u BELÉM- PARÁ – Ne é autrice  la sociologa, professoressa e ricercatrice Marília Ferreira Emmi, del –NAEA- Núcleo de Altos Estudos Amazônicos, dell’ -UFPA- Universitá Federale del Pará, che relata la vita e l’influenza dei nostri immigranti nell’ Amazzonia brasiliana. Segue l’intervista.

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 Professoressa Emmi, quando ha deciso di scrivere questo libro e perché?

 

La ricerca che ha dato origine al libro “Italiani in Amazzonia” é stata originalmente presentata como tesi di dottorato difeso presso il NAEA/UFPA il 31/08/2008. La decisione di studiare la temática é avvenuta in quanto non esisteva nessun lavoro che trattasse della partecipazione degli immigranti italiani durante il processo costituitivo della societá amazzonica, indipendentemente dalla ricca letteratura sull’immigrazione italiana in vari stati brasiliani, soprattutto nel Sud e Sud-Est. Per altri versi, essendo nipote di immigranti italiani e sposata con un figlio di immigranti, mi sono interessata nel mettere in luce le nostre radici. La decisione di pubblicare il libro é frutto di un compromesso che avevo preso con i miei intervistati: immigranti e figli di questi, italiani ancora in vita, con i quali avevo preso l’impegno che avrei informato circa i risultati della ricerca.

 

Quanto è durata la ricerca e quali sono state le maggiori difficoltà e le maggiori soddisfazioni?

 

La ricerca è durata 3 anni e le maggiori difficoltà sono da relazionare con l’accesso ai dati degli archivi e al precario stato di conservazione di buona parte di questi, soprattutto per quanto si riferisce alle colonie agricole, dati questi piuttosto incompleti. Le maggiori soddisfazioni sono venute dalla buona accoglienza ed interesse degli intervistati, non solamente per le informazioni donate ma anche per la disponibilizzazione di documentazioni familiati, come fotografie, lettere, antichi passaporti ecc.

 

 

La storia dei vecchi immigranti italiani in Amazzonia è già tutta raccontata in questo suo libro ou manca ancora qualcosa?

 

Questa ricerca è stata solamente l’inizio. Ho privilegiato un segmento di italiani che arrivó qui da tre Regioni italiane del Sud: Basilicata, Calabria e Campania, che fu anche il gruppo numericamente più rappresentativo, ma altri ancora arrivarono qui…Per questo già stò sviluppando nuove ricerche che produrranno una Banca Dati sull’immigrazione internazionale in Amazzonia, che sará resa disponibile agli interessati su supporti cartacei e virtuali.

 

Chi erano questi immigranti?

 

L’immigrazione verso le colonie agricole era formata da agricoltori, per la maggioranza provenienti dal Veneto, Campania, Sicilia ed in minor numero da Emilia Romagna. L’immigrazione diretta verso i centri urbani era formata da piccoli proprietari ed artigiani provenienti da Calabria, Basilicata e Campania. In numero minore vennero anche famigle provenienti da altre Regioni: Lombardia, Liguria, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio.

 

Quanti immigranti arrivarono in Amazzonia durante il periodo studiato?

 

Nel 1891, sussidiate dallo Stato del pará, si dislocarono nelle colonie agricole 80 famiglie, circa 400 persone, poi ce ne furono invece altre 100 che arrivarono per conto proprio. Durante il primo censo del 1920, si registra la presenza di 1840 italiani tra gli Stati del Pará, e, in numero inferiore, Amazonas.

 

 

Durante la  ricerca ha fatto qualche scoperta che l’ha impressionata?

 

Piú di una, credo che il libro ne contenga varie e spero che possa contribuire a divulgare questo pezzo di storia dell’immigrazione poco conosciuto.