Un sogno ne alimenta un altro e Ornella De Luca è pronta a realizzarli uno ad uno: dopo la laurea presso la “Mozateum University of Salzburg”, dove era stata ammessa con 10 nel 2013, a soli 19 anni, classificandosi prima tra aspiranti di tutto il mondo, ora inizia il corso di Master in Opera – di nuovo unica brasiliana dell’area. Per due anni vuole approfondire l’argomento, la sua passione.

“Canterò quattro opere differenti” in spettacoli organizzati in diversi luoghi e “oltre alle opere studierò molto sulla storia dell’opera, la danza, il teatro e le lingue” ha detto ad Insieme pochi giorni prima di tornare in Austria, dopo aver trascorso qualche settimana di ferie, insieme ai suoi genitori, a Curitiba. Tra i suoi contatti con colleghi ed amici ricorda quello mantenuto, insieme a sua mamma Maria José de Luca, con il presidente dell’Istituto Curitiba di Arte e Cultura, Marino Galvão Júnior che, tra le altre cose, partecipa all’organizzazione della Oficina de Música de Curitiba ed è responsabile dello Spazio culturale Cappella Santa Maria, sede della Camerata Antiqua di Curitiba. Con lui, Ornella ha scambiato idee su una possibile partecipazione di professori della Mozarteum e della stessa soprano a eventi futuri.

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Parlando di musica, Ornella non chiude le porte a nessun genere. “La musica è importante perché ha il potere di generare sentimenti nelle persone”. Facendo un parallelo tra la società in cui vive, in Europa, e la brasiliana, dice che sono molte le cose differenti. Ma la più evidente – citando Vila Lobos – è la disciplina. Non quella dei musicisti, ma del pubblico, avido di novità, “le persone vogliono conoscere gli artisti” e “mi piacerebbe se il Brasile fosse così”. Mi piacerebbe anche che, “in futuro potessimo avere più spazi teatrali” e che il pubblico “si interessasse di più a cose nuove”.

La cantante ha anche parlato dei suoi momenti difficili durante la fase di ambientamento con la società austriaca, in particolare nel campo linguistico e, anche, i momenti felici ed allegri, dicendo cha ha avuto l’aiuto di molte persone che hanno “la stessa passione per l’arte”.

Una cosa che ha molto attirato l’attenzione di Ornella è stata la scarsa presenza di brasiliani nel settore: “Ci sono più tailandesi nel Mozarteum che brasiliani”. Solo per averne un’idea, lei è l’unica brasiliana nell’area canto, tanto nel corso di laurea come di Master (dice che “qualche brasiliano nell’area strumentale c’era”). Secondo lei ciò è dovuto agli scarsi contatti e diminuiti interessi dei brasiliani, contrariamente a quanto accade con gli altri paesi. I tailandesi hanno persino “montato una scuola”. Sul futuro ha le idee chiare: “vorrei organizzare concerti. Non solo per me ma anche per giovani talenti, per persone che avrei piacere di vederle cantare di più”. Elogia il genio del compositore brasiliano, creativo e aggiornato, ma immagina un Brasile – tolte le grandi capitali, come San Paolo – “con molte più opportunità nel campo delle arti, con più teatri”.

Ornella spiega l’importanza che ha avuto nella sua vita la prima professoressa di musica e (si veda il video sul nostro sito: www.insieme.com.br) azzarda un suggerimento per i giovani: non desistete mai dai vostri sogni. “Non desistete, le difficoltà arrivano ma ciò non ha importanza”. Oltre a tornare in Brasile, Ornella ha altri sogni come, per esempio, cantare in molti palchi in giro per il mondo.

Traduzione: Claudio Piacentini – Roma