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u SAN PAOLO-SP Promosso dall’ICE, FIESP e  Federexport si è svolto il seminario sull’Esperienza Italiana nei Consorzi di esportazione dei settori Tessile e Confezione.

Aperto dal direttore dell’ICE Riccardo Landi ed i saluti del  ministro console Marco Marsilli, ha aperto i lavori Lucia Fanfani che abbiamo intervistato.

 

Qual’è stato il suo ruolo in questo Seminario?

“Il mio è stato quello di rappresentare Federexport, che è l’Associazione dei consorzi export italiani, nonché il Consorzio Bimbo Italia che dirigo da circa 7 anni.

 

Come si attivano questi consorzi?

All’estero si organizzano tutte le iniziative promozionali per gli associati, quindi portiamo tutti i nostri imprenditori associati, nei mercati esteri che possono essere il Brasile, il Giappone od altri, vengono  scelti dei paesi di riferimento  dove andiamo ad intervenire.

 

Qual’è stata la risposta dei brasiliani, oggi?

Molto soddisfacente, avevo avuto già delle esperienze nell’ottobrte 2005 a Belo Horizonte e Maringá dove ho costatato un interesse da parte dei partecipanti abbastanza marcato, ed oggi si è avuto un certo confronto con gli imprenditori, che con noi condividono le varie problematiche e cercano, come gli imprenditori italiani, le opportune risposte.

 

È stato già creato qualche consorzio specifico in Brasile?

Mi risulta di si, purtroppo quello che manca è un supporto pubblico, legislativo, che qua non esiste a differenza dell’Italia.

 

Ed il suo interesse specifico che è il Consorzio Bimbo Italia?

Il nostro è un consorzio del settore della moda infantile, dallo 0 ai 14 anni, perché ci possono essere  consorzi plurisettoriali ed il nostro è monosettoriale che raggruppa 30 aziende delle più  importanti del settore della moda per bambini, dall’accessorio alla confezione, ai vestiti e tutto il resto, aziende territorialmente situate in tutta Italia dal nord 35%, al sud 20%, al centro 45%.

È un mercato molto interessante e diciamo che, lavorando su un prodotto assieme alla promozione, l’immagine, la comunicazione, trova sempre una fascia di mercato.

 

Ci sono state delle joint-ventures in Brasile?

Con il Brasile, stiamo valutando con aziende associate, abbiamo una potenzialità da tenere, che produce e distribuisce in  circa 30 negozi sul  territorio,  ed interessati ad aggiungersi a noi per portare prodotti  italiani e produrre localmente, perché se vogliamo semplicemente vendere dall’Italia, con i dazi e tutte le altre tasse l’operazione diventa quasi impossibile, per le aziende che hanno un grande mercato è un altro discorso,  ma per le medie e piccole è molto più difficile.

 

Il sostegno dell’ICE è fondamentale per voi?

Sicuramente, perché questa esperienza parte appunto da questo organismo a cui ci rivolgiamo per avere orientamenti sui mercati, sugli operatori, i nominativi, quindi è di grande supporto sin dall’inizio del nostro interesse, sia in un  momento successivo di verifica e di continuità”.

 

È molto articolata nel mondo la Federexport con i consorzi  del settore tessile e della confezione i quali rappresentano il 6,3 del totale dell’esport italiano con un fatturato di 16 miliardi di euro.

Molti dei servizi che offrono vanno dall’informazione alla formazione, all’assistenza giurico-fiscale, finanziamenti, rappresentanze, missioni, congressi e pubblicazioni specializzate, intendimenti con istituzioni e Camere di Commercio.

Altre informazioni: www.bimbo.netwww.federexportonline.it

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Federexport, che è l’associazione dei consorzi export italiani nonché il Consorzio Bimbo Italia che dirigo da circa 7 anni.

Come si attivano questi consorzi?

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