva anche la cancellazione della scadenza della legge 379/2000, come proposto dal deputato trentino on. Marco Boato, che aveva presentato un emendamento in proposito.

Quel disegno di legge era stato approvato all’unanimità e questo aveva fatto supporre che anche al Senato l’iter sarebbe stato rapido e che sarebbe stato approvato entro prima della scadenza naturale della legge 379/2000, prevista per il 20 dicembre 2005.

Invece durante il dibattito in seno alla Commissione Affari Costituzionali del Senato sono emerse alcune difficoltà, che hanno portato all’affossamento del provvedimento legislativo.

La svolta è avvenuta il 19 gennaio scorso, quando la stessa Commissione del Senato ha accolto un emendamento presentato dal sen. Gubert in sede di conversione in legge del decreto n° 273 in tema di proroghe.

Attraverso il suo sito internet la Trentini del mondo ha costantemente fornito gli aggiornamenti sulle tappe successive dell’iter parlamentare della conversione del decreto legge: dall’approvazione da parte dell’assemblea del Senato avvenuta il 2 febbraio, al successivo parere favorevole della competente Commissione della Camera, che si era espressa il 7 febbraio, alla definitiva approvazione da parte della Camera.

Sono migliaia le persone di origine trentina, soprattutto in Sud America, che già hanno presentato la documentazione per ottenere la cittadinanza italiana.

La riapertura dei termini consentirà un’informazione ancora più ampia presso le comunità interessate ed offrirà a numerosi altri trentini la possibilità di ottenere quella cittadinanza italiana che i loro progenitori, già emigrati, non poterono richiedere dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale entro i termini previsti dal Trattato di Saint Germaine.

L’associazione Trentini nel mondo onlus esprime soddisfazione per questo risultato e rivolge un caloroso ringraziamento all’intera delegazione parlamentare trentina, che – dopo gli incontri avuti nella sede dell’associazione a Trento nel marzo scorso e a Roma in autunno – ha seguito con particolare attenzione il problema e si è impegnata affinché si potesse giungere alla proroga.

La riapertura dei termini consentirà all’associazione di intensificare i rapporti presso i competenti Ministeri, per ricercare soluzioni che possano accelerare l’esame e l’approvazione delle pratiche.