u SAN PAOLO – Il processo di integrazione  economica e politica si sta accelerando negli ultimi anni dovuto al processo di globalizzazione. Dal 1492 ad oggi i flussi migratori dal centro di formazione  della vecchia Europa si sono diretti nelle periferie costituendo, tra le altre, le Americhe. L’attuale fenomeno politico, con le prossime elezioni, dalla periferia ci colloca al centro  delle attenzioni della politica italiana, dati i risvolti che questo può implicare.

Dentro un più grande progetto, per arrivare al cittadino, le Regioni si stanno muovendo, con  missioni di vario tipo ed interessi, tra queste la settimana scorsa  è arrivata  in visita al Brasile, con soste a San Paolo e Rio de Janeiro quella abruzzese, guidata dal consigliere regionale, Donato Di Matteo presidente del CRAM-Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo, dai consiglieri Giuseppe Tagliente e Antonio Nerini e Giuseppe Leuzzi dell’Ufficio Emigrazione, il sindaco di Caporciano Berardino Di Vincenzo e i giornalisti Gianfranco Di Giacomantonio e Pierluigi La Spezia che hanno visitato la Camera di Commercio con un incontro con il presidente Edoardo Pollastri, il consolato ed altre istituzioni.

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Nell’intervista  Di Matteo ha detto ” Siamo qui in Brasile per conoscere le vere esigenze dei nostri connazionali in America Latina, siamo stati in Argentina e ci dirigiamo verso il Venezuela. Dopo aver preso atto delle istanze presentate ritornando in Regione cercheremo di mettere a punto una serie di iniziative che andranno nella direzione di tentare di risolvere le problematiche che ci sono state sottoposte.

n Quali le azioni più incisive della  Federazione Abbruzzesi nel Mondo?

Abbiamo tantissimi immigrati in Brasile, il cui flusso si articola in  forme, una molto remota ed una più recente, con forte presenza qui e in Argentina oltre agli altri stati dell’America Latina, complessivamente la nostra  presenza in Brasile, tra il mondo italiano dell’emigrazione, sii aggira  tra il 5% al 10% conforme le zone.

n Lei come medico svolge attività presso gli immigrati ed abbiamo saputo che è presente in altri continenti.

Si, siamo presenti in Sud America ed il Africa. Come medico ho una esperienza di 22 anni, come chirurgo in una clinica universitaria e per 15 anni  in odontoiatria e come medico di famiglia. In questa visita ho messo anche un pezzo della mia storia incontrando le strutture sanitarie per capire come si è sviluppato il servizio dell’assistenza  ai nostri concittadini, ed ho incontrato piccoli e grandi problemi, soprattutto tra le persone indigenti, così mi soffermerò per costruire delle opportunità in più per questa gente che è in difficoltà.

Devo anche dire che oggi a San Paolo, ho incontrato una struttura molto valida di professionisti che fanno la prima accoglienza e che si sono dimostrati molto disponibili e con loro ho stabilito dei contatti per la fornitura di  medicamenti e medicinali di vario tipo che potremo inviare nei prossimi mesi per far sì che questa struttura che ben esercita una attività sociale, perché fa gratuitamente il servizio di assistenza medica, possa avere una maggiore efficienza ed una maggiore opportunità per sviluppare ulteriormente la sua opera.

n Noi avevamo fino a  circa 20 anni l’Ospedale Italiano  a San Paolo che poi è stato disattivato dal governo dello stato, vorremmo sapere se adesso con l’elezione dei nostri deputati e senatori avremo l’opportunità di riattivare questo discorso per la riapertura oppure la costruzione di un nuovo ospedale? Perché questa è  un tema che sta molto a cuore della comunità che comprende tutto il circondario del consolato che va fino all’Acre, Mato Grosso ecc.

Sono stato precedentemente  a Buenos Ayres ed ho visto che ci sono degli ospedali italiani, ho avuto incontri specifici con i loro quadri. Penso che la presenza a San Paolo di un ospedale italiano sia un punto di riferimento importante e quindi è opportuno che noi intraprendiamo un discorso insieme per costruire una opportunità per realizzare una struttura ospedaliera, credo che si debba lavorare in direzione  della costituzione di una Fondazione che possa sostenere una tale struttura. Ho anche parlato con alcuni candidati alle prossime elezioni, tra cui Fabio Porta,  ed ho sentito che sono molto attenti a queste tematiche e credo che sapranno svolgere bene questi temi una volta in Parlamento.

n L’Abruzzo non è molto conosciuto localmente, se si pensa alle attività  delle altre regioni, volete attivare ulteriormente la vostra presenza?

Questo è un altro obiettivo importante, tra i punti che ci sono stati sollecitati e ci muoveremo a lavorare  per un’antenna di promozione turistica, perché l’Abruzzo è una realtà molto bella dal punto di vista dell’assiduità turistica, c’è il mare, ci sono le montagne, i parchi, quindi offre una grande opportunità con una infrastruttura di primo livello e stiamo lavorando per migliorare il sistema con l’aeroporto di Pescara per rendere più disponibile una ricettività diretta con questi paesi. Oltre all’interesse per un interscambio economico e culturale più attivo c’è anche  la possibilità per i giovani di realizzare stage e specializzazione nelle nostre Università. Lavoreremo molto nella promozione turistica cercando di dare un orgoglio maggiore ai nostri abruzzesi che potranno sentire sempre più vicina la nostra presenza”.

Presenti il presidente della FEABRA-Federazione associazioni abruzzesi in Brasile, Franco Marchetti, che per l’occasione ha aperto i nuovi uffici all’Ipiranga. Fanno parte del CRAM-Brasile Rita Blasioli, André De Anna e Franco Marchetti.