Rapporto di 10 pagine sul numero di settembre ha illustrato le attività della business economy italiana in Brasile, altre 10 pagine su “èItalia” illustrano le nostre attività imprenditoriali.
u SAN PAOLO-SP – Riuniti nell’auditorio della Camera italiana di Commercio e Industria, venerdì 23 settembre, numerosi imprenditori operatori, giornalisti, hanno potuto assistere alla conferenza dell’ambasciatore Michele Valensise sulle le attività della business economy italiana in Brasile, presenti, tra gli altri, Giorgio Mulè della Mondadori e Carlo Bassi della Fiera di Milano.
“Questo seminario”, ha detto tra l’altro Valensise, “dimostra la vitalità del nostro sistema di cui personalmente sono un convintissimo assertore. Grazie agli amici che vengono dall’Italia e a tutti quelli che hanno ideato questa iniziativa, che hanno scelto giustamente il Brasile per effettuare questa nuova tappa nella loro attività mondiale”.
“Noi”, ha ricordato ancora l’Ambasciatore d’Italia, “stiamo facendo uno sforzo notevole per lavorare in termini di sistema. Sappiamo che ci sono delle opportunità straordinarie, potenzialità non del tutto sfruttate da portare nel sistema italiano e, dunque, i terminali di questo sistema che sono qui stanno lavorando in maniera molto intensa, molto coordinata, perché l’obiettivo è unico, anche se le competenze sono differenziate. Le vocazioni,poi, possono variare, ma, l’obiettivo è uno solo : quello di portare più Italia in Brasile. E, questo” , ha affermato Valensise, “lo stiamo facendo con uno sforzo comune che, mi pare, cominci anche a vedersi, perché l’importante nella vita, come sempre, non è solamente fare le cose, ma è anche di farle sapere, altrimenti il lavoro resta fatto a metà”.
“Oggi”, ha detto ancora il capo della diplomazia italiana in Brasile, “gli amici di Panorama Economy, noi li adottiamo nel nostro sistema, li includiamo, li aggreghiamo, li cooptiamo come soci d’onore e come amici, e poi, come a tutti gli amici, andremo a “cobrar”, il che vuol dire che ci aspettiamo che anche loro facciano la loro parte. E, cosa può essere la parte di Panorama Economy, del sistema informativo italiano, via Italia? Può essere esattamente quello che a noi sembra essere necessario, opportuno, cioè divulgare ancora meglio, ancora più capillarmente in Italia la fotografia di un paese ancora non conosciuto perfettamente, spiegare meglio quali sono le potenzialità, le possibilità”.
Valensise, poi, si è soffermato sulla “situazione nuova”, che, ha detto “stiamo vivendo da mesi con una crisi politica profonda che non ha precedenti, perlomeno da quando si stabilì con grande successo il sistema democratico nazionale. Una crisi che ha rivelato un fatto nuovo, e ,cioè, che il paese continua a funzionare in maniera assolutamente esemplare, le istituzioni rispondono, sta dando anche segni di ulteriore vitalità con degli obiettivi che sono addirittura superiori alla media. Le performance delle esportazioni brasiliane è prevista maggiore e migliore di quelle che si prevedevano all’inizio dell’anno, pur in presenza di una politica monetaria che scoraggia pesantemente le esportazioni”.
“Succede la stessa cosa sul piano delle istituzioni”, ha aggiunto Valensise, “e, immagino, che questo per gli imprenditori sia di grandissima importanza, oltre che essere condiviso dagli osservatori internazionali”.
