A seconda del risultato delle elezioni di domenica prossima, Jair Messias Bolsonaro potrebbe divenire il primo italo-brasiliano ad essere eletto presidente della Repubblica Federale del Brasile. Dei suoi 16 trisnonni, 13 sono italiani, 2 tedeschi ed 1 brasiliano con discendenza ancora da scoprire, secondo uno studio realizzato dal sociologo Daniel Taddone, editore della rubrica di genealogia della rivista Insieme e presidente del Comites – ‘Comitato degli Italiani all’Estero’ di Recife. Bolsonaro o Bolzonaro come si scriveva prima, è discendente di toscani, veneti e calabresi. La parte tedesca proviene da Amburgo.

Il lato materno di Bolsonaro, 100% italiano, vede i cognomi Bonturi, Pardin, Lenzi, Vannucci, Cavalletti e Andreini. Alcuni giorni fa il giornale italiano “Il Gazzettino” rilevava le origini venete del candidato e pubblicava un invito del sindaco Luigi Polo, di Anguillara Veneta, la città di origine di suo nonno: “È un populista ma saremo molto felici di riceverlo”. Ha detto il sindaco.

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Secondo quanto Taddone afferma nella tele-intervista video di oggi pomeriggio, i piccoli giornali italiani che si sono occupati dell’argomento hanno seguito “una linea di ascendenza della famiglia Bolsonaro sbagliata”. Anguillara è un comune della provincia di Padova, di frontiera con quella di Rovigo ed oggi conta meno di cinquemila abitanti. Dal lato paterno, Bolsonaro ha anche avi italiani con i cognomi di D’Agostin, Remo, Borin e Caliò.

Nel suo studio, Taddone, che ha potuto contare sulla collaborazione di Danilo Villani, Anna Buzolin e Isis Laguardia, rivela una curiosità interessante: il bisnonno tedesco di Jair Bolsonaro, Carl Hintze, “è stato, negli anni ’20, responsabile dei pagamenti degli abbonamenti del giornale “O Getulino” di Campinas, autoproclamato “Organo per la difesa degli interessi degli uomini di colore”, uno degli embrioni del movimento di colore dell’entroterra di San Paolo”.

Gli autori dello studio, che verrà pubblicato nella prossima edizione stampata della rivista Insieme, rilevano che l’esercizio della Presidenza del Brasile è già stato occupato da italo-brasiliani, ma non nella condizione di elezione popolare: Pascoal Ranieri Mazzilli – spiega Taddone – è stato presidente ad interim nel 1961 e 1974 per 26 giorni in tutto; Emilio Garrastazu Medici è stato presidente di turno tra il 1969 e il 1974 durante il regime militare e Itamar Galtieri Franco, vice-presidente era divenuto presidente dopo l’impeachment a Fernando Collor.

Secondo quanto spiegano i ricercatori, “Jair Bolsonaro è il terzo di sei figli di Percy Geraldo Bolsonaro e Olinda Bonturi (gli altri sono Angelo Guido, Maria Denise, Solange, Renato e Vânia). Il certificato di nascita di Jair Bolsonaro è stato registrato il 1º febbraio 1956 presso l’anagrafe civile del 2º sub-distretto di Campinas, comunemente chiamato “Cartório Santa Cruz”.

I dieci mesi che separano la data di nascita da quella di registrazione sono dovuti alla nascita a Glicério, circa 400 chilometri da Campinas, dove – secondo notizie familiari – Percy Geraldo Bolsonaro attuava come “praticante dentista” (senza diploma universitario). Terminato il periodo nel Nordovest dello Stato, la coppia ed i loro figli più vecchi tornò a Campinas, dove Jair Messias fu registrato e poi battezzato nella Cattedrale di Campinas, il 2 febbraio 1956. Quando ancora bambino, la famiglia si trasferì a Vale do Ribeira, Sud dello stato, vicino al confine con il Paraná. Gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza di Jair Messias si suddividono tra i comuni di Eldorado Paulista, Ribeira, Jacupiranga e Sete Barras”.

