“Se Merlo non riesce a bloccare ciò, deve dimettersi” dall’incarico che occupa nel governo italiano, ha detto il deputato Luis Roberto Lorenzato (Lega), commentando in una video-intervista concessa ad Insieme l’episodio della “Casa d’Italia” a Juiz de Fora, Minas Gerais, che ha ricevuto un’intimazione di sfratto il 24 settembre dal console Dario Savaresi e con una vendita all’asta già prevista per inizio di dicembre.

Il parlamentare eletto per l’America del Sud ha detto che ha rispetto per il senatore Ricardo Merlo, sottosegretario per gli italiani nel mondo della Farnesina. “Lui è una persona di buona volontà, ha adottato la mia campagna in relazione allo “ius sanguinis” e ciò è ottimo”, ma “lui non ha potere alla Farnesina” perché non è del PD – Partito Democratico, “il partito di Porta” che, secondo Lorenzato, è colui che realmente “da le carte” al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

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Le sue critiche sono state rivolte anche al ministro Luigi Di Maio che, “benché non abbia una preparazione universitaria e nemmeno la padronanza delle lingue”, dovrebbe almeno sapere “l’importanza che hanno, dall’altro lato del mondo, i milioni di italiani che comprano il “made in Italy”. Con l’asta annunciata per inizio dicembre, il consolato italiano a Belo Horizonte mette in vendita l’immobile della “Casa d’Italia” di Juiz de Fora, Minas Gerais, costruito circa 80 anni fa dalla comunità italiana locale ma la cui proprietà venne registrata in nome del Governo Italiano proprio come garanzia del mantenimento dei propositi dei fondatori.

Durante la video-intervista Lorenzato ha ripetuto quello che già aveva affermato nel pomeriggio del giorno precedente: “Ho l’impressione che l’attuale governo riuscirà a trasformare l’amore per l’Italia in odio”. E ha ripetuto che già lunedì presenterà un’interrogazione parlamentare per verificare i motivi dell’ordine di sfratto e asta”. Anzi, vuole sapere le reali ragioni del “atto vergognoso” praticato dagli agenti del governo italiano. “Questo è un caso che deve essere investigato dalle finanze (Guardia di Finanza – NR)”, ha detto il parlamentare.

Secondo Lorenzato, quello che sta succedendo “è uno schiaffo in faccia” alla comunità italiana in Brasile, la più grande del mondo, mentre altri paesi vengono beneficiati di prodighe risorse per la diffusione della cultura e della lingua italiana. Ad esempio cita l’Argentina, dove il Teatro Colosseo riceve 500.000 dollari all’anno dal governo. “E qui vogliono chiudere quello che funziona con risorse della comunità ed il risultato è uno sfratto ed un’asta del patrimonio degli italo-brasiliani”.

Poco prima, Lorenzato aveva scritto di sperare “che questo governo ci ripensi e, invece di mettere all’asta, rivitalizzi, recuperi e vi installi un “centro di eccellenza” per la promozione del “made in Italy” e la nostra lingua e cultura”. Nella video-intervista, il parlamentare ha ripetuto quanto aveva scritto in un messaggio di whatsapp, dicendo che da molto tempo sta “dununciando il disinteresse della nostra rappresentatività nella rete di vice-consolati onorari in Brasile”. Ora, “lo sfratto e l’asta confermano quello che dico”.

Nel suo tipico stile, Lorenzato attacca il “governo sinistro-comunista-anarchico” nel quale chi esercita il potere è il “PD che ha avversione nei confronti degli italiani nel mondo”, ora “rafforzato dagli anarchici circensi del cosiddetto “Movimento 5 Stelle” che, di fatto, non ci riconosce come veri italiani”. “Mi vergogno di questo governo e del “modus operandi” nei confronti di noi nel mondo”, ha aggiunto.

Lorenzato ha detto di sperare che l’ambasciatore d’Italia in Brasile, Francesco Azzarello, possa anche egli contribuire a “evitare ulteriori problemi” che potrebbero sorgere con eventuali rappresaglie da parte del governo di Minas Gerais, che ha al suo comando un “italo-brasiliano” ed è tornato a sottolineare su uno dei suoi argomenti preferiti: “in Argentina del vice ministro Merlo, i consolati non hanno file, non una burocrazia documentale che cerca “peli nell’uovo” per il riconoscimento della cittadinanza per diritto di sangue, mentre in Brasile, dobbiamo convivere con questa mancanza di rispetto”.

“L’Italia deve essere più umile”, suggerisce il deputato Lorenzato analizzando questioni economiche: “Datevi una calmata, rispettate le persone”. Ha detto che cercherà di fare la sua parte e difenderà “con le unghie, con i denti e coraggio” gli interessi della comunità italiana di Juiz de Fora. Infine provoca il senatore Ricardo Merlo a dimettersi, nel caso non riesca a impedire lo sfratto e l’asta.