“La seconda considerazione”, ha fatto osservare l’Ambasciatore, “è quella di ciò che noi stiamo facendo sul piano politico, Stavamo assistendo da molti anni ad una stasi, che non rispondeva ad un dinamismo delle relazioni economiche, culturali, turistiche, personali, nel piano della comunità italiana e di origine italiana con questo paese. Qui cari amici italiani, di ogni tre persone che si incontrano nell’avenida Paulista, dove siamo, una è italiana o discendente di italiani. Nella sola San Paolo , città con circa 12 milioni di abitanti, tra italiani e discendenti siamo a 5 milioni; nell’intero Stato su 180 milioni di persone, possiamo contare su 25 milioni di persone di origine italiana. Quindi, siamo in una posizione di assoluto privilegio. È difficile immaginare un altro paese, in cui vari ministri di origine italiana sono al governo, con responsabilità di attività economiche, finanziarie, di sviluppo. E un patrimonio che va ricordato, va preservato”.
Valensise ha inoltre ricordato come, negli ultimi mesi, siano stati ravvivati i contatti a livello parlamentare, ricordando, a titolo d’esempio, “una straordinaria visita della Commissione Ambiente del Senato”, durante la quale “i nostri bravi e volonterosi senatori sono venuti pensando di trovare un paese molto più arretrato dal punto di vista della preservazione ambientale e delle relative politiche”, ebbene, ha constatato l’Ambasciatore italiano, “quando sono usciti, erano loro a prendere nota di quello che i brasiliani fanno, perché i brasiliani hanno delle soluzioni avanzate ed avveniristiche che essi stessi non avevano ancora messo a fuoco”.
“Stiamo lavorando”, ha detto Valensise, “attivamente, sia sul piano parlamentare che sul piano governativo. Abbiamo avuto la visita del ministro per gli italiani nel mondo Mirko Tremaglia e del ministro degli esteri Gianfranco Fini, entrambi ricevuti con grande cordialità in tutti i settori del governo brasiliano, della comunità e del settore imprenditoriale italiano, ora, tra qualche settimana a coronamento di tutto questo speriamo di portare il presidente Lula in Italia, con una ripresa dei contatti politici al massimo livello”.
Passando al piano economico, Valensise ha parlato, infine, di una “situazione molto semplice”. “In Brasile”, ha detto, “abbiamo con l’Italia un interscambio di 5 miliardi di dollari che per paesi come il Brasile e l’Italia sono noccioline. Quindi non è un dato di cui essere orgogliosi, è un dato invece che ci deve incoraggiare a fare molto di più e noi stiamo in prima linea con l’ICE cercando di favorire,soprattutto, la produzione italiana che possa trovare uno sbocco in questo paese, tenendo conto di un fatto importante: il Brasile non è più il paese che esporta cacao e caffè, ma, un paese che esporta con sempre maggiori successi prodotti finiti e semilavorati che fanno concorrenza ad una fascia più alta di prodotti fabbricati in altre parti del mondo”.
Qual’è la ricetta? Secondo Valensise, “È quella di sempre, aprire, competere, non certo chiudere, sarebbe impossibile, completamente assurdo e controproducente in un sistema come il nostro immaginare barriere, al contrario noi dobbiamo favorire delle sinergie, delle complementarità che anche a livello più sofisticato esistono”.
“Poi c’è un punto”, ha aggiunto l’Ambasciatore, “sul quale voglio insistere, sul quale chiedo il vostro aiuto speciale che è quello delle collaborazioni. Noi viviamo in una situazione nella quale le imprese italiane sono spesso percepite come imprese brasiliane, tanto forte è il loro radicamento e la loro introduzione ottimale sul mercato, sono dei grandi nomi che tutti conoscono e dei meno grandi che sono riusciti a farsi onore con la loro inventiva, immaginazione, impegno. Questa è una strada tutt’altro che conclusa, noi dobbiamo andare avanti su questo sentiero”.
Valensise ha, infine, concluso informando che una grossa delegazione della Confindustria capeggiata dal presidente Cordero di Montezemolo verrà in Brasile all’inizio del 2006, ed invitando il sistema bancario italiano a rimanere in Brasile, invitando anche la compagnia aerea di bandiera a mantenere ed aumentare i suoi voli verso questo paese.