Dal lato materno – spiega Taddone -, l’ascendenza di Jair Messias Bolsonaro è interamente italiana, in particolare toscana.

Sua madre, la Signora Olinda Bonturi, oggi novantunenne, è ancora residente a Vale do Ribeira. Entrambi i nonni materni di Bolsonaro, Guido Bonturi e Argentina Pardini, nacquero a Lucca, rispettivamente nel 1893 e 1892. Emigrarono in Brasile separatamente e si sposarono a Campinas il 17 aprile 1915. Dal lato paterno, l’ascendenza di Jair Bolsonaro è più varia. Il suo defunto padre, Percy Geraldo Bolsonaro, nacque a Campinas il 25 dicembre 1927, figlio di Angelo Bolsonaro e Elza Hintze”.

Come dice Taddone, “il ramo Bolsonaro, la cui forma corretta sarebbe Bolzonaro, è anche totalmente italiano, in questo caso veneto, in particolare padovano. Il nonno paterno, Angelo Bolsonaro, nacque nel comune di Pedreira, a circa 50 km da Campinas, il 17 maggio 1905.

Vittorio Giovanni Bolzonaro si è naturalizzato nel 1943

I suoi genitori erano entrambi italiani, Vittorio Bolzonaro, poi conosciuto come João Bolsonaro, nacque il 12 aprile 1878 nel piccolo comune di Anguillara Veneta e Filomena Lodia D’Agostini, conosciuta come Lucia D’Agostini, il 26 luglio 1886 nel piccolo comune di Masi. Vittorio “João” Bolzonaro e Lucia D’Agostini si sposarono a Pedreira il 16 luglio 1904. Entrambi erano emigrati da piccole cittadine che distano più o meno 40 chilometri una dall’altra per incontrarsi e sposarsi nell’entroterra di San Paolo, a quasi 10.000 chilometri dalla terra natale”.

Come troviamo nella ricerca di Taddone, “Vittorio “João” arrivò in Brasile il 25 maggio 1888 con i genitori Angelo Bolzonaro e Francesca Remo e con i fratelli Regina Giovanna e Tranquillo. Lucia D’Agostini arrivò sei mesi dopo, l’11 dicembre 1888, con i suoi genitori Giovanni Antonio D’Agostini e Regina Borin ed i fratelli Angelo, Giuseppe e Amalia.

La nonna materna Elza Hintze, nacque a Mococa, circa 170 Km. a nord di Campinas, il 5 giugno 1906. Elza e Angelo Bolsonaro si sposarono a Campinas il 17 febbraio 1927. I genitori di Elza Hintze erano Carl “Carlos” Hintze e Luzia Caliò. Il padre nacque ad Amburgo (Germania) verso il 1876 e la madre a Mococa verso il 1887”.

Spiega Taddone che “la famiglia Hintze arrivò in Brasile nel 1883. Erano luterani, ma Carl fu battezzato come cattolico romano nel 1924 quando decise di sposarsi con il rito cattolico con Luzia Caliò.

Una curiosità che emerge dai registri periodici dell’epoca: Carl Hintze, il bisnonno tedesco di Jair Bolsonaro, negli anni ’20 fu responsabile dei pagamenti degli abbonamenti del giornale “O Getulino” di Campinas, autoproclamato “Organo per la difesa degli interessi degli uomini di colore”, uno degli embrioni del movimento di colore dell’entroterra di San Paolo”.

Infine, Taddone aggiunge che “la madre di Elza era Luzia Caliò, figlia del calabrese Gaetano Caliò con la mocochense Maria Rodrigues. Gaetano è oggi un nome di strada a Mococa e la famiglia Caliò è conosciuta in città. Maria Rodrigues, mamma di Luzia e trisnonna di Jair Bolsonaro, nacque a Mococa verso il 1863 e le sue origini genealogiche sono sconosciute. Nel suo certificato di morte è riportato “di pelle bianca”, cosa che porta a far pensare che potrebbe essere oriunda di ramo portoghese-brasiliano, ma ancora molto va investigato su questo nominativo.”.